City of Mist: Guida del Giocatore, la recensione

City of Mist: Guida del Giocatore è la riedizione della prima parte del manuale base del gioco di ruolo urban fantasy City of Mist.

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a cura di Davide Vincenzi

City of Mist: Guida del Giocatore è la prima parte della riedizione del manuale base del gioco di ruolo City of Mist, che è stato diviso in due parti, una dedicata ai giocatori e una al Maestro Cerimoniere (il Master), data l’enorme mole del precedente manuale base che ne rendeva poco comoda la consultazione.

Edito da Son of Oak Game Studio e pubblicato in Italia da Isola Illyon Edizioni, City of Mist è un gioco di ruolo investigativo dalle forti tinte noir i cui protagonisti sono infusi di singolari poteri leggendari. Si tratta di un GdR indie che utilizza un motore di gioco che in parte si fonda sul sistema PBTA (Powered by the Apocalypse) e in parte ricorda quello del gioco di ruolo Fate.

City of Mist: Guida del Giocatore contiene tutto ciò che i giocatori e il Master devono sapere per generare un personaggio, apprendere le regole che governano il gioco e immergersi nella sua peculiare e affascinante ambientazione. Tuttavia, per godere appieno del gioco, il Maestro di Cerimonie non potrà esimersi dall’acquistare anche il manuale a lui dedicato, la cui uscita è prevista per settembre 2022, che conterrà tutta la conoscenza necessaria per portare avanti nel modo migliore una campagna a City of Mist.

City of Mist: Guida del Giocatore, l’ambientazione, tra mondo sensibile e Iperuranio

È arduo assimilare City of Mist a un genere in particolare, è più corretto affermare che il suo tema sia una commistione di diversi generi, dall’urban fantasy al noir, dal supereroistico all’ investigativo. Di conseguenza, non vi è un modo univoco per approcciarlo: ogni gruppo di giocatori potrà interpretarlo nel modo che preferisce e che è più attinente alle proprie corde.

In City of Mist: Guida del Giocatore, si verrà a conoscenza che ciò che le persone comuni vedono e vivono tutti i giorni non è la vera realtà, poiché la Nebbia avvolge ogni cosa. Ma non è una nebbia naturale e non è visibile. Si tratta di un’essenza metafisica, una sorta di Velo di Maya di schopenhaueriana memoria che avvolge la realtà e mantiene le persone dormienti rispetto alla realtà nella quale vivono.

La Nebbia nasconde la reale natura di ciò che le circonda e distrae la loro attenzione quando sta per manifestarsi qualcosa di straordinario. La Nebbia altera i sensi e fornisce spiegazioni razionali a fenomeni inspiegabili. Soprattutto, la Nebbia fa dimenticare nel caso si sia assistito a qualcosa fuori dell’ordinario.

A volte capita, però, che un evento traumatico o uno shock improvviso squarci per un istante questa nebbia e che una persona, per un momento, veda la realtà per quella che è. Ma soprattutto capita che questa persona si risvegli.

Mr. Sandman, bring me a dream…

Da quanto enunciato finora, è facile evincere come l’ambientazione, davvero evocativa e interessante sotto molteplici aspetti, sia uno dei punti forti di City of Mist. Essa, infatti, permette una pletora di diversi temi di gioco, dai più “leggeri”, come ad esempio un supereroistico nudo e crudo dove i poteri la fanno da padrone, a qualcosa di più ragionato come un investigativo supereroistico in stile Jessica Jones.

Molte altre sfumature sono possibili, ma a nostro avviso, il titolo rende il meglio di sé andando a giocare su quelle atmosfere e quei temi a cui l’ambientazione strizza l’occhio: quelle ravvisabili nelle opere dello scrittore britannico Neil Gaiman.

Leggendo il manuale, infatti, risulterà chiaro fin da subito come romanzi quali Neverwhere e American Gods o il fumetto The Sandman (DC Vertigo) – tutte opere di Gaiman – siano stati importanti fonti di ispirazione per la realizzazione di questo gioco di ruolo. Gli appassionati di questo fenomenale scrittore britannico non potranno che apprezzare l’ambientazione di City of Mist.

City of Mist: Guida del Giocatore, i personaggi

I giocatori di City of Mist interpretano un Prescelto, cioè uno di questi risvegliati, una persona comune che, all'improvviso, scopre di possedere dei poteri soprannaturali. Ma queste doti eccezionali non sono innate nei personaggi, bensì si tratta di capacità straordinarie concesse da altre entità metafisiche che si legano, come un simbionte, al corpo ospite che meglio ne incarna la natura. Sì, poiché queste entità, o Mythos come vengono chiamate nel gioco, altro non sono che le idee, come direbbe Platone, di personaggi od oggetti leggendari, mitici o talmente popolari da essere diventati mainstream.

Un Prescelto, quindi, potrebbe essere posseduto dal Mythos del dio Zeus (che, ad esempio, potrebbe concedere al personaggio il potere di scagliare fulmini, dominare le persone col proprio charme ed essere forte come un toro) come da quello di Durlindana (la spada di Orlando, paladino del ciclo carolingio), dal Mythos di Alice nel Paese delle Meraviglie o persino da quello di Batman o Pikachu, per portare l’esempio all'estremo.

Ma cos'è la Nebbia? Cosa sono questi Mythos? Perché sembrano essere in conflitto tra loro? Nessuno lo sa e nel manuale non viene detto. Il tutto viene lasciato alla fantasia del Maestro Cerimoniere e dei giocatori. L’unica cosa che si sa è che la Nebbia vuole mantenere tutto in uno stato di calma e normalità, mentre i Mythos vogliono rivelarsi e agire secondo la propria indole e raccontare la propria storia.

A fare da cornice a tutto ciò, c’è la Città. Una metropoli reale o fittizia, secondo il gusto del gruppo di gioco, viva e pulsante e dalle forti tinte noir, anch'essa soggetta al potere della Nebbia. I Mythos, infatti, non si legano solo con gli esseri umani, ma possono farlo anche con luoghi e oggetti. Così, una mazza da baseball potrebbe in realtà essere la spada Excalibur, mentre quello che agli occhi di tutti sembra una normale acciaieria potrebbe in realtà essere l’antro di Efesto o, perché no, una delle fucine di Mordor.

I personaggi, inoltre, saranno stretti in una morsa tra la propria vita normale – o Logos – e la propria componente mitica. Se rifiutano o trascurano troppo a lungo il proprio Mythos, concentrandosi maggiormente sulla propria quotidianità, su affetti, lavoro e famiglia, questi comincerà a perdere il proprio potere fino addirittura a quietarsi nuovamente e far tornare dormiente il personaggio. Al contrario, se indulgono troppo nella propria componente mistica, trascurando di conseguenza il proprio Logos, i personaggi si allontaneranno sempre di più dalla propria umanità, fino a perderla del tutto e diventare l’Avatar (ovvero la personificazione) del Mythos che li possiede.

City of Mist: Guida del Giocatore, il sistema di gioco

Come abbiamo accennato in apertura, il motore di gioco che muove City of Mist è mutuato dal sistema Powered by Apocalypse, che predilige un modo di giocare improntato alla narrazione condivisa e che limita al massimo i tiri di dado, a cui si aggiungono alcune meccaniche riconducibili a un altro sistema indie: Fate.

I personaggi, infatti, non hanno a disposizione una serie di abilità su cui dover tirare, bensì sono delineati da una serie di quattro Temi che ne esprimono punti di forza e di debolezza.

Questi Temi, ideati in fase di creazione del personaggio grazie a una serie di domande a cui il giocatore deve rispondere, tenendo in considerazione il concetto di Prescelto che vuole giocare, possono essere sia Logos, e quindi relativi alla vita di tutti i giorni del personaggio, sia Mythos, e quindi inerenti al suo aspetto leggendario.

Con quattro Temi Logos, il personaggio sarà un dormiente e non avrà alcun potere, mentre con quattro Temi Mythos questi sarà un Avatar e quindi non avrà più nulla di umano. Tutte le combinazioni di Temi tra questi due estremi saranno quelle a disposizione dei personaggi, a seconda del livello di potere scelto per la campagna in corso.

Ma per ben rappresentare il continuo conflitto tra vita e leggenda all'interno del Prescelto, durante lo svolgimento del gioco potrà capitare di perdere un Tema Logos, che verrà rimpiazzato da uno Mythos, a indicare un maggiore coinvolgimento del personaggio verso il suo lato mitico, o viceversa perdere un Tema Mythos in funzione di un nuovo tema Logos, a indicare un momentaneo maggior attaccamento alle cose di tutti i giorni.

Ogni Tema, poi è a sua volta definito da quattro Attributi, di cui tre sono punti di forza, mentre uno è una debolezza. Per dare un’idea, riprendendo l’esempio di prima del Mythos di Zeus, un suo Tema Mythos potrebbe essere: “Padre degli dei” e questi i suoi quattro Attributi:

  • Signore del cielo e del tuono (scagliare i fulmini)
  • Fascino irresistibile (charme)
  • Forte come un toro (forza sovrumana)
  • Vanaglorioso (debolezza)

Inoltre, ogni Tema, avrà anche un Mistero (in caso si tratti di un tema Mythos) o una Identità (per un tema Logos). Il Mistero è una domanda relativa al proprio Tema a cui il Prescelto cerca di dare una risposta, l’Identità, invece, è un’affermazione relativa al Tema a cui il personaggio si aggrappa per mantenersi umano.

Durante il gioco, cercare di rispondere al Mistero o aggrapparsi all’Identità contribuirà a rendere più forte il Tema a cui sono legati.

Una narrazione un po’ macchinosa

Come dicevamo poc'anzi, il sistema di gioco presentato in City of Mist: Guida del Giocatore prevede un approccio orientato alla narrazione, soprattutto condivisa tra Master e giocatori, e vuole ridurre al minimo i tempi morti e le interruzioni dovute al lancio dei dadi.

Quando un Prescelto deve portare a termine un’azione che ha narrato, quindi, il master gli chiederà di attivare una specifica Mossa. Di base ne esistono otto e vanno a ricoprire un po’ tutte le situazioni in cui un personaggio si viene a trovare.

Per vedere se l’azione va o meno a buon fine, il Prescelto dovrà tirare 2D6 e sommare al risultato un punto per ogni Attributo di forza che a suo avviso potrebbe aiutarlo a portare a termine il compito. Nel caso un Attributo di debolezza potesse in qualche modo interferire con l’azione in corso, il master o un altro giocatore avranno la facoltà di farlo entrare in gioco, assegnando un punto negativo che andrà sottratto al risultato.

Qualora il risultato del tiro, modificato da tutti i fattori che sono entrati in gioco, dovesse essere dieci o più, si avrà un successo massimo dell’azione; con un risultato compreso tra sette e nove si otterrà invece un successo minimo che potrebbe comportare anche alcuni risvolti negativi, mentre con un risultato di sei o meno, si avrà a che fare con un fallimento.

Oltre ai modificatori dati dagli Attributi di forza e debolezza, ne possono entrare in gioco altri, dovuti a Mosse precedenti dei giocatori o da degli Stati (positivi o negativi), assegnati dal master per mezzo di alcune schede Tag.

Tutto ciò, però, purtroppo porta paradossalmente a un considerevole rallentamento dei tempi di gioco e spezza non poco proprio quella narrazione che, in giochi come questi, dovrebbe essere invece fluida e serrata.

Dal punto di vista editoriale

Editorialmente parlando, City of Mist: Guida del Giocatore è un’opera davvero degna di nota. Sebbene di grandezza inferiore rispetto al manuale base precedente, ci troviamo comunque di fronte a un tomo di trecentoquattro pagine, con copertina rigida e rilegato in modo magistrale. Maneggiandolo, infatti, non si ha alcuna sensazione di fragilità, le pagine non rischiano di staccarsi e la rilegatura di saltare. A voler essere pignoli, tuttavia, si sente la mancanza di almeno un paio di nastri segnalibro in raso che avrebbero aiutato non poco i Master a ritrovare rapidamente quelle parti per loro più utili o interessanti.

Dal punto di vista grafico, City of Mist: Guida del Giocatore è una gioia per gli occhi. Il manuale, infatti, è impreziosito da bellissime illustrazioni in stile fumettistico e da vere e proprie pagine a fumetti che contribuiscono a dare un’idea dei toni e dell’ambientazione del gioco. Anche l’impaginazione del testo è degna di nota. Riquadri, trafiletti e stralci di testo evidenziato in vari colori aiutano molto a catturare l’attenzione e destreggiarsi tra i fiumi di paragrafi, a volte un po’ confusionari.

Il testo, infatti, a volte è un po’ dispersivo e ogni tanto sembra dilungarsi fin troppo. Le informazioni non sono sempre restituite in modo chiarissimo e può capitare che la spiegazione di un concetto si interrompa, per saltare a un altro argomento, per poi essere ripresa a qualche capitolo di distanza.

Una delle cose più importanti da far notare è che questa nuova edizione è andata a correggere alcune scelte di localizzazione che avevano fatto storcere il naso agli appassionati del sistema Powered by the Apocalypse poiché, a loro avviso, stravolgevano il concetto alla base del motore di gioco. Restiamo comunque un po’ perplessi davanti alla scelta di mantenere la traduzione del termine riferito ai personaggi di “Rift” in inglese (fenditura, crepa, incrinatura) in “Prescelti” in italiano, facendo in parte venir meno l'aspetto di squarcio nel velo di Nebbia e conseguente risveglio, alla base dell’ambientazione e banalizzando un po' il tutto con un termine, "prescelto", a nostro avviso ormai abusato.

Conclusioni

Alla luce di quanto abbiamo esposto, City of Mist: Guida del Giocatore è la prima parte di un gioco di ruolo che risulta essere indubbiamente estremamente interessante ma che di certo non riscuoterà apprezzamento da parte di tutte le tipologie di giocatore. L’ambientazione è davvero affascinante e presenta alcune idee sicuramente notevoli e degne di plauso, come il dualismo conflittuale di Logos e Mythos.

Per le sue caratteristiche a livello di sistema di gioco, però, è un prodotto che si rivolge prettamente a Master e giocatori di una certa esperienza e potrebbe spaventare i neofiti nel mondo del GdR. Anche tra i più navigati, tuttavia, non è per tutti. Il forte accento posto sulla narrazione condivisa “a tutti i costi”, infatti, necessita di una certa predisposizione da parte dei giocatori a voler intervenire attivamente sulla storia (in modo comunque abbastanza marginale, una volta che questa è avviata), piuttosto che a farsi trasportare da essa e scoprire i colpi di scena che riserva.

L’alto livello editoriale di City of Mist: Guida del Giocatore, in ogni caso, lo rendono un prodotto che potrebbe interessare anche i "semplici" collezionisti di manuali: indubbiamente, questo bellissimo tomo sarebbe un pezzo di pregio su qualsiasi libreria.

Un gioco rivolto a…

Sicuramente apprezzato da quei giocatori che già sono appassionati di prodotti PBTA, City of Mist: Guida del Giocatore, a nostro avviso, non riuscirà a far cambiare idea a chi non apprezza questo genere di giochi, sebbene sia meritevole almeno di una lettura completa e, perché no, di una prova di gioco, per poterne comunque apprezzare le affascinanti idee messe in campo. Intrigante, una gioia per gli occhi ma non per tutti. Ne consigliamo comunque una prova.