Visa introduce “Crypto Advisory Services”

Il tema delle criptovalute sta diventando sempre più rilevante per le istituzioni finanziarie

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a cura di Antonino Caffo

Visa annuncia il lancio di “Visa's Global Crypto Advisory Practice”, il servizio di consulenza progettato per aiutare clienti e partner nel loro percorso attraverso il mondo delle criptovalute.

L’iniziativa arriva in un momento in cui le valute digitali stanno prendendo sempre più piede nella consapevolezza comune: secondo una nuova ricerca presentata da Visa, il grado di consapevolezza rispetto alle criptovalute tra gli intervistati è quasi del 94% a livello mondiale.

Per le istituzioni finanziarie desiderose di attrarre o preservare i clienti con un'offerta cripto, per i commercianti che vogliono conoscere meglio i NFT (Non-Fungible Token), o per le banche centrali che intendono esplorare le valute digitali, comprendere l'ecosistema cripto è il primo passo.

"Abbiamo visto un cambiamento sostanziale nella mentalità dei nostri clienti nell'ultimo anno, a partire dal desiderio di esplorare e sperimentare le criptovalute, fino ad arrivare alla realizzazione concreta di una strategia e di una roadmap di prodotto", ha detto Carl Rutstein, Global Head, Visa Consulting and Analytics.

C’è un interesse concreto da parte dei clienti nella realizzazione di soluzioni cripto, come emerge da una nuova ricerca Visa che mostra una consapevolezza e un'adozione significativa tra i consumatori a livello globale.

Nel nuovo studio "The Crypto Phenomenon: Consumer Attitudes & Usage", Visa ha rilevato che quasi un terzo degli intervistati si è attivato direttamente con le criptovalute - sia come strumento di investimento che come mezzo di scambio.

Quasi il 40% dei possessori di criptovalute riferisce che sarebbe propenso o addirittura molto propenso a cambiare la propria banca con un’altra istituzione che offra prodotti legati alle criptovalute nei prossimi 12 mesi.

"Le criptovalute rappresentano un cambiamento tecnologico per la movimentazione di denaro e la proprietà digitale", ha detto Terry Angelos, SVP, e global head fintech di Visa. "Poiché i consumatori stanno cambiando il loro approccio agli investimenti, alle modalità di gestione delle proprie finanze, così come il loro punto di vista sul futuro del denaro, ogni istituzione finanziaria avrà bisogno di una strategia cripto".

Lo studio Visa su più di 6.000 individui in otto mercati (Argentina, Australia, Brasile, Germania, Hong Kong (SAR), Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti), ha rilevato che le criptovalute guadagnano terreno. La consapevolezza sulle criptovalute è quasi al 94% a livello globale tra gli intervistati.

Un segmento significativo usa o investe in criptovalute: quasi un adulto su tre che dichiara di conoscere le cryptovalute (“crypto-aware”), ne possiede già o le usa, mentre la maggior parte di questi (62%) afferma che il loro uso è aumentato nell'ultimo anno.

L'interesse è maggiore nei mercati emergenti. Il 37% dei consumatori crypto-aware intervistati nei mercati emergenti usa o possiede criptovalute rispetto al 29% registrato nei mercati sviluppati.

Le motivazioni principali comprendono il ritorno atteso sull’investimento e la convinzione che le criptovalute siano il futuro dei servizi finanziari. Le principali motivazioni per possedere e usare criptovalute sono l’esser parte del "mondo finanziario del futuro" (42%) e generare ricchezza (41%) - entrambi fattori che guardano al futuro.

Le carte cripto-linked e i programmi di cripto-rewarding sono interessanti. Tra gli attuali possessori di criptovalute, l'81% esprime interesse per le carte cripto, che permettono di convertire e spendere criptovalute presso gli esercenti dove si fanno acquisti nello stesso modo in cui è possibile usare una carta di debito o di credito.

L'84% è interessato ai premi in criptovalute, che permettono di guadagnare criptovalute come ricompensa per le spese effettuate con la carta.

A livello globale, il 18% degli intervistati afferma che sarebbe propenso o molto propenso a cambiare la propria banca nei prossimi 12 mesi per un’altra che offra prodotti cripto. Questo è particolarmente vero per i mercati emergenti, dove il valore sale al 24%. Tra i consumatori che già possiedono criptovalute, quasi il 40% è disposto a fare il cambio.