Assalto alla Terra, guardatevi dagli esperimenti nucleari

Il 1954 è caratterizzato da tre film in particolare più uno. I primi tre sono indubbiamente Assalto alla Terra, Il mostro della Laguna Nera e 20.000 leghe sotto i mari; l'altro è Gojira, importante soprattutto per le conseguenze, in parte catastrofiche, che il suo successo avrà sulla fantascienza cinematografica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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con l'avvento dell'era atomica l'uomo eÌ€ entrato in un nuovo mondo e ciò che lo attende in questo nuovo mondo, nessuno può prevederlo.

 - professor Harold Medford

Sinossi

"Eccole!... Eccole!..."

Them!... Them!... in originale, da cui il titolo del film. Una bambina ripete queste parole al professor Medford, dopo essere stata salvata da una casa distrutta. Siamo in un'area dove si sono svolti test nucleari, e le indagini fanno emergere impronte misteriose, altri danni materiali, altri cadaveri. Si scoprirà che a provocare tutto sono formiche giganti, mutanti creati dalle radiazioni nucleari. Gli umani scenderanno dunque in guerra contro questi mostri, in un susseguirsi di eventi che li porterà sotto Los Angeles.

Assalto alla Terra (Them!)
Anno 1954
Regista Gordon Douglas
IMDB 7.3/10
Rotten Tomatoes - critici top N/A
Rotten Tomatoes - tutti i critici 100
Rotten Tomatoes - Pubblico 76
Metacritic - critica N/A
Metacritic -pubblico N/A
Cinemascore N/A

Analisi

Assalto alla Terra è quel tipo di storia Sci-Fi che mette l'uomo di fronte a un pericolo che non è alieno. Le formiche giganti sono infatti l'effetto collaterale imprevisto del progresso scientifico; siamo in anni profondamente segnati tanto dalla sperimentazione nucleare quanto dalla paura, diffusa globalmente, che possano cadere altre bombe come quelle di Hiroshima e Nagasaki. Paure che sono dentro e fuori dall'Uomo, giacché è egli stesso fonte di timori: la bestia, sempre più rabbiosa a ogni nuova sconfitta.

Guardiamo dunque quel tipo di film che equipara l'Umanità e la Minaccia. E se l'uomo agisce senza controllo, senza prudenza, allora la natura si ribella e scatena i suoi mostri; che a volte possono essere creature consapevoli, a volte animali fatti di pure istinto ma non per questo meno spaventosi.

All'Uomo resta il compito di dominarsi, di vincere sé stesso, di rimediare all'errore. Distruggere il Mostro, correggere l'errore e ammonire sé stesso per trovare un sé migliore e una ragione di esistere. In Assalto alla Terra l'avversario sono i mostri dell'alba atomica, risvegliati dai primi, impacciati esperimenti di un umanità che sfida forze che non comprende.

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Assalto alla terra è sviluppato con ingegno e trova spazio anche per le spiegazioni scientifiche, a opera del professor Medford. Brani quasi documentaristici che rivedremo in altre opere (Tarantola per esempio, 1955) e che danno al film una notevole freschezza rispetto alle opere contemporanee. Il regista Gordon Douglas, non tra i migliori della sua generazione, ci ha fornito un bel gruppo di personaggi: il professor Medford (Edmon Gwenn), Patricia (Joan Weldon), l'agente Grahams (James Arness) e il complesso Ben (James Withmore).

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Quest'ultimo sorprende lo spettatore per la serenità con cui segue l'evolversi degli eventi, dopo aver riposto una fiducia pressoché incondizionata nella preparazione degli altri. Si costruisce così il ruolo di spalla a favore del protagonista, interessato alla ragazza di turno ma non contraccambiato (un dettaglio per niente prevedibile). Il suo ruolo è aiutare, eventualmente trarre d'impiccio il protagonista, salvargli la vita se serve, persino morire in una scena finale con tanto di ultime parole commoventi.

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Naturalmente negli anni '50 non ci si poteva affidare ai computer, così le formiche giganti furono realizzate a grandezza naturale e spostate tramite carelli. Antenne e zampe si muovevano grazie a un complesso sistema di cavi, e alla fine risultavano anche credibili. C'è una scena dove si vede benissimo che la formica non tocca terra, e in un passaggio si nota fin troppo che sono dei pupazzoni; nell'insieme però l'effetto è ammirevole.

Infine un dettaglio curioso: nel film possiamo anche ammirare per qualche secondo un giovanissimo Leonard Nimoy, all'epoca 23enne. Era un giovane attore a inizio carriera, ma rivederlo conoscendo il Signor Spock ha tutto un altro sapore.

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Retrocult è la rubrica di Tom's Hardware dedicata alla Fantascienza e al Fantastico del passato. C'è un'opera precedente al 2010 che vorresti vedere in questa serie di articoli? Faccelo sapere nei commenti oppure scrivi a retrocult@tomshw.it.

Omar Serafini

Classe 1965, è laureato in Ingegneria Elettronica e in Scienze della Comunicazione, con una tesi sulla Storia e critica della filmografia di Godzilla del periodo Showa. Ha curato molti prodotti dedicati al genere kaiju eiga, e ha collaborato con Fantascienza.com, e Università dell'Insubria di Varese nell'ambito dei seminari Scienza & Fantascienza. Nel 2011 crea il podcast FantascientifiCast (Facebook - Twitter), già vincitore di diversi riconoscimenti. Potete seguire Omar su Twitter.

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