Batman - Progetti Oscuri, recensione: un ottimo starting point per nuovi e vecchi lettori

Batman - Progetti Oscuri è un ottimo starting point per nuovi e vecchi lettori: James Tynion IV firma una storia veloce e ricca d'azione.

Avatar di Domenico Bottalico

a cura di Domenico Bottalico

-

Batman - Progetti Oscuri raccoglie Batman #86-94, Batman: Secret Files 3 e alcune storie di appendice di Batman #85. Si tratta dei primi numeri della gestione firmata James Tynion IV nonché quelli immediatamente successivi alla fine dell'acclamata, quanto discussa, gestione firmata da Tom King. Per l'occasione, così come accaduto negli USA, anche Panini DC Italia fa ripartire da 1 la numerazione della raccolta in volume, inoltre è bene ricordare come questi episodi sono stati già proposti sul quindicinale spillato Batman. In una Gotham City che si sta rialzando dopo l'attacco devastante di Bane, Batman deve affrontare l'improvviso attacco coordinato di un gruppo di sicari capeggiati da Deathstroke. Il Pinguino, l'Enigmista e Catwoman sembrano terrorizzati dall'attacco che riconducono al piano congegnato anni prima dal misterioso Designer mentre in città sta per fare il suo trionfale ritorno anche Joker.

Batman - Progetti Oscuri: non c'è pace per il Cavaliere Oscuro

Batman ha sconfitto Bane, ma il prezzo pagato per questa vittoria è stato carissimo: Alfred, il più fedele dei suoi alleati, è morto e suo figlio Damian ha deciso di intraprendere un altro percorso. L'unica nota positiva sembra essere il ritorno di Catwoman al suo fianco e la ritrovata energia con cui Bruce Wayne ha deciso di procedere alla ricostruzione e al rinnovamento di Gotham City. Tuttavia una nuova ondata di violenza sembra improvvisamente riversarsi sulla città con una serie di attacchi coordinati da un gruppo di sicari alla cui testa c'è Deathstroke. Gli attacchi però sembrano essere diretti anche verso alcuni criminali come il Pinguino, l'Enigmista e Catwoman: tutto sembra ricondurre alla misteriosa figura del Designer. Si tratta di un leggendario criminale che, agli esordi dell'attività di eroi e criminali in costume, propose proprio a questi ultimi di architettare per loro un piano affinché prendessero il controllo della città.

In questa equazione però nessuno, sia nel presente che nel passato, aveva calcolato la variabile impazzita costituita dal Principe Pagliaccio del Crimine. Joker infatti sta per tornare a Gotham e a preparare il suo trionfale ritorno è la sua nuova fiamma, la letale Punchline. Mentre Batman affronta scontri più devastanti, Catwoman prova a sventare proprio il piano del Designer cadendo però clamorosamente in una trappola. Chi è veramente il Designer e cosa lo lega a Joker e al suo spettacolare piano? Il folle pagliaccio ha deciso davvero di confermare la leggenda metropolitana secondo la quale conosce la vera identità di Batman colpendo Bruce Wayne? Parrebbe di sì perché per il Cavaliere Oscuro si prospetta uno scenario nuovo e davvero inedito.

Batman - Progetti Oscuri: un ottimo starting point per nuovi e vecchi lettori

Così come Gotham City è puntellata di gru dopo la distruzione causata da Bane, una delle immagini che apre il volume, così James Tynion IV raccoglie l'eredità di Batman dal suo predecessore: un vero e proprio cantiere aperto in cui Tom King aveva demolito cercando di rinnovare il personaggio, ispirandosi a certe storie degli anni 70, ma peccando poi in fase di (ri)costruzione scontentando così pubblico e critica. Non sorprende quindi che Batman - Progetti Oscuri sia un lungo e, a suo modo, complesso arco narrativo che si muove in direzione diamentralmente opposta a quanto fatto da King dove ai lunghi passaggi riflessivi e al ritmo spesso decompresso si contrappone una storia dall'inerzia rapidissima e tutta votata all'azione, ispirata idealmente al classico moderno Hush ma anche alla serie videoludica Arkham ed in cui alcuni dei discussi elementi narrativi lasciati in eredità da King (la morte di Alfred, il rapporto con Catwoman) vengono rimaneggiati per dare una spinta all'universo batmaniano in direzione di un nuovo e stimolante status quo.

Si tratta di una operazione né facile né semplice. Tynion IV infatti, forte dell'ottima esperienza su Detective Comics di era Rinascita, costruisce una storia corale in cui i suoi marchi di fabbrica stilistici sono ben evidenti, dai passaggi più horror alle spinte creative verso personaggi dal background e dai design stravaganti, ma la cui anima è quella più classica della detection. Perché un gruppo di villain sta attaccando la città? qual è il segreto di Catwoman? Se le premesse sono semplici, l'autore gioca poi molto bene con alcuni linee tensive apparentemente secondarie come il ritorno di Joker, che poi si dimostrerà centrale e a cui fa da corollario l'introduzione di Punchline - forse una delle migliori aggiunte recenti alla galleria di personaggi dell'universo del Cavaliere Oscuro, e l'immancabile digressione in analessi sul passato di Gotham, di Batman e dei suoi villain.

Un gioco di scatole cinesi, di depistaggi, falsi indizi, di scontri e corse all'indizio per sventare un piano che è stato sapientemente architettato da Joker e riconsegna Batman in una forma smagliante e familiare al lettore. È bene sottolineare tuttavia come non si tratti di un ritorno statico al passato: l'autore infatti non vuole rebootare il personaggio ma rilanciarlo. Una differenza sottile ma fondamentale, non si spiegherebbe altrimenti il twist finale, un po' derivativo ma d'altronde è uno dei topos della letteratura supereroistica e comunque sempre efficace, con il quale tutte le pedine sulla proverbiale scacchiera tornano in posizioni più tradizionali come il ruolo preminente di Joker, che funge da prologo per il successivo arco narrativo, o la nuova fuga di Catwoman da Gotham City, pretesto per lanciare una nuova, ottima, serie regolare dedicata al personaggio. Il grande merito di Tynion IV è quindi quello di riuscire ad amalgare gli elementi narrativi più nuovi con ispirazioni classiche, la già citata Hush o i grandi crossover degli anni 90 per esempio che mettevano al centro Gotham e la figura di Bruce Wayne, in una formula veloce e spettacolare in cui l'iconicità del personaggio risulta restaurata ed esaltata da una angolazione che non leggevamo da un po' di tempo.

Nota a margine: fra le varie storie brevi presenti in appendice al volume e dedicate ai vari mercenari, spicca quella dedicata a Gunsmith. La storia è illustrata dal grande John Paul Leon ed è incetrata sul dibattito dell'uso e della circolazione della armi da fuoco, specialità del mercenario, con una riflessione molto tagliente anche in relazione all'avversione di Batman per le armi da fuoco.

Corale è anche l'aggettivo migliore per descrivere al meglio la parte grafica del volume dove si alternano quasi una decina di disegnatori (fra episodi principali e storie in appendice) su cui spicca il lavoro di Guillem March eJorge Jimenez . I due sono accomunati da una stile esplosivo di chiara scuola americana (pur essendo entrambi spagnoli) avendo comunque caratteristiche eterogenee e ben riconoscibili che si amalgamano alla perfezione.

A fare da ideale "matite di congiunzione" rispetto alla gestione precedente è il veterano batmaniamo Tony S. Daniel le cui linee lunghe e affusolate lasciano il posto a quelle sempre lunghe ma muscolari al limite del grottesco di Guillem March che, con il suo stile estremamente muscolare, esalta la componente action della sceneggiatura grazie ad una costruzione della tavola caratterizzata da tagli trasversali estremamente dinamici della composizione ma anche da riquadri ampi e dettagliati in cui l'espressività dei personaggi è sempre il punto focale. La superstar invece Jorge Jimenez dapprima realizza la sequenza in analessi con protagonista Designer (bellissima la sua Catwoman versione anni 90 con costume viola) e poi si esalta in soluzioni spesso a tutta pagina in cui il suo stile ultradettagliato è messo al servizio di Harley Quinn, Joker, Batman e Catwoman tutti impreziositi dallo splendido lavoro ai colori ma soprattutto alle luci di Tomeu Morey. Quello che colpisce di Jimenez è la capacità di gestire il tratteggio, nelle sue mani infatti si dimostra uno strumento estremamente efficace per cesellare i personaggi conferendo loro espressioni vibranti anche e soprattutto quando le inquadrature (e quindi i riquadri) si fanno più ravvicinati dando invece un senso di imponenza statuaria quando i riquadri si allargano e la pagina è dominata dalla fisicità dei corpi. Da segnalare in generale un ottimo lavoro da parte di tutti i disegnatori fra cui Carlo Pagulayan, Javier Fernandez e Rafael Albuquerque.

Il volume

Panini DC Italia confeziona un volume cartonato soft touch, formato standard 17x26 cm, dalla generosissima foliazione, oltre 260 pagine. La carta scelta è quella patinata dalla grammatura importante che esalta il tratto dei disegnatori coinvolti e i colori. La rilegatura e la rifilatura delle pagine è buona e permette una lettura agevole anche nelle spettacolari doppie splash-pages che impreziosiscono la spettacolare narrazione. Buoni anche la traduzione e l'adattamento, non sono presenti extra se la classica galleria di copertine variant. Dal punto di vista dei contributi redazionali invece è presente una breve introduzione dedicata alle "ripartenze" del Cavaliere Oscuro: qualche accenno agli avvenimenti più importanti della precedente gestione avrebbero forse contribuito a contestualizzare meglio la narrazione.