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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Il mondo dei supereroi è pieno di nomi illustri e sono ancor di più quegli eroi, prodotti nel corso degli anni, che pur godendo di una discreta popolarità si sono persi nel tempo. Con un business basato sull'attenzione dei lettori, e sul loro vorace bisogno di novità, il mondo del fumetto (specie quello americano) si è dunque spesso speso nella creazione di nuovi personaggi, e questo è un dogma sacrosanto sin dalla Golden Age, quando gli eroi erano tutto sommato una novità, e più che un rinnovamento, si cercava nuovi modi per vendere albi a fumetti.

Nel corso della storia di Marvel e DC si sono sprecati gli eroi deprecabili, inutili e sostanzialmente brutti partoriti negli anni da ambo le etichette. Alcuni, per motivi oscuri, sono riusciti a sopravvivere negli anni, ed anzi sono stati persino soggetti a reboot e revisioni atti a svecchiarne aspetto e poteri, altri invece sono finiti dimenticati tra pacchi di riviste invendute e cassetti pieni di polverosi appunti, vittime ineluttabili di idee non così brillanti come avrebbero immaginato i rispettivi autori.

Visto che aprile, con le sue uscite al cinema (Hellboy e Avengers Endgame) si prospetta il mese supereroistico per eccellenza di questo 2019, abbiamo pensato di solleticare il vostro palato con un articolo dedicati ai perdenti, alle schiappe, a 10 tra i peggiori supereroi dei fumetti. Siete pronti per un tuffo nelle pagine più buie della storia del fumetto?

Cypher

Creato nel 1984 da Chris Claremont e Sal Buscema, Cypher, al secolo Douglas Aaron Ramsey è forse l'unico personaggio di questa lista ad essere stato ben voluto dai fan. Il merito fu della sua delicatezza, e nel modo in cui Claremont ha sempre saputo scrivere storie su mutanti Marvel, consegnandoci alcuni dei momenti più importanti della storia degli X-Men e compagni. Dotato del potere di comprendere qualunque linguaggio, Cypher era sostanzialmente inutile in battaglia, e finì col soffrire di una forte depressione causata proprio dalla convinzione di non poter essere d'aiuto ai suoi compagni. Nonostante tutto, il personaggio è stato molto importante in connessione ad un altro eroe Marvel, ovvero l'alieno Warlock, che potendo essere compreso solo da Cypher, divenne ben presto un amico di questi fino alla morte del ragazzo, ferito mortalmente durante una battaglia tra i New Mutans (di cui faceva parte) e Anti-Mator, nel corso dell'evento mutante “La caduta dei mutanti”, Doug è poi persino tornato in vita nel corso degli eventi di Necrosha, in cui una rediviva Selene resuscitò tantissimi eroi Marvel con lo scopo di fondare un esercito che la aiutasse a diventare una divinità.

Arm-Fall-Off-Boy

Nato nel 1989 in casa DC, Arm-Fall-Off-Boy viene costantemente citato tra gli esempi più lampanti su come non vada creato un supereroe. Creato da Curt Swan per la miniserie “Secret Origins”, in cui la DC offriva al lettore le origini di alcuni personaggi del suo universo narrativo, Arm-Fall-Off-Boy. In seguito al contatto con l'Elemento 152, capace di invertire la gravità o di annullarla, il personaggio acquisì la capacità di potersi staccare il braccio sinistro per poterlo usare come una mazza, entrando così a far parte della Legione dei Super Eroi. Prima che lo diciate voi: sì, una cosa veramente ridicola. Non contenti dell'accoglienza a fischi e pernacchie, DC ha persino reboottato il personaggio nel maxi evento “Ora zero - Crisi nel tempo”, in cui Hal Jordan, ben nota Lanterna Verde, cieco dalla rabbia, finì per riscrivere da zero l'Universo DC. In questa nuova realtà l'alter ego del personaggio è il giovane Floyd Belkin, un ragazzo che con il nome di Splitter tenta la carriera di supereroe, ed il cui potere di “disassemblarsi” è esteso a tutti i quattro arti.

Matter Eater Lad

Creato nel 1963 da uno dei padri di Superman, Jerry Siegel e dal disegnatore John Forte, Matter Eater Lad è, come il precedente, uno degli eroi più strani e “memetici” della storia del fumetto, ed in particolare di quella DC che con la sua Legione dei Supereroi si era spesso spesa in idee molto bizzarre. Proveniente dal pianeta Bismoll (un inside joke voluto, visto che il “Pepto-Bismol” è il nome di un medicinale per l'indigestione), Matter Eater Lad, il cui vero nome è Tenzil Kem, ha avuto varie avventure, e diverse revisioni nel corso della storia dell'Universo DC, il che è quasi incredibile se si considera che il suo potere, sostanzialmente, è quello di poter mangiare qualunque cosa. Basta, è tutto qui! Proprio per questo, dopo la sua nascita, molti autori lo lasciarono nelle retrovie delle avventure della Legione, non riuscendo proprio a inventarsi pretesti per giustificare l'uso dei suoi poteri, portandolo comunque a pochi ma importanti momenti di eroismo. Impazzito, poi rinsavito da Brainiac 5, il personaggio fu già reboottato in concomitanza dell'evento “Ora Zero”, dove fu trasformato in un semplice civile, ed i suoi poteri furono leggermente rivisti, giustificandoli con l'annessa capacità di emettere saliva acida. Non contenta, la DC lo rilanciò una terza volta, assieme al restart delle storie della Legione, presentandolo stavolta come agente governativo a caccia dei segreti sporchi della stessa Legione. Dopo il ciclo Crisi Infinita, il personaggio è stato a lungo latitante, salvo poi rivelarsi ancora una volta con poteri del tutto simili alle sue origini. A dispetto di tutto, insomma, possiamo dire che Matter Eater Lad ha certamente avuto una vita editoriale molto più movimentata di quanto non si potesse immaginare!

Skateman

Praticamente uno dei più grandi fallimenti della storia del fumetto americano. Creato nientemeno che da Neal Adams, Skateman era il prodotto di una pubblicazione indipendente voluta dal Maestro del fumetto americano, nato con l'intenzione di essere un personaggio “alla moda” secondo i gusti del 1983, suo anno di nascita. Pubblicato con un solo numero, ed ancora oggi ampiamente deriso da chiunque studi e tratti fumetti americani, Skateman era in realtà l'alter ego di tale Billy Moon, un veterano del Vietnam appassionato (neanche esperto a dirla tutta) di arti marziali, intento in una carriera da professionista nello sport del roller derby (una sorta di sfida tra lottatori ma su pattini). Dopo la morte del suo migliore amico per mano di una gang di motociclisti, Moon cade in depressione, salvo venirsene fuori con l'idea di diventare un vigilante dopo essere rimasto colpito dalla collezione di fumetti di un ragazzino. Da qualunque lato la si voglia vedere, Skateman era una schifezza senza senso.

El Guapo

La cosa curiosa, è che se si pensa a Skateman come ad un'idea malsana, allora ci si trova doppiamente spiazzati sapendo che un suo ideologico clone, ovvero “El Guapo”, è stato al centro delle vicende di una delle migliori serie Marvel degli ultimi 10 anni, quelle di X-Statix. Creata da Peter Milligan e Mike Allred, X-Statix doveva essere nulla più che un rilancio del gruppo noto come X-Force, da cui ereditò il numero per un breve arco narrativo, prima di slegarsi completamente e prendere, appunto, il nome di X-Statix. In essa militavano personaggi assurdi (in primis l'indimenticabile Doop) che erano sì supereroi, ma il cui scopo primario era quello di macinare denaro come delle vere e proprie star. La serie, molto profonda e piena di situazioni esagerate e dotata di un umorismo a dir poco tagliente (cercate X-Statix Lady D su Google), fu memorabile sia per i testi, sia per la diatriba che creò tra Marvel e la Comics Code Authority, che mai avrebbe voluto dare il veto di pubblicazione alla serie, tanto da costringere Marvel a pubblicarla lo stesso. In essa, tra i vari personaggi, c'era quindi “El Guapo”, alias Robbie Rodriguez, ovvero uno stuntman il cui unico potere è quello di poter comunicare mentalmente con la sua tavola da skateboard, che è invece dotata di poteri e che, in chiusura di serie, finirà per uccidere i povero Robbie trapassandolo da parte a parte.

Adam X the X-Treme

Creato nel 1995 da Fabian Nicieza nel corso della sua gestione della X-Force, all'epoca force l'epicentro di tutto ciò che era “anni '90” nel mondo del fumetto, Adam Neranami è un supereroe messo in piedi per essere lo stereotipo di quei folli anni di pubblicazione. Capigliatura alla Axl Rose, cappellino da baseball rigorosamente al contrario, lingua biforcuta e sempre pronta a fare battute sui propri nemici: uno stereotipo fatto e finito Adam, che nelle intenzioni del suo creatore doveva essere nientemeno che il terzo fratello Summers (e dunque fratello di Ciclope e Havok), aveva il potere di far prendere fuoco al sangue dei suoi nemici, a patto però di poterlo toccare. Per far questo, quindi, il nostro se ne andava in giro con un paio di pugnali, atti a far sanguinare i malcapitati e solo dopo potergli dar fuoco. Una cosa, diciamocelo, che non aveva molto senso. Con la fine della gestione Nicieza, il personaggio finì nel dimenticatoio, e tutti gli indizi relativi alla storyline della famiglia Summers furono dimenticati dalla stessa Marvel, che anni più tardi diede effettivamente i natali ad un terzo fratello: Vulcan.

Madame Fatal

Primo personaggio crossedesser del mondo del fumetto, Madame Fatal non è, come potreste immaginare, una donna, ma un uomo: il ricco e annoiato Richard Stanton che pur non avendo alcun superpotere, decide di usare le sue abilità da attore e da grande atleta per combattere il male... vestito da anziana signora. Il personaggio nasce nel 1940 per l'etichetta Quality Comics (poi acquistata dalla DC nel 1956) sulla rivista Crack Comics, e nelle intenzioni del suo autore la Madame sarebbe dovuto essere un eroe in grado di risolvere intriganti misteri, e complessi crimini. Quality Comics, del resto, si spendeva spesso in storie dal sapore investigativo e più propriamente giallo. Il personaggio tuttavia non attecchì mai, e persino la DC, al netto dell'acquisto dei diritti insieme a tutto il parco eroi di Quality, si rifiutò di reboottarlo in qualunque modo. Da allora, Madame Fatal è stata inserita come cameo o come citazione (spesso come mera presa in giro) da vari autori, finendo ben presto nel dimenticatoio.

U.S.1

Creato da Al Milgrom con i disegni di ben tre veterani del fumetto Marvel, ovvero Herb Trimpe, Frank Springer e Sua Maestà Steve Ditko, uno potrebbe pensare che U.S.1 fosse una serie destinata al successo, e invece no. Nulla, si trattò di un fiasco pressoché istantaneo. Se vi state domandando il perché, la motivazione è semplice: il suo protagonista, tale Ulysses Solomon Archer (non è un caso la scelta delle iniziali), altro non era che un camionista, con una parte del cranio sostituita da una placca metallica che lo rendeva in grado di percepire le comunicazioni radio. Un baracchino ambulante praticamente. La serie durò appena 11 numeri, e fu ideata dalla Marvel nel 1983 in seguito ad un accordo commerciale con la Tyco Toys, che stava per immettere sul mercato una nuova linea di camion, chiamata appunto US-1. La cosa non deve meravigliarvi, perché all'epoca, come era già successo ad esempio per i G.I. Joe era molto comune che Marvel si spendesse in progetti a fumetti destinati alla spinta delle vendite di relativi giocattoli. La cosa strana, semmai, è Marvel ha comunque tenuto U.S.1 nel suo campionario, lasciandolo comparire come cameo, di tanto in tanto, in qualche testata.

Hindsight

Ovvero “Senno di poi”, è un altro parto fallimentare della mente di Fabian Nicieza, che gli diede i natali sull'annual numero 3 della testata New Warriors insieme a Darick Robertson. Al secolo Carlton LaFroyge, Hindsight non ha praticamente alcun potere. Si tratta semplicemente di un tizio in costume, con scarse abilità informatiche, il cui scopo è analizzare come sarebbero potuto andare le cose se si fossero intraprese azioni diverse da quelle effettivamente compiute. Ma non è preveggenza, né il frutto di una mente particolarmente acuta, semplicemente un tizio che tira le somme e che per questo vorrebbe pestare i malvagi. Neanche lontanamente concepito per essere una parodia, Hindsight ha fatto parte dei New Warriors per un po', sempre con ruoli marginali e sostanzialmente inutili. Unico momento in cui si è fatto notare è stato quando, in seguito alla distruzione della cittadina di Stamford a causa di Nitro (evento che ha dato il via alla prima Civil War Marvel), lasciò i New Warriors spiattellando pubblicamente le loro identità segrete, spingendo i cittadini americani ad un linciaggio pubblico degli eroi. Che simpaticone.

Color Kid

Creato nel 1966 da Edmond Hamilton e Curt Swan sula scia dell'entusiasmo per la nascita della tv a colori, Color Kid è un eroe della cosiddetta “Legione degli Eroi Sostituti”, ovvero un gruppo di eroi che fungeva da “ripiego” quando occorreva un po' di supporto alla Legione dei Super Eroi. Nata seriamente, ma finita per diventare una parodia, la Legione degli Eroi Sostituti raccoglieva in sé degli eroi che volevano dimostrare di non essere così inutile come sembravano, il punto è che purtroppo quei personaggi lo erano sul serio! Color Kid, in particolare, non aveva altro potere che quello di cambiare il colore alle cose. Con qualche trucco mirabile di sceneggiatura, una volta fu persino in grado di battere Bizarro, ma è ovvio che la corda non tenne a lungo, e ben presto la DC archiviò lui e praticamente ogni altro improbabile eroe della squadra di sostituti come Polar Boy, Stone Boy, Porcupine Pete e un mucchio di altra improbabile gente.

Bouncing Boy

Altro eroe DC dei bei tempi che furono, altro fiasco lasciato a marcire nei cassetti delle proprietà intellettuali dell'etichetta dei fumetti. Nato nel 1961 per i testi di Jerry Siegel e i disegni di Jim Mooney, anche Bouncing Boy era un membro della futuristica Legione dei Super Eroi del 30° secolo, ed il suo potere altro non era che quello di gonfiarsi e rimbalzare come una palla elastica. Al secolo Chuck Taine, Bouncing Boy era nulla più che uno scienziato che aveva scambiato un liquido super elasticizzante per una bibita gassata, che aveva quindi ingerito senza pensare troppo alle conseguenze. Ritrovatosi con questi strani poteri elastici, Taine (e più tardi con sua moglie Duplicate Damsel) si dedicò quindi alla lotta al crimine, passando, come altri compagni nati negli anni '60, attraverso varie revisioni come Ora Zero e Crisi Infinita. In nessuno dei casi ha assunto ruoli rilevanti, ed oggi il personaggio è finito nel dimenticatoio fumettistico. A differenza di altri, tuttavia, ha avuto il suo momento di gloria a metà anni 2000 quando, nel 2006 per la precisione, fu scelto come uno dei personaggi principali per la serie animata “Legion of Super-Heroes”, conclusasi purtroppo dopo la fine della seconda stagione.

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