Uno storage sempre più Flash

NetApp amplia la gamma di soluzioni flash per rispondere alle esigenze di Data base, di desktop virtuali, di offload dell'I/O e l'Overprovisioning

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

Nel mese di novembre NetApp ha reso disponibile il nuovo all-flash array EF550, un apparato che si fonda sul successo ottenuto dal suo predecessore e si caratterizza, osserva NetApp, per prestazioni nettamente superiori e nuove funzionalità, tra cui in modo particolare i pool dinamici dei dischi (dynamic disk pool). Oltre a questo ha anche aggiunto la nuova piattaforma E2700 alla sua linea E-Series e migliorato il suo prodotto di punta E5500. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta con il supporto del suo Technical Marketing Manager Rip Wilson.

La considerazione di base di NetApp nello sviluppo del nuovo prodotto è che la tecnologia flash non solo sta cambiando il settore dello storage sotto il profilo tecnologico ma sta inoltre trasformando i ritmi del business e le logiche economiche stesse alla base dello storage. In particolare, la tecnologia flash viene ora adottata in tutte le sue forme per migliorare la reattività delle applicazioni, eliminare l'overprovisioning e far fronte ad esigenze di workload I/O-intensive.

L'array completamente flash EF550 

E' per questo, ritiene Wilson, che fin dalla sua introduzione nello scorso anno, l'all-flash array EF540 ha fatto registrare un forte interesse, grazie alla combinazione di performance, densità e RAS enterprise che ha permesso di ridurre la latenza dei database di sino a 20 volte, a ottenere il triplo della produttività e non ultimo, osserva Wilson,  a ridurre sensibilmente i costi operativi. In pratica, un team IT con un solo EF540 2U ha potuto sostituire tre rack di dischi a rotazione. E' a questo punto che è entrato in gioco l'EF550,  evoluzione del modello EF540, con performance e capacità superiori, oltre a nuove funzionalità.

Performance, capacità e connettività

EF550 è un all-flash array che, come evidenziato, rappresenta un'evoluzione diretta di EF540, a cui ha aggiunto nuove funzionalità. Ad esempio, secondo dati di targa, per le applicazioni transazionali è possibile arrivare fino a 900.000 IOPS e gestire oltre 400.000 IOPS con latenza inferiore al millisecondo, un miglioramento, nota Wilson, del 35% rispetto al predecessore. Per le applicazioni legate al throughput, EF550 può arrivare a trattare flussi di fino a 12 GB/sec costanti.

Aumentata anche la scalabilità, che è passata da 48 a 120 dischi per una capacità raw di 96 TB. In sostanza, tramite la scalabilità verticale della capacità ,consente di distribuire una maggiore quantità di dati con latenza inferiore. Praticamente raddoppiata anche la larghezza di banda di back-end, tramite l'espansione da due a quattro porte SAS da 6 Gb/sec e la sostituzione delle interfacce Fibre Channel da 8 Gb/sec con quelle da 16 Gb/sec. Rimane possibile la possibilità di scelta fra la connettività Fibre Channel, SAS, Ethernet o InfiniBand.

Dynamic Disk Pools

Quello che  Wilson ritiene essere una delle principali nuove funzionalità è però la tecnologia Dynamic Disk Pool (DDP), che, osserva, semplifica la gestione del RAID, migliora la protezione dei dati e offre performance prevedibili in ogni condizione di utilizzo. DDP, in pratica, opera in maniera analoga agli aggregati di Data ONTAP, anche se con un'implementazione di back-end diversa.

Sotto il profilo funzionale e gestionale, i Dynamic Disk Pool distribuiscono dati, informazioni di parità e capacità di riserva in maniera uniforme nell'intero pool di dischi di EF550, semplificando la configurazione, eliminando i punti critici e massimizzando l'utilizzo della sua capacità storage. 

In un DDP, i dati, la parità e lo spazio libero vengono distribuiti in maniera omogenea su tutti i dischi

Inoltre, ha spiegato, con i DDP non è più necessario dedicare molto tempo all'individuazione del metodo migliore per definire i gruppi RAID. Lo spazio libero viene distribuito su tutti i dischi senza più utilizzare dischi hot-spare dedicati né lasciare inutilizzati i dischi SSD, che se sono veloci risultano però anche più costosi di dischi tradizionali. Sempre  grazie ai pool dinamici  diventa possibile ridurre al minimo l'impatto sulle performance in caso di guasto di un disco e ripristinare le condizioni ottimali del sistema con una velocità che,  evidenzia Wilson,  risulta di 8 volte superiore rispetto a quella dei sistemi RAID tradizionali.

Quali applicazioni

L'uso che NetApp ritiene ideale del dispositivo storage EF550 è, come accennato, per applicazioni di accelerazione dei database, di desktop virtuali, per l'offload dell'I/O e per l'Overprovisioning.

L'accelerazione dei database è in effetti  una delle applicazioni fondamentali degli all-flash array e perché, nonostante i dibattiti sulla virtualizzazione e le infrastrutture condivise, per creare un'infrastruttura veloce per database è consigliabile utilizzare storage dedicato e installazioni bare metal.

Per  ambienti di desktop virtuali, evidenzia NetApp, è ad esempio possibile implementare un ambiente VDI utilizzando solo i sistemi EF550 oppure una combinazione di EF e FAS, in cui lo storage EF è riservato agli utenti evoluti.