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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Fantasia

Un lavoro eccezionale e di concetto, inspiegabilmente bistrattato da moltissimi spettatori odierni, e invece autentico cult regalatoci da Walt Disney in persona nell'ormai lontanissimo 1940.

Fantasia nasce con la volontà di creare un'opera che potesse far aumentare la popolarità di Topolino, e che potesse al contempo staccare il binomio animazione/musica dal canone farsesco delle cosiddette "silly simphonies", ovvero quei cortometraggi, spesso in bianco e nero, che tanto successo avevano avuto sino a quel momento.

Dove il carattere delle silly simphonies era, di frequente, quello più tipico della commedia slapstick, ma riportata sotto il genere dell'animazione, lo scopo di Fantasia era invece quello di creare un'opera seria, eclettica, che fosse effettivamente in grado di "liberare la fantasia" dello spettatore attraverso una gran serie di tematiche, non ultima anche la morte.

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Fondamentale per la sua realizzazione fu il coinvolgimento del compositore e direttore d'orchestra britannico Leopold Stokowski che, estasiato dall progetto di Disney, si offrì addirittura di scrivere le musiche gratuitamente pur di far parte del film.

Fantasia tuttavia non nacque subito. All'inizio si pensò al solo "Topolino apprendista stregone", ma visto il budget e i tempi di lavorazione che sarebbero stati necessari per produrre il corto (che mai e poi mai si sarebbe ripagato da solo per come era stato concepito anche nella diffusione), Walt e suo fratello Roy, decisero di utilizzare il pretesto de l'Apprendista Stregone per mettere in piedi un lungometraggio, che però avesse i medesimi presupposti: unire la musica orchestrale (quasi da opera lirica classica aggiungeremmo) all'animazione.

Con 60 animatori al lavoro per due anni, Fantasia fu messo in cantiere dopo una lunghissima selezione, che coinvolse Disney e Stokowski nella scelta delle musiche da utilizzare per il film e, soprattutto, nei temi animati a cui queste si sarebbero uniti.

A distanza di oltre 50 anni, il risultato è ancora oggi uno dei più bei concentrati d'animazione a tema Disney, e rappresenta praticamente un unicum nell'intera produzione di genere. È un opera seminale, bellissima e di rara complessità, la cui lettura da parte dello spettatore può avvenire sotto una moltitudine di aspetti diversi, dalla mera narrativa per immagini, a quella squisitamente musicale. Il film è stato negli anni un tale successo, che alcune delle più celebri traccie, come la bellissima "Notte sul monte Calvo" si sono indissolubilmente legate alle sua narrazione per immagini.