Dove rivedere i 10 classici di Natale imperdibili

Se alla ricerca di qualche classico tipicamente natalizio, la nostra lista de i 10 classici di Natale immancabili fa al caso vostro.

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a cura di Nicholas Massa

Il Natale è un periodo dell’anno particolare per tutti quanti. Ognuno di noi ci legge qualcosa di diverso, anche se è proprio quel mood singolare fatto di calore familiare e gentilezza verso il prossimo ad accomunare ogni essere umano. In tutto questo s’inserisce una particolare tipologia di film che gioca tantissimo con ciò, rielaborando le proprie storie partendo proprio da qui, fino a ricavarne delle esperienze che restano impresse per sempre nel grande pubblico. Questa è l’ennesima riprova che la cosiddetta “magia del Natale” esiste veramente, specialmente in ambito cinematografico, trasformando le storie più semplici e sincere in cult immortali da vedere e rivedere. Da tutto ciò abbiamo deciso di stilare una lista de i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere di anno in anno.

Prima di addentrarci nella nostra lista, è bene precisare fin da subito che quasi tutti i film di cui parleremo hanno contribuito, chi più chi meno, ad alimentare tutti gli stereotipi e gli stilemi tipici del Natale, arrivando, alle volte, anche a costruirne di nuovi. Il cinema, infatti, come in moltissimi altri casi, anche qui si è fatto veicolo e promotore di qualcosa, non semplice imitazione di una festa, ma vero e proprio propulsore di tantissime dinamiche ad oggi consolidatesi. In tutto ciò anche la televisione generalista ha giocato un ruolo fondamentale se non centrale, attraverso una programmazione che di anno in anno ha continuato a riproporre queste pellicole a un pubblico mai disinteressato nel provare qualcosa di familiare al momento giusto.

Mettetevi quindi comodi, prendete la vostra copertina, la cioccolata calda e preparatevi per questo lungo viaggio fra i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere.

I 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere

Love Actually - L’amore davvero

In una lista de i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere non potevamo non menzionare Love Actually - L’amore davvero. Uscito nei cinema circa 20 anni fa, nel 2003 per essere precisi, e diretto da Richard Curtis, racconta dieci storie distinte che s’intrecciano e separano sotto il periodo natalizio. Il film ragiona moltissimo su tematiche quale l’amore, la solitudine, la ricerca di se stessi, il tradimento, la paternità, la perdita cercando di portare avanti un particolare filo conduttore che avvolge ogni cosa attraverso il Natale. Il grande successo dell’epoca fuso all’ambientazione lo hanno ben presto reso un cult immortale immancabile sotto le feste, consolidando un amore continuativo, da parte del grande pubblico, che non ha mai accennato a spegnersi negli anni.

Curiosamente è proprio lascrittura di Love Actually a funzionare, restando saldamente attuale a discapito del tempo che passa. In parallelo troviamo anche un cast stellare fatto di volti noti del cinema inglese composto da: Bill Night, Gregor Fisher, Colin Firth, Kris Marshall, Emma Thompson, Sienna Guillory, Hugh Granì, Martin Freeman, Liam Neeson, Alan Rickman, Keira Knightley, Rowan Atkinson, Andrew Lincoln, Thomas Brodie-Sangster e altri. Se interessati a un rewatch natalizio trovate il film su Prime Video.

Mamma ho perso l’aereo

Non può essere davvero Natale senza Mamma ho perso l’aereo. Questo film del 1990, nato come progetto abbastanza bistrattato e low budget, ha letteralmente sfondato all’epoca, lanciando nell’olimpo di Hollywood il suo piccolo protagonista, Macaulay Culkin. Le premesse della trama sono semplicissime: Una grande famiglia si sta preparando per un viaggio di Natale a Parigi. Nel caos generale il piccolo Kevin, una vera e propria peste col brevetto, viene dimenticato a casa. Il caso vuole che i genitori se ne rendano conto solamente una volta in volo, e sotto le feste non ci sono molte strade disponibili per tornare immediatamente da lui. Così il piccolo si ritroverà completamente solo, senza l’assillante fastidio dei parenti a limitare le sue marachelle.

Potremmo dividere la storia di Mamma ho perso l’aereo in due linee distinte. Da una parte abbiamo Kevin che si dà alla pazza gioia, imparando una lezione su se stesso e sull’amore del prossimo, trovandosi anche ad affrontare l’invasione di due improbabili ladri, e dall’altra la disperata crociata della madre (Catherine O’Hara) che tenta di tutto pur di tornare a casa dal figlio, guidata dal senso di colpa e dal terrore che possa accadergli qualcosa. Fin dalla sua uscita nelle sale il film raggiunse il successo planetario sorprendendo tutti. La regia di Chris Columbus e la sceneggiatura di John Hughes funzionano alla grande, come anche il cast del film, composto anche da Joe Pesci e Daniel Stern. Per molti Mamma ho perso l’aereo è la rappresentazione stessa del Natale, e non potevamo esimerci dall’inserirlo fra i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere. Vista, rivista, citata e ricordata, questa pellicola è diventata ben presto un cult immancabile sotto le feste, seguito dal suo seguito: Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York. Entrambi i film sono attualmente recuperabili sul catalogo Disney Plus.

La vita è meravigliosa

Quando si parla di classici Natalizi si parla anche di La vita è meravigliosa. Si tratta di un film del 1946, attualmente disponibile su Prime Video. Diretto da Frank Capra, e tratto dal racconto The Greatest Gift, scritto nel 1939 da Philip Van Doren Stern, il film racconta la storia di George Bailey (James Stewart), un uomo che ha sacrificato la propria vita per portare avanti l’attività del padre, in una piccola cittadina di provincia, prodigandosi continuamente nell’aiutare il prossimo. Sul filo della bancarotta, però, non trova altra soluzione al di fuori del suicidio, cercando di togliersi la vita nella notte della Vigilia di Natale, su un ponte. Nella disperazione più cupa, però, gli compare il suo angelo custode (Henry Travers), il cui compito è quello di dimostrargli quanto fondamentale sia stato il suo apporto nella vita del prossimo, mostrandogli come sarebbe stato il mondo senza di lui.

Il film, di grande successo, riesce ancora oggi a scuotere i suoi spettatori, raccontando una storia in cui risulta facile impersonarsi sia sotto le feste che in altri momenti dell’anno. La vita è meravigliosa è stato scelto, nel 1990 per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, e considerato a più riprese uno dei cento film statunitensi migliori di tutti i tempi.

Edward mani di forbice

Edward mani di forbice, per moltissimi, è sicuramente una pellicola immancabile sotto alle feste; non potevamo quindi esimerci dall’inserirlo nella nostra lista de i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere. Uscito nel 1990 e attualmente disponibile su Disney Plus, questa pellicola segna il sodalizio artistico fra Johnny Depp e Tim Burton (senza dimenticarci che è stata anche la prima collaborazione del regista con Danny Elfman). La trama si sviluppa seguendo i lineamenti di una fiaba gotica al cui centro troviamo richiami dal Frankenstein di Mary Shelley e del cinema anni cinquanta, sessanta e ottanta. Edward (Johnny Depp) è stato creato dalla mente e genio di un inventore (Vincent Price) che nessuno ricorda e che la società americana aveva rilegato ai margini di ogni cosa. Questi, però, non aveva avuto il tempo di completarlo prima di morire, lasciandolo senza mani, in seguito sostituite da alcune lame.

Edward è un ragazzo diverso, un emarginato che non sa come rapportarsi come il prossimo. Vive distante da tutto e non è stato cresciuto da nessuno, pur se di animo buono e ingenuo. Trovato per caso da Peggy Boggs (Dianne Wiest), in una sorta di castello abbandonato e scolorito, la signora decide di prenderlo con sé introducendolo al mondo di tutti i giorni. Il confronto con gli altri esseri umani delineerà una storia che critica aspramente i sobborghi americani e il pensiero borghese più vuoto, giocando tantissimo con la dimensione del fantastico, dell’amore e dell’introspezione a scapito di tutto il resto.

Elf - Un elfo di nome Buddy

Elf è un altro di quei film su cui, almeno inizialmente, non avrebbe scommesso nessuno. Uscito nelle sale durante il 2003, diretto da Jon Favreau da una sceneggiatura di David Berenbaum, racconta la storia di un umano cresciuto dagli elfi di Babbo Natale, di nome Buddy (Will Ferrell). Alla ricerca delle sue origini Buddy entrerà a gamba tesa nella vita del padre Walter Hobbs (James Caan) e nel tentativo di ricongiungersi con lui scoprirà che si trova sulla “lista dei cattivi”.

Una commedia dalle mille sfumature, quindi, in cui il Natale risulta centrale nello sviluppo di ogni singolo personaggio. Imperdibile per gli amanti del genere e per coloro che si sono persi una delle più memorabili e iconiche interpretazioni di Will Ferrell. Elf è al momento disponibile su Prime Video.

Die Hard - Trappola di cristallo 

Die Hard (Trappola di cristallo da noi) è un film del 1988, diretto da John McTiernan. Questa pellicola ha lanciato la carriera di Bruce Willis ed è diventando immediatamente un successo presto collegato al periodo natalizio. Potevamo non inserirlo nella nostra lista de i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere? Basato sul romanzo del 1979, di Rederick Thorp, Nulla è eterno Joe, il primo Die Hard ha originato una vera e propria serie di film con al centro il personaggio di John McClane andata avanti fino al 2013.

Durante la Vigilia di Natale l’agente di New York McClane (Bruce Willis) si reca a Los Angeles per motivi personali. In un grattacelo in cui deve chiarire alcuni punti con sua moglie Holly (Bonnie Bedelia Culkin), cercando di passare le festività insieme a lei e ai suoi figli, un gruppo di terroristi s’impossessa improvvisamente della struttura, e prende in ostaggio tutte le persone al suo interno. Nel caos generale, però, il nostro protagonista evita la cattura nascondendosi negli anfratti dell’edificio e decidendo di reagire al fuoco con il fuoco. Vi ricordiamo che attualmente parlando Die Hard - Trappola di cristallo è disponibile su Disney Plus.

Canto di Natale di Topolino

Non è mai davvero natale senza Charles Dickens, o una particolare versione del suo celeberrimo Canto di Natale. È una di quelle storie che, volenti o nolenti, tutti conoscono e da cui nessuno è mai riuscito a sottrarsi del tutto nel corso della sua vita. Questa versione realizzata dalla Disney, però, contiene qualcosa di magico al suo interno, un’approccio alla narrazione attraverso alcuni personaggi storici dello studio e un’animazione pressappoco impeccabile. Anche se non si tratta, tecnicamente parlando, di un film, ma di un cortometraggio, merita assolutamente di comparire in questa lista, rappresentando comunque un’opera immancabile sotto le feste natalizie, capace, di anno in anno, di scaldare sempre il cuore.

Canto di Natale di Topolino, attualmente disponibile su Disney Plus, è arrivato nei cinema nel corso del 1983 facente parte della serie Mickey Mouse, diretto da Burny Mattinson e distribuito dalla Buona Vista Distribution Company. Con Mickey Mouse nel ruolo di Bob Cratchit e Paperon de’ Paperoni in quello di Ebenezer Scrooge, questa pellicola segnò anche il ritorno del “topo” nei cinema dopo circa 30 anni di assenza (era dal 1953 che Topolino non compariva nei cinema con un nuovo cortometraggio a lui dedicato. Prima di ciò il grande pubblico lo aveva visto l'ultima volta in Topolino a pesca).

La storia del Canto di Natale di Topolino è la più classica che ci sia. Al suo centro troviamo il personaggio di Scrooge dedito anima e corpo al lavoro e quella di Cratchit, il suo operaio. Con il Natale sempre più prossimo, però, l’avidità di Scrooge si scontrerà con tre particolari spiriti/fantasmi delle feste che saranno in grado di riallineare la sua vita, mostrandogli quali sono le cose che contano veramente.

The Family Man

Per moltissimi Natale è sinonimo di The Family Man e proprio per questo abbiamo deciso d’inserirlo nella nostra lista de i 10 classici immancabili, da recuperare e rivedere. Diretto da Brett Ratner e uscito nelle sale nel 2000, The Family Man si riallaccia al film precedente per moltissime delle sue dinamiche narrative. Inutile negare quanto il canto di Natale abbia influito sulla sua trama  che per moltissime cose si muove nella stessa direzione, cercando però di modernizzare ogni cosa con alcuni sviluppi molto più vicini agli spettatori, accompagnati da ragionamenti anche differenti.

Al centro di tutto troviamo Jack Campbell (Nicholas Cage). Jack è un uomo di successo, è il presidente di una gigantesca compagnia che macina denaro ogni giorno coi suoi affari, ha un appartamento da sogno in città, donne bellissime e gira con una Ferrari grigia, cosa potrebbe mancargli?

Secondo lui assolutamente nulla, se non fosse che durante la Vigilia di Natale s’imbatte in un uomo che rimescola totalmente le basi della sua esistenza innescando un gigantesco “what if…” pronto a mettere in discussione tutte le scelte che ha preso nella sua vita, fino a quel momento. Per essere dove si trova Jack ha rinunciato all’amore in gioventù, e se questa particolare scelta fosse stata un errore, forse il più grande mai fatto da lui? Su questa domanda e sulla possibilità di una vita del tutto differente The Family Man imbastisce il suo intero ragionamento, intessendo una storia che sfrutta il periodo natalizio così da muovere una critica diretta ad una delle dinamiche chiave del capitalismo americano. Potete trovare The Family Man su Netflix.

Santa Clause

Uscito nel 1994 e attualmente disponibile su Disney Plus, Santa Clause anticipa la sua trama già dal titolo, dato che la parola “Clause” non è altro che un gioco di parole fra Clause, inteso come Babbo Natale, e Clause come clausola. Diretto da John Pasquin, Santa Clause racconta la storia di Scott Calvin (Tim Allen) che durante la notte di Natale uccide, accidentalmente, il vero Babbo Natale, facendolo scivolare dal suo tetto, prendendo in seguito il suo posto per una notte. Quello che non sa, però, è che indossando quell’abito rosso ha implicitamente accettato di sostituirlo per sempre.

Partendo da uno sviluppo del genere si sviluppa una storia fatta di magia e trasformazione interiore ed esteriore, in un viaggio in cui il nostro Scott si ritroverà ad affrontare qualcosa di molto più grande di lui.

Una poltrona per due

Non esiste una lista de i 10 classici di Natale immancabili, da recuperare e rivedere senza Una poltrona per due (Trading Places in originale). Uscito nel 1983 e diretto da John Landis, questo film, specialmente in Italia, viene immediatamente associato alla notte della Vigilia di Natale (la fautrice di questa tradizione è stata la televisione generalista, scegliendo di mandare in onda il film ogni anno nella sera del 24 dicembre).

Non soltanto un classico immortale, ma anche il film che ha sancito il valore sul grande schermo di Eddie Murphy, consolidando anche il suo sodalizio artistico (estremamente irrequieto) con il regista John Landis.

Al centro di Una poltrona per due troviamo la storia di Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd), un giovane agente di cambio di Philadelphia in carriera a cui non sembra mancare nulla. Un giorno, però, due suoi superiori. Mortimer e Rudoph Duke, dopo aver assistito a una particolare scena in strada che coinvolge proprio Louis, decidono di organizzare una scommessa ragionando sulle motivazioni che spingono l’individuo al successo o alla criminalità (uno dei due sostiene che si tratta semplicemente di genetica, mentre l’altro che sia questione di “contesto sociale” e dell’ambiente in cui si cresce.

Così i due fratelli decidono di sostituire Louis con un senza tetto che mendica dalle parti del loro ufficio, Billy Ray (Eddie Murphy) per vedere a quali risultati porterà una svolta del genere nelle vite di entrambi. Il film, quindi, si sviluppa partendo proprio da questa scommessa, costruendo una storia leggera e dai tratti spensierati in cui è la stessa società americana ad essere messa sotto la lente d’ingrandimento, proprio sotto le feste natalizie. Potete trovare Una poltrona per due su Paramount Plus, direttamente da Prime Video.