Total Recall, facciamolo a pezzi

Come molti film di Paul Verhoeven, anche Atto di Forza si presenta come un blockbuster di azione ma si presta anche a una lettura più approfondita. In particolare, questa pellicola lascia aperto un interrogativo a cui proviamo a rispondere oggi.

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a cura di Tom's Hardware

Si svegliò che desiderava Marte...

Come sappiamo il film si apre con un sogno o "incubo" di Quaid che ci mostra due persone in tuta spaziale camminare romanticamente sulla superficie del pianeta rosso. In breve tempo capiremo che sarà lo stesso protagonista accompagnato da una donna bruna che si rivelerà essere poi la stessa Melina, sua compagna in amore e combattente della resistenza guidata da Kuato contro il cinico Cohaagen. Le sue ricorrenti visioni oniriche in realtà non sono altro che ricordi della sua vita passata.

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Un operaio davvero in forma!

Risvegliatosi dall'incubo Quaid torna alla realtà trovandosi accanto la moglie Lori. Costatiamo immediatamente la imponente struttura fisica del protagonista che ci aiuta ad intuire che è qualcosa di più di un umile operaio (come avremo modo di vedere successivamente).

L'enigmatica Lori

Lori - così perfetta e bella da sembrare finta - si mostra sin da subito contraria e dubbiosa circa l'ossessione del marito ad andare su Marte. La vediamo anche molto sospettosa; nasconde qualcosa e non appare mai del tutto sincera.  

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La colazione dei campioni

Anche l'insolita colazione di Dug - preparata grazie all'ausilio di innumerevoli quanto inutili elettrodomestici (messaggio inequivocabile contro il consumismo da parte del regista) - appare fuori luogo, facendoci notare una sua particolare attenzione alla dieta e quindi all'aspetto fisico.

Le notizie del mattino

Durante il pasto Quaid guarda il Tg dove viene mostrata una realtà identica a quella che si troverà poi su Marte, sparatorie con morti ammazzati e i "terroristi indipendentisti" in lotta contro gli uomini di Cohaagen per fermare l'estrazione del Turbinium. Insomma su Marte accadono proprio queste cose, non sono sue fantasie!

 Alza, batti, apri e tradisci!

Nel momento di salutare il marito che sta per uscire di casa per recarsi al lavoro, Lori fa cenno alle difficoltà di vivere in una città estranea alludendo ad un loro recente trasferimento, cambio di residenza creato appositamente - magari dalla stessa CIA - e che potrebbe aiutare Quaid ad accettare con più facilità la nuova realtà che ha davanti sé. Infine di cosa si occupa Lori? Cosa fa tutto il giorno oltre a migliorare il suo servizio a tennis? È solo una semplice casalinga?

Non lasciate che la vita vi lasci indietro, chiamate la Rekall, per le memorie di tutta una vita!

Una volta salutata la bionda moglie da copertina, Quaid esce di casa per raggiungere la metropolitana e durante il viaggio viene attratto da una pubblicità della Rekall che illustra le potenzialità estremamente economiche e sicure dell'agenzia, in grado di offrire dei ricordi artefatti ma indistinguibili da quelli reali.

Nemmeno i Flintstones...

Giunto al lavoro si confida con il proprio collega Harry e quest'ultimo si mostra contrario all'idea del viaggio virtuale - e come la moglie precedentemente - estremamente sospettoso nei riguardi di Quaid.

A tal proposito, il lavoro che svolge Quaid è del tutto inverosimile, una mediocre messa in scena per tenerlo sottocontrollo. Siamo nell'anno 2084, si possono fare crociere intorno a Saturno e ancora servono manovali per spaccare pietre?

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Scusi vorrei un preventivo

Il forzuto protagonista decide lo stesso di rivolgersi alla Rekall. Arrivato a destinazione avrà un colloquio con Bob McClane (anche il simpatico venditore sembra sospettoso nei suoi confronti) che gli illustrerà tutti i vantaggi di "viaggiare" con l'agenzia di turismo virtuale rispetto ad una compagnia tradizionale, garantendo

•             L'impossibilità di smarrire i bagagli. E del collega che riporterà poi la valigetta a Quiad che mi dite?

•             La mancanza di tassisti disonesti - tutto il contrario di Benny, che si mostrerà verso la fine del film come un viscido doppiogiochista. Lo dobbiamo capire ... ha quattro figli da sfamare! Un momento, ma non erano cinque?

Aggiungendo il pacchetto "viaggio nell'ego" Bob assicura al suo futuro cliente che si farà una bellissima femmina esotica, ma da quel che possiamo vedere Melina e Quaid non andranno mai oltre il bacio. Insomma 300 crediti extra buttati malamente.

Il viaggio organizzato dalla Rekall dovrebbe durare due intere settimane di memoria, ma sembra invece concludersi in molto meno tempo.

Voglio essere James Bond? Posso essere James Bond?

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Quando Bob offre la possibilità di aggiungere all'esperienza offerta dalla Rekall anche il già citato "viaggio nell'ego" Quaid - dopo un iniziale disinteresse - appare affascinato dalla opzione "agente segreto", dimostrando la sua "reale" (virgolette obbligatorie) indole estremamente avventurosa - in netto contrasto con il suo stile di vita noioso e scontato. Un'indole che cova silenziosamente dentro di lui ma che nelle ultime settimane sembra scalpitare sempre più in concomitanza proprio con il suo recente trasferimento. Io sono nato per qualche cosa di più di questo ....  

Se vuoi divertirti chiedi di Melina

Durante la fase di preparazione che anticipa il viaggio virtuale, la Dottoressa Lull domanda a Dug il suo orientamento sessuale e successivamente i suoi gusti in fatto di donne, Quaid risponde che preferisce le brune - ma non è sposato con una bionda? - inoltre, nel momento in cui deve scegliere la personalità della sua futura amante, Dug opta per una ragazza timida e come vedremo Melina sembra tutto meno che timida o timorosa.

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E poco importa se Melina appare nel monitor della Rekall durante le domande della dott.a Lull, perché Dug è già stato sedato ed è in procinto di addormentarsi. Le immagini che vediamo potrebbero essere frutto del suo subconscio e quindi modificate.

Io non mi chiamo Quaid!

Il momento della crisi schizoide rappresenta una fase cruciale. Durante l'innesto di memoria Quaid inizia a dare di matto diventando molto violento. I tecnici della Rekall - presi dal panico - gli somministrano una fortissima dose di calmanti fino a fargli perdere completamente i sensi. "È scoppiata una capsula di memoria preimpiantata" dirà la dott.a Lull rivolgendosi a Bob e aprendo poi una discussione con lui e il loro giovane assistente, spiegando in seguito che l'innesto "viaggio nell'ego" non era stato ancora impiantato e che lui su Marte c'era stato per davvero!

La verità è che arrivati in questa parte del film abbiamo già perso la bussola, superando il punto di non ritorno. Quaid forse è stato già sottoposto al trattamento, quindi non possiamo portare tale evento a favore della tesi del viaggio reale. Tuttavia stiamo vivendo gli eventi dal punto di vista del protagonista; lui è svenuto ma assistiamo comunque alla conversazione tra i membri dello staff di Rekall. Decideranno di cancellare ogni memoria legata allo loro agenzia, di rimborsarlo e di caricarlo infine su un Johnny-Cab.  

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Una giornataccia vero?

Dopo l'incidente avvenuto durante l'innesto - che causerà il temporaneo "risveglio" di Hauser - ci saranno vari momenti in grado di aiutarci a comprendere aspetti secondari, ma importanti, della trama. Paradossalmente questi momenti non vedranno più Quaid al centro della scena, com'è possibile? Non dovrebbero essere ricordi vissuti in prima persona direttamente dal nostro energumeno preferito? Queste scene ci aiutano a capire che questi personaggi possono esistere anche senza Quaid. Valga come esempio l'ufficio del dittatore Cohaagen, un'ambientazione mai osservata da Quaid.

Quegli IDIOTI della Rekall ti hanno fottuto la mente!

Dopo lo spiacevole incontro con il collega Harry e altri suoi scagnozzi, Quaid torna a casa raccontando tutto quello l'accaduto a Lori. La moglie reagisce offendendo quelli della Rekall, definendoli come dei macellai della mente. Una bella pubblicità no? Da inserire con orgoglio all'interno dei loro viaggi virtuali.

Un panorama familiare

Una volta arrivato su Marte e dopo un malfunzionamento del proprio travestimento, Dug viene smascherato da Richter. Riuscirà però a fuggire trovando poi riparo nella metropolitana marziana. Il Monte Piramide che vediamo sullo sfondo nella prima immagine - mentre Quaid conversa con un passeggero - ricorda molto da vicino lo stesso identico scenario che sogna nei primissimi minuti della pellicola. Solo coincidenze? Io non credo.

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Pillola rossa. E il bianconiglio?

Nel video visto in metropolita all'inizio del film appare lo stesso psicologo che proverà più tardi nella storica scena della pillola rossa (si potrebbe persino pensare che le sorelle Wachoski abbiano voluto citarla in Matrix). Quaid ha l'opportunità di scegliere e di "riportare" Dug alla realtà, ma il Dr. Edgemar verrà però tradito da una goccia di sudore; per Quaid quella è vera paura e noi gli vogliamo credere.

Concludiamo ricordando che doveva esserci un seguito di Atto di Forza, basato - come per il film del 1990 - sempre su un racconto breve di Philip K. Dick, con protagonisti alcuni mutanti marziani con capacità extrasensoriali di precognizione utilizzati per impedire omicidi prima che questi possano avvenire. Di quell'idea non si fece più nulla, ma come certo avrete capito il racconto in questione era Rapporto di Minoranza di Philip Dick (lo trovate anche nella raccolta I Guardiani del Destino, Fanelli 2011), da cui in effetti fu tratto l'omonimo film nel 2002, diretto da Steven Spielberg.