Alice in Wonderland: tè, dolcetti e giochi di parole! – la recensione

Alice in Wonderland: tè, dolcetti e giochi di parole!, è un party games di Chris Darsaklis e Spyros Koronis pubblicato nel 2019 da Drawlab Entertainment e edito in Italia nel 2020 grazie a Cranio Creations.

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a cura di Japo Orbo

Alice in Wonderland: tè, dolcetti e giochi di parole!, edito da Cranio Creations, è un party games perfetto per una serata divertente e allegra. La piccola scatola contiene carte dalle eccellenti illustrazioni, belle esattamente come l’immagine sul box, e una deliziosa teiera musicale che funge da timer per i giocatori.

Casual gamers

Il titolo è adeguato per giocatori alle prime armi e per bambini, risultando divertente anche per gli adulti coinvolti. Cranio Creations segna un ottimo colpo proponendo un prodotto adeguato alla larga distribuzione e in grado di scalare molto bene.

I giocatori attorno al tavolo

Alice in Wonderland può essere giocato da tre a otto persone e questo lo rende un jolly per quelle serate in cui si cercano dei giochi leggeri da proporre agli amici. Se è giocato fra adulti la competizione diventerà ben presto serrata e le abilità dei personaggi diventeranno fondamentali per agguantare la vittoria.

Anche per i più piccoli

Il gioco “scala bene” anche come età confermando quanto segnalato dall’editore sulla scatola. Otto o più anni è un ottimo suggerimento anche se Alice in Wonderland potrà essere goduto soprattutto da chi è già in quinta elementare. Alcune carte conversazione poi hanno il simbolo "adatto al gioco in famiglia” e sono dedicate proprio ai giocatori più piccoli. Scelta molto apprezzabile che mostra sensibilità verso una grande fetta di mercato interessata a questo titolo.

Tè, dolcetti e giochi di parole.

Se il tè è rappresentato dalla bella teiera in plastica (che da sola stimolerà l’acquisto di molte scatole) e i “giochi di parole” alludono alla meccanica del gioco (si veda dopo) i dolcetti non sono purtroppo presenti nella scatola, neppure cercandoli bene! Anche i punti vittoria si contano con dei token su cui sono raffigurate delle piccole tazzine. Dove sono dunque i dolcetti promessi?

Sulla punta della lingua

La meccanica del gioco è molto semplice: a meno che non vengano attivate le abilità speciali dei personaggi, il giocatore di turno deve dire una parola che corrisponda a quanto descritto sulla carta “conversazione” e che non contenga però una delle tre lettere vietate. Se ci riesce prima che finisca la melodia passa il turno al giocatore successivo altrimenti viene eliminato dal turno. Giocando a Alice in Wonderland non solo si potrà sorbire un gustoso tè, ma sarà necessario scovare la giusta parola prima che la musichetta suonata dal timer termini.

NOTARE BENE: le foto aggiunte in coda a questo articolo mostrano le carte da gioco di Alice in Wonderland insieme al bellissimo pop-up book di Sabuda e hanno scopo puramente “artistico”. Il libro di Sabuda è acquistabile su Amazon QUI)

Un tè alle cinque

Alice in Wonderland si spiega in due minuti e in una serata è possibile giocare almeno due o tre rapide partite, divertenti e brillanti così come ci si dovrebbe aspettare da un buon party games. Le abilità dei personaggi permettono di interagire con gli altri giocatori, rendendo la loro performance più complessa o semplificando la propria sfilza di parole. Alice in Wonderland ricorda alla lontana alcuni reattivi psicologici usati per valutare la fluenza verbale (“mi dica in 60 secondi tutte i nomi di cosa che le vengono in mente che iniziano con la P”) o in modo più prosaico il buon vecchio paroliere.

Regolamento confuso per una meccanica semplice semplice

Quello che stupisce in questo titolo è il modo in cui il regolamento è stato scritto. Le regole di Alice in Wonderland possono davvero essere spiegate in due righe ma il capitolo “flusso di gioco” è stato reso inutilmente complesso. Utile invece l’approfondimento sul “galateo della Conversazione” che chiarisce i punti d’ombra sempre presenti nei giochi in cui devono essere trovate delle parole (dai tempi di “Scarabeo” in avanti).

Ambientazione

L’ambientazione è resa ottimamente grazie alle belle illustrazioni e alla componentistica del gioco. Alice in Wonderland si basa sull’omonimo, arcinoto e meraviglioso romanzo scritto nel 1965 da Lewis Carrol (se non lo si possiede QUI il link su Amazon per comprarlo). Se è vero che “il galateo della conversazione” riecheggia il tè delle cinque con il Cappellaio Matto l’ambientazione è solo un pretesto per abbellire la meccanica proposta.

Conclusioni

Alice in Wonderland è un buon party games con degli oggettivi punti di forza: la scalabilità, le bellissime illustrazioni, i componenti ricercati, la curva di apprendimento (molto facile) e la presenza di personaggi specifici con abilità divertenti e varie.

I materiali

Il contenuto della scatola è appropriato alla tipologia di gioco e offre nella teiera musicale e nelle carte dei personaggi (telate) un’ottima qualità. Meno entusiasmanti sono i gettoni punteggio che risultano lucidi e in cartoncino forse troppo leggero per essere al livello del resto dei materiali. Il jingle presente nella teiera fa molto “tè con il cappellaio matto”, ma dopo qualche mezz’ora di gioco tende ad essere ripetitivo. Peccato non aver pensato di aggiungere jingle aggiuntivi o solo il ticchettio del tempo che scorre.

Gioco indicato per

Il gioco è adeguato alla larga distribuzione e piacerà alle famiglie o a chi ha bambini in casa. Alice in Wonderland sarà molto apprezzato anche da chi ama i party games e i giochi concitati in cui “il ticchettio dell’orologio” fa la sua grossa parte.