Alfred Molina risponde alle critiche di Martin Scorsese verso la Marvel

Alfred Molina, noto per il ruolo di Doc Ock nel mondo Marvel, ha risposto alle critiche di Martin Scorsese verso i cinecomics.

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a cura di Luca Carbonaro

Le dichiarazioni di Martin Scorsese nei confronti dei film Marvel, definiti dei "parchi a tema", continuano ancora oggi a far discutere. L'ultimo a intervenire nel dibattito è stato Alfred Molina, interprete di uno dei ruoli più iconici all'interno dei cinecomics, ovvero quello dello scienziato Otto Octavius aka Doctor Octopus. L'attore ha preferito rispondere in maniera molto diplomatica rispetto ad altri, spiegando che a suo modo di vedere non tutti i film debbono per forza avere un budget milionario.

Alfred Molina interviene sul dibattito Martin Scorsese vs Marvel

Il cinema è una chiesa molto ampia, se così vogliamo definirla, e c’è spazio per qualsiasi tipo di denominazione. In definitiva, la realizzazione di quei film non è il problema. Il problema è la distribuzione iniqua dei fondi disponibili per la loro realizzazione. Davvero i film devono costare 300 milioni di dollari? Davvero devono spendere 150 milioni di dollari in promozione per attirare pubblico? Qualunque cosa possano dire i contabili, o qualunque sia l’economia, c’è una sorta di disuguaglianza in questo. Vorrei che parte di quei soldi da Premier League vadano anche ai campionati più piccoli. Nonostante tutto il tipo di lucentezza egualitaria che ci piace dare a questo business, non ce n’è molto in termini reali.   

Queste le sue dichiarazioni in una recente intervista ai microfoni di The Independent. L'attore è tornato nei panni di Doc Ock in Spider-Man: No Way Home, chiudendo in maniera brillante e commovente un arco narrativo iniziato in Spider-Man 2 di Sam Raimi, uscito nelle sale nel 2004. In ogni caso l'attore non ha escluso le porte in merito a un suo futuro ritorno.

Scorsese non è stato l'unico ad aver apostrofato in maniera negativa i film Marvel. Roland Emmerich, regista di Independence Day e Stargate, aveva addirittura apostrofato i cinecomics con la rovina dell’industria cinematografica. A lui si erano aggiunti Francis Ford Coppola, che li considera spregevoli, e Denis Villeneuve, definendoli dei semplici copia e incolla. Per Steven Soderbergh, invece, la mancanza di sesso e intimità tra i personaggi renderebbe i cinecomics non veritieri.