Vidyo cresce con il video router

La videocomunicazione sarà sempre più pervasiva e Vidyo rivendica un ruolo da protagonista forte della propria tecnologia HD a basso costo

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a cura di Tom's Hardware

Cresciamo al ritmo dell'80% e oltre. In tempo di crisi hanno un effetto dirompente le parole di Fabio Tessera, Vice Presidente SEMEA di Vidyo, che commenta il posizionamento della società così come pubblicato da Gartner e IDC.

Anche perché il manager si affretta a sottolineare che non partivano da "zero", ma da livelli adeguati all'imminente quotazione in borsa e con valori di Ebidta buoni. Margini elevati destinati ad aumentare, sempre secondo Tessera, perché Vidyo, in fondo, è una società software e non deve "sopportare" gli investimenti in dispositivi hardware che invece sostengono i principali concorrenti.

Tornando al posizionamento, la relazione di Gartner " Marketscope for Telepresence and Group Video Systems" riporta il giudizio "Positive" per Vidyo, subito dopo Polycom e Cisco e a pari merito con Huawei. L'IDC "Worldwide Enterprise Video Conferencing Equipment 2012-2013 Vendor Analysis" pure posiziona Vidyo al terzo posto, subito dopo Polycom e Cisco.

In entrambi i casi, il riconoscimento parte da aspetti tecnologici. Alla base del successo c'è infatti l'approccio architetturale dell'offerta tecnologica, basata sul "video router" e sulla tecnologia Adaptive Video Layering che concentra tutti gli sforzi sul versante software, eliminando la necessità di un MCU (Multipoint Control Unit) per inviare e transcodificare le chiamate e quindi permettere una maggiore fluidità delle telecomunicazioni.

In altre parole, un sistema software che consente di realizzare comunicazione video HD attraverso Internet, senza necessità di costosi apparati o linee dedicate. In Italia, inoltre, la crescita degli ultimi anni è stata anche favorita dalle "traversie" di uno dei suddetti concorrenti, come ha per primo raccontato Tessera, cioè Aethra, storica azienda anconetana della videocomunicazione che non ha saputo gestire l'evoluzione del mercato e la cui tecnologia è stata acquisita prima da Radvision e, insieme a quest'ultima, da Avaya.

Tecnologia d'avanguardia e costi bassi dunque: un servizio per 20 utenti concorrenti, secondo quanto esemplificato da Stefano Della Valle, sales manager di Vidyo in Italia, arriva a un ordine di diecimila euro, contro i centomila della concorrenza e, per una "sala", il costo si aggira su soli tremila euro.