Blue Giant, recensione: la forza della musica dalla carta al cuore

Blue Giant è la storia di Dai Miyamoto, liceale innamorato della musica jazz che suona il sax e vuole diventare un grande jazzista!

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a cura di Fabio Fagnani

Può la musica essere percepita con un senso che non sia l'udito? Può il suono far vibrare le corde dell'anima grazie alla forza del disegno e della scrittura? Confesso la mia riluttanza al pensiero che queste due domande potessero avere una risposta positiva, ma Blue Giant di Shinichi Ishizuka ha completamente sovvertito ogni più rosea aspettativa. Nelle tavole del primo volumone del titolo portato in Italia da J-Pop, la musica è vibrante, arricchente e arriva dritta, ti entra dentro e non ti lascia più. Le pagine volano via veloci, una dietro l'altra, come le note di una sonata, come le gocce di pioggia in un temporale.

La forza della musica dalla carta penetra sotto pelle e colpisce il cuore con un'emozione forte. Un lavoro di fino, complesso e non banale, esattamente come l'inizio della carriera da musicista del nostro protagonista Dai Miyamoto, appassionato di musica e amante del sassofono. Dai, appena ha un briciolo di tempo libero, tira fuori dalla custodia il suo sax e mette dentro tutta l'aria che può e suona. Suona, suona, suona, fino a star male, suona fino a non avere più nulla da chiedere ai suoi polmoni. Una passione viscerale che deve essere incasellata nel binario giusto per prendere forma e diventare poesia. La strada, però, è lunga e tortuosa, soprattutto quando non si ha una guida, un maestro o una scuola alle spalle. Serve dedizione, lavoro, fatica e sacrificio, ma anche una dose consistente di talento.

Il jazz è la musica dei sentimenti. Nel suono e nella melodia dei più grandi musicisti, cavalcano i sentimenti! la felicità... la tristezza...  Ogni passione è racchiusa in quel suono.  [...] Diventerò il più grande jazzista del mondo! ne sono certo!”

Blue Giant, la trama

Dai Miyamoto è un liceale di Sendai, una grande città del Giappone, di circa un milione di abitanti, capoluogo della prefettura di Miyagi. Dai è innamorato della musica jazz sin da quando era solo un ragazzino e ogni giorno suona il suo sax da solo in riva al fiume Hirose per raggiungere il suo obiettivo: diventare il più grande jazzista del mondo! La passione di Dai è sincera, contagiosa, elettrizzante, ma nonostante la sua grande passione e dedizione non ha alcuna base tecnica. Non conosce le basi della musica, non conosce a fondo lo strumento, non mette le mani nella posizione giusta e non soffia nel modo giusto. Può la passione bastare per diventare il più grande jazzista del mondo? 

J-Pop Records, un'edizione degna di nota

Blue Giant è stata portata in Italia dalla casa editrice milanese J-Pop in un formato decisamente interessante: 420 pagine a colori e in bianco e nero a 15 euro. In totale saranno cinque volumi a completare l'opera di Shinichi Ishizuka, già vincitore del 62esimo Shogakukan Manga Award e del 20esimo Japan Media Arts festival’s Grand Prize. Il mondo di Blue Giant si inserisce in un panorama complesso e vasto. Infatti, il mangaka ha scritto attorno al personaggio di Dai un mondo fatto di musica e soprattutto di Jazz che è ampio e comprende altre opere come Blue Giant Supreme, serie nella quale Dai si reca in Germania, e Blue Giant Extreme, ambientata negli Stati Uniti. Il successo di Blue Giant, in patria e non solo, è stato talmente imponente e decisivo che per il prossimo anno è prevista l’uscita dell'anime e, probabilmente, di un film di animazione per il grande schermo e quando un fumetto arriva al cinema è sinonimo di grande successo sia per la critica che per il pubblico.

Disegni e narrazione

Il maestro Ishizuka porta all'interno del proprio lavoro tutte le regole del classico spokon, ma disossandolo dal mondo sportivo e inserendo all'interno dell'opera tutto ciò che riguarda la musica. L'editore giapponese aveva mostrato dubbi a riguardo dell'idea di Ishizuka, ma quando arrivarono in redazione i primi disegni non c'erano dubbi, doveva essere pubblicato. Questa trasformazione dello spokon classico se vogliamo arriva proprio in maniera evidente quando Dai sveste gli abiti da giocatore di basket del club della scuola e indossa quelli da aspirante musicista. Il risultato è un colpo da maestro. Le tavole sono piene di sentimenti e le splash page che Dai che imbraccia il suo sassofono e soffia con tutta l'energia e l'amore che ha sono qualcosa di delicato e incantevole, di potente e soave, di maestoso e sensibile allo stesso tempo.

La narrazione di Blue Giant è moderna e riesce con successo ad alternare momenti di ilarità, di gag, di divertimento a momenti di pathos, di emotività e di drammaticità. Grazie alla grande capacità di raccontare la verità, la lettura è piacevole e veloce, inoltre l'autore permette a tutti coloro che non sono avvezzi al mondo del jazz di avvicinarsi e di addentrarsi conoscendo, insieme al protagonista, i musicisti jazz più famosi come il sassofonista John Coltrane o la musicista Cecil Taylor. Un viaggio che ci permette sì di scoprire la vita e l'avventura musicale di Dai, ma anche di conoscere meglio un mondo di nicchia che spesso non emerge con forza, oscurato da pagine e pagine di fumetti mainstream che trattano spesso le stesse cose da decenni.

In conclusione, Blue Giant è un'opera bellissima sia per chi ama la musica e ne conosce gli aspetti più nascosti e meno rilevanti, sia per chi invece non ha mai avuto nulla a che fare con la musica, ma vuole lasciarsi rapire dalle tavole di Ishizuka che toccano delle corde che spesso ci dimentichiamo di avere e di suonare.