Virtualizzazione e PMI, una sfida per la sicurezza Symantec

L'adozione degli ambienti virtualizzati presso le PMI va di pari passo con la consapevolezza della necessità di ripararsi dai disastri. Centro Computer testimonia come il terremoto in Emilia rappresenti un drammatico esempio

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a cura di Loris Frezzato

La virtualizzazione sta entrando sempre più nelle corde delle PMI italiane, e le predispone ad essere preparate in caso di disastri. Symantec se n'è convinta raccogliendo i dati di una survey worldwide rivolta a 2.000 realtà in target, di cui un centinaio italiane, la quale rivela che per le PMI la virtualizzazione, oggi, si assesta all'incirca al 34%.

"Un elemento che dobbiamo tenere in forte considerazione, e che indica una veloce evoluzione del fenomeno - commenta Marina Fantini, marketing manager SMB per la regione mediterranea -. Basti pensare che solo un anno fa, in una survey analoga, pur dichiarando per il 70% l'interesse alla virtualizzazione, solamente il 10% delle aziende sentite era pronta, e quelle che ci stavano lavorando vi si dedicavano per ambiti non core. L'aumento della confidenza delle PMI verso gli ambienti virtualizzati è un messaggio importante per noi, ma soprattutto per il nostro canale dei partner, che ne hanno la completa gestione". 

Massimiliano Bossi - responsabile del canale per le PMI di Symantec

Per questo motivo Symantec offre 'Virtualization Clinic', uno strumento, accessibile online, per la valutazione dello stato di virtualizzazione dell'azienda e con le indicazioni per l'adozione delle tecnologie più appropriate. La palla poi passa in mano al canale dei partner.

Terremoto: tragica palestra per il backup virtualizzato

Dell'utilità del binomio virtualizzazione-restore ha avuto esperienza diretta Centro Computer, corporate dealer, partner storico di Symantec, con sede principale a Cento, in provincia di Ferrara, area fortemente colpita dal terremoto dello scorso anno che oltre a un tragico bilancio di vite umane, ha messo in ginocchio anche molte delle aziende locali. Tipicamente PMI.

"Un evento che ha fatto improvvisamente riscoprire l'importanza del disaster recovery agli imprenditori locali - dichiara Roberto Vicenzi, vice presidente direzione servizi di Centro Computer -, un argomento per il quale riceviamo la massima attenzione. Gran parte delle aziende che al momento del disastro avevano un sistema di recovery da remoto, hanno potuto, in qualche modo, riprendere le attività, rivelandosi degli esempi virtuosi per chi, ora, pensa al backup, sia fisico, ma, soprattutto, su cloud. Il terremoto ha evidenziato la necessità di avere un backup delocalizzato, lontano dalla sede fisica dell'azienda. Una tipologia di progetti che l'arrivo, due anni orsono, della fibra ottica nella regione, sta accelerando l'adozione. E una volta pensata a una infrastruttura virtuale, il passo successivo è, ovviamente, proporsi con un'offerta di servizi su cloud, con nuove modalità di utilizzo delle tecnologie e con flessibilità nei costi".

Non è inutile ricordare la persistenza di una certa remora, anche culturale, nell'accettazione di un'offerta cloud. Non tanto da parte delle aziende clienti ma, come commenta Vicenzi: "Anche da parte dei nostri commerciali, che vivono di provvigioni sulle vendite, e possono sentirsi scarsamente motivati a proporre alle aziende servizi a consumo. Questi hanno un budget misurato sull'hardware e sul software che vendono. Bisognerà trovare dei nuovi paramentri di valutazione del loro operato, ma certo è che la strada è ormai tracciata".

Symantec, dal canto suo, l'attenzione agli ambienti virtuali, con attenzione alle PMI, già da tempo l'ha posta: "Nelle ultime release di Endpoint Protection è stata posta enfasi all'aspetto della virtualizzazione - dichiara Massimiliano Bossi, responsabile del canale per le PMI -. La nostra tecnologia V-Ray è ormai integrata nelle soluzioni di backup e recovery, quali Backup Exec, consentendo di ripristinare le singole informazioni all'interno della macchina virtuale. E attenzione è stata posta anche alla deduplicazione spinta, onde evitare la proliferazione dei dati a ogni singolo backup negli ambienti virtuali, consentendo di risparmiare grandi quantità di GB di spazio".