Verso il 4K

Un settore in costante crescita in cui aumentano le possibili applicazioni per settori sempre più estesi dal retail, all'ospitalità, alla Sanità. Un successo guidato da importanti opportunità di business che dal punto di vista tecnologico si orienta verso un desiderio di integrazione tecnologica, risoluzione 4K, display di grandi dimensioni

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a cura di Riccardo Florio

Verso il 4K

Tra i trend tecnologici che stanno caratterizzando questo mercato vi è certamente la rincorsa a risoluzioni grafiche sempre maggiori. Il 4K o Ultra High Defintion (UHD) è la più recente frontiera della risoluzione video pari a 3840 pixel × 2160 linee (8.3 megapixel in formato 16:9) corrispondente al doppio di risoluzione orizzontale e verticale rispetto al formato 1080p (HDTV) di cui quadruplica il numero di pixel. L’alta concentrazione di pixel che caratterizza i nuovi schermi 4K li rende particolarmente adatti per le applicazioni di Digital signage e, in generale, per ogni tipo di applicazioni in cui la componente visale rappresenta un elemento di valore aggiunto.

Tutti i principali produttori di display professionali hanno ormai predisposto un’offerta in tal senso e di recente il 4K è approdato anche al mondo dei videoproiettori. Una tecnologia disponibile, ma non per tutti, considerando che attualmente un display da 32 pollici 4K può avere un costo vicino ai 4mila dollari mentre per un LFD da 80 pollici ne servono 15mila.

Ovviamente si punta sulla diffusione che gli schermi 4K potranno avere nel mercato consumer per accelerare lo sviluppo tecnologico e ridurre rapidamente i prezzi. L’altissima definizione ha, però, anche significative ripercussioni di tipo tecnologico sui sistemi di trasferimento e distribuzione dei video.

È vero che il 4K può essere distribuito su cavi standard Cat. 5/6 ma la quantità di informazioni necessaria pone seri limiti nel trasferimento: 2 ore di video UHD possono superare 100 GB. Questi ostacoli tecnici non sembrano però dissuadere i produttori che, mentre giocano la partita del 4K, stanno già preparando il formato 8K UHD che porterà la risoluzione a 7680 pixel × 4320 linee (33.2 Mpx).

Le dimensioni contano

In realtà le ragioni per spostarsi verso l’UHD sono da ricercare nel trend verso display di dimensioni sempre più grandi. Infatti, gli studi sulla fisiologia dell’occhio umano hanno dimostrato che anche uno spettatore che disponga di un’acutezza visiva di 20/20, per riuscire a distinguere i dettagli che offre una risoluzione così elevata, dovrebbe osservare lo schermo da una distanza non superiore a 1,8 volte l’ampiezza del display, poiché a distanze inferiori i dettagli sfumerebbero l’uno dentro l’altro.

Fortunatamente l’utente finale sembra condividere l’idea che “grande è bello” e i consumatori sono ormai abituati a disporre nella propria abitazione domestica di televisori anche di 50 o 60 pollici. In abito professionale abbiamo già superato i 100 pollici e il limite al rialzo non sembra essere dettato da ragioni tecnologiche ma bensì di prezzo.

Questo aspetto ha un impatto rilevante anche nel modo in cui si distribuisce il mercato tra display e sistemi a proiezione poiché il rapporto tra costo e dimensioni resta un dei principali elementi su cui si gioca la battaglia discriminante nella scelta tra i due tipi di tecnologia.