Arriva L’ingranaggio, il gioco di ruolo di debutto per Stratagemma Edizioni

Stratagemma Edizioni annuncia la propria discesa in campo nel mondo dell'editoria ludica in occasione del Modena Play 2019 con il gioco di ruolo "L'ingranaggio"

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a cura di Davide Vincenzi

Stratagemma, lo storico negozio fiorentino attivo da trent'anni nel panorama italiano del gioco analogico ha annunciato la nascita di Stratagemma Edizioni, affacciandosi così nel mondo dell’editoria ludica.

Florian Mucci, uno dei soci di Stratagemma, ha dichiarato: “Diffondere il gioco è sempre stata la nostra missione e abbiamo pensato: perché non diventare anche Editori per aiutare chi ha un'idea a raggiungere i giocatori?  E così, alla fine, eccoci qui”.

Stratagemma Edizioni verrà presentata durante l’edizione 2019 di Modena Play, l’annuale convention legata al mondo del gioco, che si terrà dal 5 al 7 aprile, e annuncerà il lancio di un prodotto del tutto inedito: L’Ingranaggio – il gioco di ruolo, di Valerio Amadei e Andrea Marmugi, illustrato da Stefano Simeone, già autore per Disney, Pixar, Lucas film, Sergio Bonelli Editore e BAO Publishing.

Con L’Ingranaggio, Stratagemma Edizioni presenta un gioco di ruolo tratto da una serie di romanzi, il cui più recente, Abiura, è uno sperimentale “romanzo interattivo” che ha riscosso un certo successo dalla sua uscita ufficiale durante Lucca Comics & Games 2018.

Nel suo comunicato stampa, Stratagemma Edizioni assicura che L’ingranaggio – il gioco di ruolo verrà supportato con altre uscite che ne andranno a delineare il mondo e che in cantiere fervono i lavori di numerosi altri progetti.

Il setting de L’Ingranaggio – il gioco di ruolo

Verso la fine del secolo, il mondo che conosciamo è stato spazzato via da un crollo demografico inesorabile e la carenza di forza lavoro ha costretto i sopravvissuti a combinare chirurgia, orologeria e termoidraulica per rianimare i cadaveri come automi.

In una città-stato tecnocratica, con un esercito di soldati in armatura a vapore e cadaveri biomeccanici impiegati in ogni ambito della vita quotidiana, il nostro corpo non ci appartiene più: è solo uno strumento in prestito che, alla nostra morte, diverrà un bene pubblico.