Afternova: la recensione

Afternova è un gioco di carte parzialmente collaborativo di raccolta risorse di ambientazione fantascientifica con personaggi antropomorfi. Il gioco, dopo una campagna Kickstarter di discreto successo (poco più di millesettecento partecipanti), approda finalmente nei negozi.

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a cura di Roberto Richero

Un vicino sistema solare è stato distrutto da una supernova ed i pianeti sono ora delle miniere a spazio aperto facilmente depredabili da chiunque abbia le competenze necessarie per farlo. I giocatori rappresentano raccoglitori interplanetari che inviano le proprie squadre di zampesperte (animali antropomorfi) a bordo della propria astronave a raccogliere preziosi frammenti interstellari.

Afternova è un gioco molto semplice che si basa su regole lineari e meccanismi di collaborazione fra i giocatori molto chiare; i turni si dividono in due fasi: nella prima fase i giocatori decideranno se raccogliere cristalli dai pianeti o recarsi nei mercati a reclutare zampesperte e progetti utili a potenziare le proprie astronavi. Nella seconda fase, opzionale, i giocatori possono completare i progetti in loro possesso per potenziare le astronavi. Il gioco termina quando un partecipante riesce a completare il sesto progetto di potenziamento. Indipendentemente da chi chiude la partita, si procede con il conteggio dei punti, che possono quindi definire un vincitore che non coincide con chi ha deciso di terminare la partita.

I componenti di gioco

Il gioco si sviluppa attraverso tre tipi di carte: le carte pianeta determinano il numero di cristalli presenti (estratti casualmente da un sacchetto) ed il tipo di competenze necessarie per recuperarli. Le carte zampalesta rappresentano i collaboratori che possono essere inviati sui pianeti per raccogliere i cristalli; ogni zampalesta ha due competenze fra Ingegneria, Pilotaggio, Sicurezza ed Estrazione. Come è facile immaginare una spedizione, per riuscire correttamente, deve soddisfare le caratteristiche richieste dal pianeta che si vuole visitare. Le ultime carte usate sono i progetti: ognuno di essi ha un punteggio in punti vittoria, un costo in cristalli ed, opzionalmente, un effetto che potenzia l’astronave del giocatore che lo completa (ad esempio aumentando la capienza della stiva).

Strategia e ciclo di gioco

La meccanica di Afternova si basa sul fatto che la raccolta dei frammenti sui pianeti è estremamente onerosa in termini di zampalesta e che quindi la collaborazione fra giocatori sia necessaria per procedere nella partita. Questo aspetto è il cuore del gioco e ne è anche l’elemento caratterizzante: il divertimento sta proprio nelle contrattazioni e nelle collaborazioni che si vengono a creare fra i giocatori. Il regolamento prevede infatti che non ci siano limiti particolari fin tanto che tutti i partecipanti alla spedizione sono d’accordo ed anzi, sono possibili anche scambi o pagamenti con i cristalli già presenti nelle stive delle navi. Nell’arco della partita si possono creare anche situazioni molto particolari tali per cui solo uno o due giocatori hanno a disposizione le giuste competenze per procedere, garantendo loro un potere di contrattazione fortissimo, da sfruttare con il peggiore cinismo possibile.

Un secondo aspetto da considerare nella definizione delle proprie strategie sono i punti vittoria: i progetti forniscono la maggior parte dei punti che concorrono al punteggio finale, ma ogni astronave (scelta casualmente) fornisce un bonus specifico aggiuntivo che ogni giocatore mantiene segreto fino alla conclusione della partita. La spinta fornita da questi punti può effettivamente fare da ago della bilancia, permettendo anche il recupero di non pochi punti.

Strategia e tattica

Se pur è importante avere una strategia di lungo periodo, uno degli aspetti più interessanti di Afternova è il fatto di essere estremamente dinamico: le carte (comprese quelle dei pianeti), cambiano molto velocemente e offerta e necessità di cristalli seguono questo ritmo in maniera incessante. Questo significa che in realtà, il giocatore più efficiente non è quello che programma meglio le sue mosse sul lungo periodo, ma quello che riesce a estrarre il maggior valore da ogni singola azione, adattandosi al continuo evolversi del gioco: in alcuni casi può essere molto utile fare incetta di specifiche competenze, in altri essere versatili e collaborare con altri giocatori; quando si è in vantaggio si tende ad essere esclusi dagli altri giocatori e quindi è opportuno riuscire ad avanzare in solitaria. Non sono infine rari i casi in cui la mossa migliore da fare è rinunciare a quello che si stava facendo e cambiare completamente tattica, approfittando di risorse che, di primo acchito, sembravano non servire.

Conclusioni

Afternova è un gioco ben riuscito. Le meccaniche trasformano il gioco costantemente e questo obbliga i giocatori a prestare attenzione alle proprie strategie, per adattarle, quando necessario, in funzione dell’andamento della partita e delle risorse disponibili. Il ritmo è mantenuto elevato dal fatto che ogni giocatore partecipa attivamente non solo ai propri turni di gioco, ma anche a molti di quelli degli avversari (e quando gli avversarsi scelgono di non raccogliere minerali, il loro turno è solitamente molto molto rapido). Le contrattazioni sono sicuramente un aspetto divertente che fornisce il collante a tutto il resto del design. Il gioco dopo un po’ diventa ripetitivo, ma la durata ridotta delle partite fa sì che sia facile alternarlo con altri giochi, evitando così l’“indigestione”.

Materiali

Il materiale è di qualità per il prodotto proposto: le carte sono curate nella grafica, essenziali e funzionali, non particolarmente elaborate (i modelli di zampaesperta sono alle volte ripetuti con colori differenti, riducendo la varietà; un plauso va sicuramente ai doppi sensi inseriti nei nomi, che richiamo il tipo di animale cui si ispirano). Le carte pianeta, di grandi dimensioni, sono particolarmente interessanti: l’inventiva usata per creare i diversi tipi di pianeta è sicuramente apprezzabile. Il manuale è essenziale e chiaro: non si perde in preamboli e ha le figure strettamente necessarie per spiegare le poche regole del gioco. Le dimensioni contenute della scatola rendono il gioco facilmente trasportabile. L’unico difetto che si potrebbe imputare al gioco è il numero di carte zampesperte, che, in partite da sei giocatori, si esauriscono molto velocemente: ci si ritrova spesso quindi a mischiare il mazzo degli scarti.

Gioco indicato per

Afternova è veramente un gioco per tutti: piace ai neofiti poco esperti per via delle meccaniche semplici, dell’interazione costante e per l’aspetto di contrattazione. Piace a giocatori più esperti che possono notare gli elementi tattici del gioco e quindi rimanere soddisfatti da un gioco semplice e veloce ma non troppo banale. E’ ovvio che per questi giocatori Afternova diventi più un filler fra giochi più impegnativi, ma sarebbe comunque un filler di buona qualità.