Videosorveglianza su IP: uno scenario ricco di opportunità

È uno dei settori in fortissima crescita, alimentato dalla disponibilità di ampiezza di banda pervasiva e di videocamere ad alta definizione

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a cura di Riccardo Florio

La progressiva disponibilità di ampiezza di banda pervasiva e di videocamere ad alta definizione ha aperto le porte a un vero è proprio "rinascimento" della videosorveglianza all'insegna della migrazione dalle tecnologie analogiche a quelle digitali e alla loro distribuzione attraverso Internet. 

La nuova generazione della videosorveglianza si basa su un'architettura di rete IP, conforme agli standard, operante su un sistema network-centrico, in cui la rete stessa costituisce la matrice video per il trasporto delle immagini.

La possibilità di far confluire le funzioni di switching video all'interno di un ambiente IP preesistente, amplia enormemente le possibilità legate a questo tipo di attività, rimaste per molto tempo immobilizzate da vincoli tecnologici. La trasformazione verso l'IP di un servizio che, sino a ieri, era segregato su una rete proprietaria (ottico-coassiale), privata e parallela, trasforma infatti la videosorveglianza in un'applicazione "differente", valorizzando gli asset generati dalla stessa e creando le condizioni per un serie di servizi che finora erano impensabili.

Se, per molti anni la videosorveglianza analogica aveva abituato l'utente a una gestione della sicurezza basata essenzialmente sulla registrazione degli eventi nel loro complesso, l'alta risoluzione offerta dalle tecnologie digitali attuali apre nuove opportunità di controllo e aree di applicabilità.

I sensori digitali a elevata risoluzione permettono di individuare e leggere dettagli di interesse e di effettuare, per esempio, il riconoscimento delle targhe delle autovetture o il conteggio del numero di persone che transitano all'interno di un edificio, fino a offrire possibilità di riconoscimento intelligente delle persone. 

Si diffondono nuove applicazioni di Video motion detection e di Object detection con la possibilità di impostare azioni in base al rilevamento di un movimento che può avviene davanti allo spazio visivo della telecamera o anche essere ristretto a specifiche porzioni o insiemi dell'immagine: diventa in tal modo possibile discriminare il movimento all'interno di un'area del parcheggio da quello delle foglie degli alberi mosse dal vento. Le azioni basate su eventi legati al posizionamento possono anche essere incrociate, attraverso opportuni software di gestione, con altre condizioni legate al periodo in cui avvengono, alla loro durata, ripetitività e persistenza. 

Sistemi di questo tipo permettono di considerare nuove opzioni per applicare modalità di sorveglianza differenti e più efficaci: basti pensare alla possibilità di sostituire un sistema di ronda effettuato a intervalli di tempo più o meno lunghi, con un sistema di videosorveglianza che opera con continuità ed è in grado di segnalare automaticamente a uno più strutture di competenza un eventuale pericolo per la sicurezza.

Il fatto poi che la telecamera acquisisca le immagini già in formato digitale apre la strada a una serie di funzioni di elaborazione sempre più sofisticate. Alcuni modelli sono in grado di effettuare elaborazioni dell'immagine finalizzate al miglioramento o all'esaltazione di dettagli direttamente all'interno del dispositivo di acquisizione.