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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Tarzan

Riscrittura tratta dal ciclo letterario omonimo ad opera di Edgar Rice Burroughs, Tarzan arriva nei cinema nel 1999 ed è, di fatto, l'ultimo film canonizzato nel "Rinascimento Disney". 

Meno innovativo dal punto di vista linguistico e narrativo rispetto ad altri film dello stesso decennio, Tarzan va però citato perché rappresenta uno dei film più belli e riusciti in Disney dal punto di vista dell'aspetto estetico e dell'animazione.

In un'epoca in cui arrivavano i primi film in animazione completamente tridimensionale (Toy Story, non dimentichiamolo, è del '95), Tarzan proponeva ancora una animazione tradizionale, in cui tuttavia era ben presente la sperimentazione tecnologica che era in atto in Disney proprio in quegli anni.

La vera rivoluzione fu nell'uso della computer grafica per la creazione degli sfondi tramite la tecnica del "Deep Canvas", che permetteva di restituire l'effetto di quadri acquerellati.

Ancor più memorabile l'animazione dei corpi, le torsioni muscolari, e la perfetta sintesi dei movimenti umani e scimmieschi del suo protagonista che, in alcune bellissime scene (come ad esempio quella della corsa tra gli alberi che racconta del passaggio di Tarzan all'età adulta) propone movimenti mai visti prima nel campo dell'animazione, la cui ispirazione furono skater, surfisti e pattinatori professionisti.

La cosa meravigliosa è che tra tutti i film di quel periodo, Tarzan è forse quello ancora capace di creare un effetto di autentica meraviglia nello spettatore, nonostante i notevoli passi avanti compiuti negli anni nel campo dell'animazione digitale e non, sinonimo di una qualità che, già per l'epoca, era semplicemente fuori scala.

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