Andor non convince i fan di Star Wars (ma dovrebbe)

Perchè la nuova serie di Star Wars, Andor,  non convince i fan della saga?

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a cura di Manuel Enrico

Quando Star Wars è rinata nel comparto seriale, grazie a Disney+, i fan del franchise si sono ritrovati tra le mani un nuovo medium con cui rinnovare la propria passione. Gran parte della vecchia guardia degli appassionati della galassia lontana, lontana erano rimasti delusi dalla ultima incarnazione cinematografica della saga (Il risveglio della Forza, Gli ultimi Jedi, L’Ascesa di Skywalker), mostrando di avere maggior affinità con il primo esperimento seriale di Star Wars, The Mandalorian. Un nuovo modo di intendere il proprio rapporto con questo franchise, che si è evoluto sino alla recente Andor, un processo di rinnovamento di Star Wars che ha attraversato diverse fasi e che proprio con la serie dedicata al personaggio interpretato da Diego Luna sembra avere toccato un punto critico, considerato che Andor non convince i fan di Star Wars.

A fornire questo dato è stata Parrot Analytics, azienda specializzata in questa tipologia di analisi sulla risposta del pubblico, che vengono costruite facendo ricerche in tal senso prendendo in esame parametri quali le ricerche online, i blog o l’agorà digitale dei social. Stando ai dati raccolti per Andor, il risultato è che l’ultima serie di Star Wars sia quella meno performante, mentre il record dell’apprezzamento spetta ancora alla prima stagione di The Mandalorian. Viene da chiedersi come mai Andor non raccolga il favore dei fan, considerato che siamo di fronte a una storia in cui sono raccontati momenti essenziali della continuity della saga, come la nascita della Ribellione o il consolidarsi dell’Impero. Non basta essere ambientati nella galassia di Star Wars per poter essere considerati parte del franchise, è necessario preservare uno spirito specifico della saga che per alcuni fan è fondamentale. E sotto questo aspetto, la nuova serie sembra voler andare in direzioni differenti, dando una prima motivazione al fatto che Andor non convince i fan della saga di Star Wars.

Perchè la nuova serie di Star Wars, Andor,  non convince i fan della saga?

Star Wars: speranza e positività

Ripensando a quale potrebbe essere questa peculiarità imprescindibile di Star Wars, non si può avere migliore interprete di Dave Filoni. Da appassionato incallito della saga a mente dietro alcune delle più recenti declinazioni del franchise, Filoni è considerato dai fan uno dei padri della rinascita di Star Wars, grazie al suo lavoro con produzioni animate divenute cult, come Clone Wars, o al suo continuo supporto all’espansione dell’universo di Star Wars. Durante lo special Disney Gallery: The Mandalorian, disponibile su Disney+, Filoni fornisce un’opinione abbastanza chiara su cosa sia Star War e cosa si aspettano i fan:

“Star Wars è un’avventura che ti fa sentire bene, è piena di speranza. In fondo, tutti vogliamo esser persone buone, anche se possiamo esser costretti a fare cose orribili, ma cerchiamo di mantenerci sempre su una strada buona”

Per Filoni, questa concezione della saga era la diretta emanazione dell’idea originaria di George Lucas, che non ha mai fatto mistero di aver ideato la sua space opera come un racconto per bambini. Ripensando a come vengono presentati e caratterizzati i personaggi al cinema, questo risultato veniva facilmente raggiunto grazie a una scrittura priva di sfumature morali, in cui, seguendo una tradizione narrativa rodata, c’era una netta contrapposizione tra bene e male. Al punto che la Ribellione era presentata come un elemento assolutamente buono in quanto contrapposto al male assoluto rappresentato dall’Impero.   

Non si può negare, tuttavia, che i fan di Star Wars non siano più i bambini, ma persone cresciute con Star Wars, che hanno quindi maturato una propria esperienza di vita che, inevitabilmente, ha portato a cambiare la percezione del mito di Star Wars. Se da un lato si è persa la necessità di una semplicità narrativa, quindi, dall’altro è rimasta la voglia di ritrovare una positività intrinseca, un elemento di avventura che consentisse di trovare un luogo felice in cui sentirsi parte di una grande, incredibile saga.  Che è la strada seguita da The Mandalorian, The Book of Boba Fett o Obi-Wan Kenobi.

Lo Star Wars che i fan vogliono esiste ancora?

Queste tre serie, in particolare The Mandalorian, sono state create tenendo a mente un principio: i fan di Star Wars rivogliono Star Wars. Un’espressa richiesta che impedisce, in un certo senso, di poter spostare il fulcro narrativo della saga verso nuove dinamiche, rendendo quindi l’impostazione narrativa del franchise un unicum granitico. Per quanto il fu universo espanso, ora Legends, avesse cercato di mostrare nuove possibilità per Star Wars, nell’immaginario collettivo la grammatica del franchise è rimasta legata a quella dei primi tre film (Una Nuova Speranza, L’Impero Colpisce Ancora, Il Ritorno dello Jedi) e ogni successiva produzione deve confrontarsi con questo ingombrante precedente. Lezione appresa dolorosamente in passato, al punto che nel dare vita alla nuova vita seriale di Star Wars, la creazione di The Mandalorian ha tenuto conto di due aspetti essenziali: creare una storia semplice e che fosse immediatamente riconducibile a Star Wars. Tradotto, diamo ai fan quello che vogliono, con citazioni e easter egg continui. Questa scelta ha creato un precedente, portando i fan della saga a vedere in The Mandalorian il nuovo modello di storia seriale di Star Wars, un ambiente conservativo, in cui le poche novità introdotte sono comunque figlie di richiami ad altre produzioni del franchise e in cui i nuovi personaggi non mancano di esser modellati su figura familiari.

Non stupisce quindi che le serie seguenti siano state accolte con un diverso spirito. The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi, al netto di problematiche realizzative, sono state penalizzate dall’aver deciso di prendere due personaggi molto amati dai fan per mostrarli sotto una luce diversa, in un certo senso scardinando dei punti saldi della saga. E questo ha cominciato a far vacillare la sicurezza dei fan verso il futuro del franchise, che vede in questa nuova tendenza nel far evolvere figure note della saga una sorta di tradimento verso il canone cinematografica della saga. Soprattutto, ora le nuove storie di Star Wars sembrano voler andare in una nuova direzione, perdendo quella sua aura di positività e di spensieratezza che si è sempre palesata nella saga. Ma Cassian Andor rappresenta l’elemento di rottura in questa rodata tradizione.

Andor rompe la tradizione di Star Wars

Prima ancora di Andor, bisogna volgere lo sguardo su Rogue One. il film diretto da Gareth Edward, su sceneggiatura di Tony Gilroy, che torna non a caso come showrunner di Andor. Rogue One è un war movie, non mostra il lato positivo di Star Wars, ma lascia emergere il lato oscuro della Ribellione, priva la saga della sua patina di eroismo assoluto, lasciando emergere una profondità etica e morale difficilmente ritrovabile nelle altre produzioni del franchise. La scelta di raccontare il momento più drammatico della continuity di Star Wars, lasciando emergere il lato meno nobile della Ribellione, i ‘buoni’ per eccellenza, ha colto in contropiede i fan della saga, che ora devono rientrare in questo mood con Andor.

Un clima emotivo profondamente diverso, meno eroico e molto più concreto. Non ci sono i Jedi a rappresentare un eroismo tradizionale, la Forza viene menzionata come un retaggio del passato, tutto ora viene calato all’interno dell’oscurantismo imposto dall’Ascesa dell’Impero. Un momento mai pienamente raccontato nel franchise, che coincide con una necessaria dilatazione dei tempi narrativi, necessaria tanto per costruire la dimensione emotiva dei personaggi che per consentire di presentare questa società galattica in mutamento. A scoraggiare gli spettatori abituati al ritmo dinamico di Star Wars, questo cambio di passo narrativo risulta alieno rispetto alla propria percezione di come dovrebbe essere una storia di Star Wars, portandoli a perdere interesse verso il racconto del passato di Cassian Andor.

Questa accoglienza tiepida sembra ingiusta per una serie che sta dimostrando come la complessità di Star Wars possa palesarsi anche tramite diverse sfumature di questa immensa galassia, andando oltre i limiti consolidati di un franchise che sembra faticare a trovare una nuova identità che non sia un mero ripetere i medesimi tropi e coinvolgere gli spettatori più sul piano citazionistico che su quello emotivo.

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