Before Pintus, anteprima del comedy show all'italiana

L'anteprima del primo episodio di Before Pintus, comedy show su Prime Video che narra la storia di un comico squattrinato alla ricerca di vitto e alloggio.

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a cura di Francesca Sirtori

Dopo il successo della prima stagione di LoL: Chi ride è fuori, Prime Video continua a proporre contenuti all'insegna della comicità e delle risate, con il ritorno sullo schermo proprio di uno dei concorrenti del game show appena citato. Si tratta di Angelo Pintus, ora di ritorno con Before Pintus, serie comedy show in 8 episodi da circa mezz'ora l'uno dal 19 aprile sulla piattaforma streaming di Jeff Bezos che risponde a una domanda fondamentale: com’è la vita di un famoso showman prima che raggiunga il successo? Per cominciare a rispondere a questa domanda, abbiamo visto in anteprima il primo episodio di questa nuova serie tv, in grado di raccontare le vicende quotidiane, personali e professionali di un comico talentuoso, ma senza il becco di un quattrino. Com'è andata la ripresa di un genere che in Italia sta lentamente scomparendo? Lo raccontiamo nella nostra recensione senza spoiler, ma tante risate.

Before Pintus, cosa si cela dietro un comico

Angelo è un comico alla ricerca dell’occasione giusta per dimostrare ciò che vale. Quarant'anni e un dono, far ridere le persone, ha fatto per alcuni anni l’animatore nei villaggi turistici, per poi esibirsi tra un monologo e l'altro nella capitale meneghina, Milano, locale dopo locale, macinando spettacoli di cabaret e stand up comedy, con comici o aspiranti tali. Facciamo la conoscenza del nostro "eroe" della risata al Lele’s, il piccolo locale milanese dove ogni sera sale sul palco per fare il suo pezzo, e dare vita a quel quarto d’ora di spettacolo che dà senso a tutto il resto della sua giornata.

Il locale, come recita il nome stesso, è di proprietà di Lele (interpretato da Max Vitale), che è anche lo scalcinato ed improbabile agente di Angelo e dei suoi colleghi che gravitano intorno al cabaret. Tra questi Rita (Rita Pelusio), una comica che nutre una grande passione per la giustizia sociale e per Angelo (ma sarà ricambiata?), accanto a Max (Max Pieriboni), il trasformista sempre in costume, e Andrea (Andrea Pisani dei PanPers), il presentatore del locale, che non ha ancora capito cosa sogna di fare “da grande”. La star del locale, invece, è TheGiorgio (Walter Leonardi), un personaggio che si dà arie da intellettuale, ma assomiglia molto più a un cialtrone, e che Angelo mal sopporta per la sua comicità, tra tormentoni abusati e battute di dubbio gusto.

Non solo risate, ma anche lavoro, o almeno ci si prova. Per mantenersi, Angelo fa il cameriere in un ristorante “cinese-pizzeria-fusion” della periferia di Milano, il Fujohn, dove prova con i clienti le battute per il pezzo che, di volta in volta, sta preparando, senza suscitare però, nella maggior parte dei casi, l’entusiasmo sperato. I colleghi principali che incontriamo sono Ibrahim (Elia Moutamid), il simpatico pizzaiolo egiziano, ma in realtà di origini marocchine e nato a Brescia, con pesante accento del luogo, Wu (Jonathan Guerrero), il figlio del proprietario del Fujohn, un filippino che si spaccia per cinese, e Luca (Luca Peracino dei PanPers), l’altro cameriere, completamente stordito e in grado di creare confusione e incomprensioni con i clienti.

https://www.youtube.com/watch?v=FcDTpXLEfXI&feature=youtu.be

Before Pintus, dietro le quinte di un comico

In tutto questo, chiaramente, nel quadro di una chiara indigenza economica, Angelo non ha nemmeno una casa, non potendo permettersela. In questo primo episodio, dopo essere stato cacciato di casa dal coinquilino, quando lo scopre a letto con sua madre, Angelo trova ospitalità da Nello (Maurizio Casagrande), un professore di Italiano, nonché cliente abituale del Fujohn. Angelo dunque cerca di intenerirlo senza troppa fatica, quando gli chiede di essere ospitato, e sembra non dover durare solo “un paio di giorni”, come promesso dal comico.

Nel palazzo di Nello, Angelo trova un mondo di condomini che a più riprese fanno irruzione nell’appartamento. Il più invadente è Bonetti (Marco Ripoldi), il dirimpettaio complottista che conosce la verità su tutto: dalle onde elettromagnetiche ai vaccini, passando per i microchip sotto pelle e i poteri economici occulti incarnati da Bill Gates. Nello lo tratta con condiscendenza, senza dargli corda, invece Angelo tenta inutilmente di usare la logica per farlo ragionare. Un altro personaggio è Bea (Beatrice Baldaccini), una trentenne molto carina e studentessa fuori corso, ma senza sapere bene cosa studi. Un'accozzaglia di personaggi che portano colore e brio sullo schermo, una compagine umana ben amalgamata in questo cocktail di allegria.

Un mix di comicità tra USA e Italia

La storia di questi retroscena di uno showman che conosciamo molto bene oggi, ma che è chiaramente figlio di un percorso lungo e tortuoso come tanti di loro, è inserita in una narrazione seriale che cerca di rievocare lo stile e le caratteristiche della sitcom americana classica, unita anche a show vecchi e più recenti della comicità italiana: da Buona la Prima di Ale e Franz, dove però qui manca il pubblico e la meccanica dell'improvvisazione, alle storie di famiglia di Casa Surace, per richiamare anche il format delle web series, fino a show più datati, come Sei forte papà! con Enzo Iacchetti a Belli Dentro.

In questo prodotto invece ritroviamo il ritmo e i meccanismi della comedy contemporanea, nel tentativo di trovare la via italiana al racconto della vita di un comico, che parte dal monologo per poi diventare tema di puntata, come in sitcom statunitensi quali Seinfeld o Louie, dove il privato e la finzione si intersecano. In questo senso, lo schema classico della sitcom si arricchisce con riprese in esterna di sketch che sottolineano o fungono da premessa e commento ai temi che Angelo affronta nei monologhi sul palco del locale, o che costituiscono dei flashback o flashforward rispetto alle situazioni raccontate.

Per quanto abbiamo potuto visionare solo la prima mezz'ora di alcune ore che sembrano ben promettere, Before Pintus è uno spettacolo leggero, allegro, in grado di portare la comicità sui nostri schermi e che speriamo possa migliorare ancora di più man mano che si macinano episodi. Probabilmente non un concentrato di allegria come il sopracitato LoL, ma pur sempre assolutamente degno di nota.