Andor è il momento migliore per raccontare la nascita dell'Alleanza Ribelle

Andor potrebbe rivelarsi il momento migliore per raccontare la nascita dell'Alleanza Ribelle

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a cura di Manuel Enrico

Sulla carta, la sfida principale di Andor sarà il dover invertire una tendenza negativa delle ultime serie live action di Star Wars, che non hanno saputo raccogliere l’entusiasmo unanime dei fan del franchise. The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi, infatti, hanno mostrato una certa debolezza nel convincere gli appassionati della galassia lontana, lontana a sentirsi nuovamente a casa, fortemente delusi dopo il convincente esordio di The Mandalorian. Nel caso della serie con protagonista Cassian Andor, però, questo rischio sia ammanta di un ulteriore dettaglio, che colloca questo capitolo del franchise in una posizione incredibilmente importante: Andor dovrebbe mostrare la genesi dell’Alleanza Ribelle.

Se ripensiamo a come abbiamo conosciuto l’Alleanza Ribelle al cinema, con Una Nuova Speranza, per noi questa organizzazione di combattenti era già una realtà consolidata, una forza militare organizzata con cui lo spettatore empatizza rapidamente, grazie a una contrapposizione tra buoni e cattivi granitica. Bianco (Leia) o nero (Darth Vader), nessuna sfumatura, come è stata la Trilogia Originale nelle idee di Lucas. Per i fan di Star Wars, all’epoca, era quindi facile idealizzare l’Alleanza Ribelle come assolutamente buona, eroica come Luke, Leia e Han Solo. Si potrebbe opinare che era una visione ingenua, ma all’interno del meccanismo narrativo ordito da Lucas questa era l’essenza stessa del contrasto emotivo di Star Wars, ma a ben vedere, può esistere un movimento ribelle assolutamente buono? Ovviamente, no.

Andor potrebbe rivelarsi il momento migliore per raccontare la nascita dell'Alleanza Ribelle

L’Alleanza Ribelle non è assolutamente buona

Il primo passo per comprendere come l’Alleanza Ribelle non potesse essere incapace di compiere gesti sanguinari arriva, ovviamente, dal passato del mondo di Star Wars. La rappresentazione data da Lucas nella Trilogia Prequel (La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni, La Vendetta dei Sith) della Repubblica Galattica ha decisamente incrinato l’aspetto idealizzato che si era avuto nel ricordo dato dai personaggi della Trilogia Originale, ma questa umanizzazione di un contesto socio-politico corrotto e animato da sotterfugi ha consentito di creare un terreno fertile per la nascita della Ribellione allo scoppio della Guerra dei Cloni.

Le serie animate come Clone Wars e Star Wars: Rebels, in modo diverso, hanno contribuito a creare i presupposti per la presenza di un’Alleanza Ribelle meno ideale e pura. Non è un caso che alcuni dei personaggi più complessi e lontani dalla tradizione del ribelle eroico, come Saw Gerrera, siano definiti dagli eventi del loro tragico passato mostrati queste serie animate, a riprova di come non siano un prodotto mirato solamente a un target adolescenziale. Questo dettaglio, nell’ottica complessiva del franchise, rappresenta un elemento spesso dimenticato per comprendere come l’Alleanza Ribelle, sia in realtà, una forza militare pronta ad azioni spietate, come ci ha dimostrato il capitolo della saga che meglio di ogni altro ha fatto comprendere le reali meccaniche di un movimento ribelle: Rogue One.

Nato come spin-off del corso principale della saga, la Skywalker Saga, Rogue One è un war movie. Un distacco profondo dalla consuetudine della narrazione della saga, che anche nei momenti più spiazzanti dei precedenti film ha sempre cercato di mantenere un tocco di delicatezza, di ironia. Gareth Edwards invece ha deciso di sovvertire questo ordine, andando a raccontare una storia ambienta nel periodo più oppressivo e devastante del Canon: l’Ascesa dell’Impero, gli anni compresi tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. La galassia è devastata, l’ordine costituito è stato stravolta con la Caduta della Repubblica, la fine dei Jedi e la costruzione di un nuovo governo imperiale, guidato da Sheev Palpatine. Considerato gli eventi raccontati nel film e il suo finale che collima con le prime scene di Una Nuova Speranza, Rogue One è il primo film, in senso cronologico, dove compare l’Alleanza Ribelle.

Come prima apparizione, è tutto che meno che la nobile compagnia di ribelli vista nella Trilogia Originale. Il primo agente operativo che vediamo, Cassian Andor, non esita a uccidere una propria risorsa per evitare che venga catturata dalle spie imperiali. La sua missione successiva, invece, è quella di trovare Jyn Erso per usarla come esca per rintracciare il padre Galen, scienziato arruolato dall’Impero, per convertirlo alla causa, o in caso contrario ucciderlo. Due missioni con approcci decisamente lontani dalla guida morale di Leia, Dodonna e Ackbar, eppure, a bene vedere, perfettamente comprensibili in un momento in cui, parafrasando King, ‘la galassia è andata avanti’. Tempi duri sembrano richiedere azioni dure, e per queste servono persone pronte a tutte come Cassian Andor, che diviene, in un certo, il ritratto onesto della vera Alleanza Ribelle. Ma nuovamente, in Rogue One l’Alleanza Ribelle è già formata, e manca quel passaggio essenziale che consente di assistere alla vera nascita dell’armata ribelle. Una mancanza che potrebbe esser colmate proprio da Andor.

Perché le origini dell’Alleanza Ribelle devono essere in Andor?

Andor è ambientate cinque anni prima degli eventi di Rogue One, e cinque anni dopo Obi-Wan Kenobi. La serie con protagonista il vecchio Jedi, infatti, è cronologicamente la prima rappresentazione evidente del nuovo ordine nato a seguito della fine della Repubblica Galattica, lasciando trapelare la durezza di una nuova società in cui il dispotismo di Palpatine abbia dato vita a mostri come gli Inquisitori. Volendo, Obi-Wan Kenobi può esser considerato come un tassello fondamentale per comprendere al meglio la nascita dell’Alleanza Ribelle, o meglio dello spirito che ha animato coloro che le hanno dato vita. E se guardiamo alla cronologia del Canon, il periodo in cui è ambientato Andor è il momento ideale per la nascita della futura ribellione.

Figure chiave come Bail Organa e Mon Mothma sono attivi proprio in questi anni, e si muovono su un terreno che è fondamentale per questa lotta a Palpatine: il Senato Galattico. Vestigia della Repubblica, il Senato è rimasto in funzione, seppure in maniera ridotta, tanto che sappiamo che verrà abolito solamente nella Trilogia Originale. Dettaglio che ci ricorda come, prima ancora che nei cambi di battaglia, la ribellione sia nato proprio in senso all’ordine politico dell’Impero, nel Senato. Motivo per cui la presenza di Mon Mothma in Andor rappresenta uno degli aspetti più importanti della serie, che potrebbe assumere il tono di una origin story non solo per l’Alleanza Ribelle, ma soprattutto per una delle sue figure centrali.

Sin dalla nascita di Star Wars, Lucas non aveva mistero di avere voluto introdurre un elemento politico sociale, al punto che in The Making of The Return of the Jedi, quando viene chiesto a George Luca  come sia nata la figura di Palpatine, il regista chiarisce subito come non sia mai stato un Jedi, ma sempre un machiavellico politico:

“Era un politico, non un Jedi. Il suo nome era Richard M. Nixon, ha sovvertito il Senato e infine ne ha preso il controllo, diventano l’imperatore e un vero malvagio. Ma continua a presentarsi come il buono”

Il chiaro riferimento alla ferita all’epoca ancora aperta dello scandalo Watergate era evidente, e si può rivedere questa ispirazione nel mondo in cui Sheev Palpatine ordisce la sua ascesa al potere nella Trilogia Prequel, da semplice senatore di un mondo periferico in La Minaccia Fantasma a imperatore in La Vendetta dei Sith. Una vena politica impercettibile nella Trilogia Originale, ma che ha preso più spazio nella nuova vita del franchise, soprattutto quando si è scelto di raccontare il periodo transitorio tra Repubblica e Impero con Rogue One. E in questo è essenziale la personalità di Mon Mothma. Bail Organa, come visto anche in Obi-Wan Kenobi, non ha avuto modo di avere una rilevanza tale da divenire un punto di riferimento per il nascente movimento ribelle, ruolo che invece è stato cucito perfettamente per Mon Mothma.

Geneviveve O’Reilly, già interprete di Mon Mothma in Rogue One, si trova a dovere dare alla sua leader ribelle una connotazione decisamente più profonda. In Andor assisteremo ai primi passi di questa resistenza disperata, una nascita che non può contare sull’idealismo che anima Leia e Dodonna anni dopo, ma che deve far fronte a una situazione disperata e più cupa, dove il reperimento di attrezzature e la ricerca di una speranza contro il potere di Palapatine sono una dinamica essenziale. Motivo per cui una figura ispiratrice come Mon Mothma si spera sia ritratta nel modo migliore nella serie, intrecciando la sua ascesa come leadere ribelle alla formazione del braccio operativo dell’Alleanza Ribelle, compito che spetta a Cassian Andor.

Il braccio armato della Ribellione

Quando abbiamo conosciuto Cassian in Rogue One, ci è stato presentato come un indurito combattente, profondamente diverso dai tradizionali eroi della ribellione. Questo operativo spietato e pronto a eseguire anche gli ordini più scomodi, è figlio degli eventi che vedremo nelle due stagioni di Andor, dove ci verrà mostrato come Cassian sia divenuto questo uomo rigido e capace di atti odiosi, una trasformazione nata proprio dalla durezza dell’Ascesa dell’Impero. Tramite Cassian e la sua odissea possiamo, quindi, conoscere quali siano le origini oscure dell’Alleanza Ribelle, rivelandosi dettagli apparentemente di secondo piano del mito di Star Wars, ma che in quest’ottica diventano importanti, al punto che possiamo attenderci di assistere anche alla nascita del Fulcrum.

In Andor assisteremo alle prime azioni di Cassian come operativo della Ribellione, il che lo porterà a creare una propria rete di informatori e spie, che lo potrebbero mettere in contatto con altri personaggi noti del franchise, come Ahsoka Tano. Dal romanzo canon dedicato alla ex-Jedi sappiamo che in questo periodo, dopo una fuga nell’orlo esterno, Ahsoka sia tornata a operare come sovversiva contro l’Impero, perdendo parte alla futura Ribellione. Ruolo che le abbiamo visto svolgere nella serie animata Star Wars: Rebels, dove con Fulcrum si fa riferimento a un triumvirato di operativi ribelli, composto da Ahsoka , dall’agente imperiale Kallus e lo stesso Cassian Andor.

Pur venendo utilizzato da diversi agenti ribelli in quel periodo, il nome in codice Fulcrum  era legato a questo triumvirato di personaggi, e l’appartenenza di Cassian al Fulcrum viene esplicitato nella guida visuale di Rogue One. Considerata la contemporaneità tra Andor e Star Wars: Rebels, entrambe ambientate cinque anni prima della distruzione della prima Morte Nera, se la nuova serie live action di Star Wars vuole mostarci realmente la nascita dell’Alleanza Ribelle non può mancare di vedere nella creazione del Fulcrum uno dei passaggi essenziali di questo elemento chiave della continuity della saga. Il che potrebbe condurre a un’apparizione, magari nella seconda stagione, proprio dell’agente Kallus, che essendo parte della sicurezza imperiale potrebbe rivelarsi il creatore stesso di Fulcrum.

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