TrustInTech Summit, il ruolo di Huawei nell'ICT del 2021

Un'occasione per approfondire il ruolo della pandemia come forza propulsiva per la ripresa economica e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’ONU

Avatar di Antonino Caffo

a cura di Antonino Caffo

Huawei ha ospitato il suo secondo TrustInTech Summit 2020, a cui hanno partecipato esperti del settore ICT, università ed economisti di tutto il mondo. Concentrandosi sulle nuove sfide che il mondo ha dovuto affrontare nel 2020, il vertice ha evidenziato il ruolo fondamentale del settore per supportare le sfide imposte alla società e la ripresa economica.

Sono emerse allora la necessità di abbracciare una collaborazione aperta, nonché l'appello a sconfiggere l'inutile paura di adottare nuove tecnologie.

Stephanie Lynch-Habib, CMO di GSMA, in apertura dell'appuntamento, ha ricordato come il lancio del 5G sconvolgerà ulteriormente l'importanza dell'ICT, tanto da influenzare l'e-commerce come la realtà virtuale e aumentata.

I modelli di slicing della rete e l'edge computing forniranno alta affidabilità, bassa latenza, elevata velocità effettiva e personalizzazione del servizio: "I nostri gruppi di lavoro supportano e migliorano continuamente gli standard globali" ha sottolineato Lynch-Habib.

Durante l'evento virtuale in live streaming, Paul Scanlan, CTO del gruppo Huawei Carrier Business, ha definito il 2020 un momento "Sputnik". "Analogamente a come il primo satellite artificiale Sputnik è stato lanciato con successo nel 1957, portando l'umanità nell'era dell'esplorazione spaziale, con la maturazione del 5G nel 2020, tutto è cambiato. Il settore ha iniziato ad accelerare l'adozione del 5G, innovando modelli di business e guidando la trasformazione. Non è mai successo negli ultimi 10 anni".

Diversi ospiti all'evento hanno commentato l'adozione anticipata del 5G e le principali scoperte tecnologiche, affermando che c'è sempre stata diffidenza e paura del futuro. Ad esempio, durante la rivoluzione industriale nel 19° secolo, vi era il timore per la produzione automatizzata, con molte fabbriche prese d'assalto e distrutte.

Visto che gli eventi del 2020 hanno portato a un maggiore isolamento e nazionalismo, c'è dunque il bisogno di un aumento della cooperazione transnazionale, per evitare che i paesi si chiudano in sé stessi.

Alla fine del vertice, Ryan Ding, direttore esecutivo del consiglio di amministrazione di Huawei e presidente del Carrier Business Group, ha sottolineato che è necessario un ecosistema aperto e affidabile, affinché tutti possano condividere la prosperità portata dalla tecnologia. Per fare ciò, il settore ICT deve continuare ad adottare standard tecnici e di sicurezza unificati.

Dato l'attuale contesto geopolitico complesso, ha sottolineato: “La politica dovrebbe stare lontana dalle questioni tecniche. Dobbiamo rimanere equi e aperti per promuovere la cooperazione tecnologica. La collaborazione industriale non è una possibilità ma la necessità. Se ora viene adottato un approccio isolato, mentre la nuova tecnologia sta sbloccando valore sociale e aziendale a un ritmo più veloce, la vittima non sarà una singola azienda ma l'intero ecosistema".