Bojack Horseman, la serie TV con il cavallo parlante

Una serie Tv atipica e fuori da ogni logica racconta con un taglio dramedy le paranoie, le follie e la depressione di una star di sitcom in rovina. Tutto normale, se non fosse che il protagonista è un cavallo!

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a cura di Andrea Balena

Le produzioni originali Netflix non mancano mai di originalità, inventiva e sperimentazione, come già visto in Master of None. Il loro tratto distintivo è la libertà creativa e artistica concessa agli autori, che possono quindi esprimersi al meglio. Nessuno però si sarebbe aspettato l'arrivo di Bojack Horseman, una serie animata fuori da ogni schema, interpretata da un cavallo antropomorfo.

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Spesso l'animazione è erroneamente considerata un genere minore, associata alla Disney (quasi monopolista) e in generale ai prodotti per bambini. È invece vero che, al pari della cinematografia classica, l'animazione è a tutti gli effetti solo una tecnica narrativa e scelta stilistica. Anzi, con l'animazione si ha la possibilità di narrare una storia che sarebbe difficile, se non impossibile, rappresentare con attori in carne e ossa.

È il caso di questa serie, in cui la tecnica cartoon rappresenta praticamente una scelta obbligata. Lo show è ambientato in un mondo dove animali e uomini hanno raggiunto lo stesso livello di evoluzione e vivono normalmente insieme. Narra le vicende di Bojack, un cavallo cinquantenne pseudo-star in declino che vive di rendita nella sua lussuosa villa a Los Angeles.

La giornata tipica del protagonista, che nella versione originale è doppiato da Will Arnett (Arrested Development), inizia all'ora di pranzo con postumi di sbornia, minacce al suo coinquilino Todd (doppiato da Aaron Paul, Breaking Bad) e lunghe maratone dei vecchi episodi di Horsin' Around, la sitcom degli anni '90 che lo ha reso famoso. Un peso sgradevole per tutti quelli che lo conoscono, vittime dei continui lamenti e insulti scurrili. Per tornare sulla cresta dell'onda, Bojack ordina a una ghostwriter di scrivere la sua biografia, ma finisce per innamorarsene.

BojackSymbolism

La serie ricalca molto lo stile umoristico di opere politicamente scorrette come I Griffin e South Park, e non fa sconti a nessuno: Bojack è un cinico in guerra con il mondo che lo circonda, che si tratti dei militari impegnati in Medio Oriente o i critici dell'Academy Award. Nonostante si tratti di un cartone, il personaggio non è affatto bidimensionale. Fra una risata e l'altra, scopriamo il suo passato triste, i genitori autoritari e menefreghisti e il rapporto travagliato con il produttore, l'unico amico che abbia mai avuto. Bojack è un individuo fuori dal mondo perché non ha mai imparato a inserirsi nella realtà, preferendo la finzione che ha costruito sul set.

Dietro la patina di black humour si nasconde una sceneggiatura profonda che analizza in maniera poco ortodossa lo strano e malato mondo dello star system hollywoodiano. Col passare degli episodi i personaggi affrontano problemi personali e relazionali, e sono costretti a confrontarsi con il duro passato lasciato alle spalle per ricominciare nella terra promessa rappresentata da Los Angeles. Quello che conta davvero è la propria immagine sul piccolo o grande schermo, non importa se positiva o negativa, e questo Bojack lo sa meglio di tutti. La storia si configura come un percorso di formazione "leggermente" in ritardo, dove il nostro stallone persegue il suo sogno di interpretare al cinema il cavallo Secretariat, e allo stesso tempo si impegna a conoscere meglio le persone intorno a lui.

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Le situazioni in cui i personaggi si vanno a cacciare sono una più fuori di testa dell'altra: si uniscono a una setta religiosa di improvvisatori teatrali fanatici, scrivono sceneggiature sotto l'effetto di acidi, fuggono in New Mexico trainando uno yacht, e via delirando. Potete essere certi che la monotonia non è un tratto distintivo di questa serie. La prova vocale degli attori-doppiatori, in primis quella di Arnett, sorprende e risulta credibile in ogni situazione. Se siete appassionati del mondo televisivo in lingua anglofona, riconoscerete molte delle voci coinvolte.

Le due stagioni di Bojack Horseman sono recuperabili su Netflix, e se non vi basteranno sappiate che la terza stagione è in arrivo il 22 luglio.