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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Carpenter richiama all'appello il suo attore feticcio d'eccellenza, il granitico Kurt Russell e con lui porta al cinema il primo esponente della cosiddetta "triologia dell'apocalisse", un trittico di film che dalla fantascienza all'horror sono considerati, ancora oggi, tra i migliori del regista statunitense.

La Cosa e Il Seme della Follia, in particolare, sono due autentici capolavori.

Il primo racconta di una sfortunata spedizione artica che si imbatte in una creatura aliena che assorbe e divora ogni creatura biologica, mutandola e prendendone l'aspetto.

La particolarità della cosa è il costante stato d'ansia in cui pone protagonisti e spettatore.

Che cos'è la cosa? Chi dei presenti è davvero un essere umano? Un racconto in cui il mostro sovverte la prospettiva tra ciò che è reale e ciò che non lo è, mettendo lo spettatore in tensione costante, e divertendosi quasi a prenderlo in giro.

La scena della rivelazione "del sangue" è ancora oggi carica di una tensione invidiabile, tanto da essere stata parodiata in una moltitudine di opere e formule.

Trivia: Kurt Russell, popolarissimo negli anni '80, è stato anche il celebre "Jena Plissken", agente speciale tutto d'un pezzo su cui poi Hideo Kojima decise di modellare carattere e fattezze del suo più celebre personaggio, quel Solid Snake protagonista delle serie di Metal Gear e Metal Gear Solid.