Tutti ricordiamo i nostri anni scolastici. Non sempre è stata una felice parentesi nella crescita e formazione, ma sicuramente in molti abbiamo vissuto un certo cameratismo con i compagni di classe e battaglie contro professori tirannici. A posteriori possiamo sorridere per l'ingenuità di quei momenti, ma queste piccole avventure erano parte fondamentale della nostra quotidianità.
"Perché allora non farci una serie Tv?" si sarà domandato Dan Harmon, uno sceneggiatore che ricorda con affetto il college a cui si iscrisse per conquistare una ragazza. Senza volerlo Harmon si trovò in un gruppo di studio molto eterogeneo, che gli insegnò il valore dell'amicizia e dei legami che si possono creare fra gli individui, al di là della razza, età ed esperienze di vita. Nasce da quelle vicende Community, una comedy che rinuncia al realismo e lo sostituisce con situazioni bizzarre e inverosimili, supportate da un fantastico cast di attori-improvvisatori.
Jeff Winger (Joel McHale) è un avvocato e truffatore, la cui fantastica carriera giuridica si reggeva in piedi solo grazie alla sua efficace oratoria, talmente efficace che ci son voluti 15 anni perché l'ordine lo cacciasse dopo aver scoperto la sua falsa laurea. Per tornare a fare il suo lavoro, Jeff deve frequentare dei corsi al Greendale Community College, considerato il peggiore college in tutti gli Stati Uniti. Nel tentativo di conquistare Britta (Gillian Jacobs), l'ex avvocato si unisce a un gruppo di studio di persone completamente agli antipodi fra loro. L'anno scolastico procede, i legami di gruppo diventano più forti e la scuola diventa il palcoscenico per le situazioni più assurde e divertenti.
Per funzionare le commedie possono sostanzialmente seguire due vie. La prima consiste nel rimanere ancorate a situazioni ordinarie e quotidiane, spesso adottando lo stile delle sitcom (situation comedy), con la macchina da presa fissa che riprende l'azione in pochi, ricorrenti set. In questo genere di comicità sono presenti le tanto criticate risate finte, un metodo sonoro spesso accusato di indurre forzatamente la risata nello spettatore piuttosto che suscitarla. Esempi famosi di questo sottogenere sono How I Met Your Mother o The Big Bang Theory.
L'altro metodo, che preferisco, usa in maniera intelligente tutte le carte di cui il cinema dispone. A far ridere non sono solo le battute dette dai personaggi, ma anche la costruzione registica della scena, che spesso diverte innestando in una situazione parodistica i movimenti di camera tipici di altri generi cinematografici. Gli appassionati l'hanno definita visual comedy, e Community appartiene di diritto a questa categoria, insieme a Silicon Valley e, per certi versi, Louie.
Harmon è sicuramente un nerd incallito, quel tipo di nerd capace di raccontarti l'intera saga di Star Wars o di spiegarti a memoria tutte le regole di Dungeons & Dragons. Tramite il suo alter ego nello show, il lunatico Abed (Danny Pudi), l'autore si è creato un campo giochi personale, dove poter citare, parodiare e omaggiare i cult del cinema e della cultura geek. Il personaggio, una vera novità del genere, rompe spesso e volentieri la quarta parete, commentando in diretta e analizzando la struttura dello show.
La scrittura di Harmon e del suo team risulta fresca e innovativa, e crea situazioni sempre strampalate ma non per questo superficiali. L'unico problema è il ritmo: le puntate migliori risultano quelle più giocose e citazionistiche, ad esempio quando i personaggi prendono troppo sul serio semplici partite di paintball o lunghe sessioni di gioco di ruolo, ma vi sono anche puntate meno frizzanti, con storyline nella norma e più tranquille. Questi alti e bassi non tolgono valore allo show, che resta una vera perla nel panorama televisivo. La mia puntata preferita è Remedial Chaos Theory, dove la teoria del caos e degli universi paralleli è applicata a una normalissima partita a dadi e la trasforma in un esilarante disastro.
Come per tutte le comedy, il mio consiglio è di vedere Community in lingua originale, in modo da apprezzare e cogliere al meglio i giochi di parole. Potete recuperare lo show sul canale Comedy Central di Sky o trovarlo nell'offerta di Mediaset su Italia 2.
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