Dal batsimbolo al Venom: tutte le curiosità su The Batman

Tutte le curiosità su The Batman con alcuni gustosi retroscena sugli interpreti che hanno ridato vita al Cavaliere Oscuro al cinema.

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a cura di Domenico Bottalico

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Con l'arrivo su tutte le principali piattaforme streaming in home premiere digitale del film e con la versione home video ormai prossima all'uscita (trovate tutti i dettagli in fondo all'articolo) ma soprattutto con l'uscita del preziosissimo libro The Art of The Batman abbiamo raccolto qualche curiosità su The Batman. Dalla creazione di Gotham City alla rivisitazione degli iconici personaggi fino a qualche gustosissimo retroscena sulla scelta degli interpreti che hanno ridato vita al mito del Cavaliere Oscuro.

Tutte le curiosità su The Batman

In The Batman compare il Joker?

Teoricamente no anche se nella scena post-crediti possiamo sentire la voce di un misterioso paziente dell'Arkham Asylum mentre dialoga con l'Enigmista. Il dialogo si conclude con una risata isterica. Qualche settimana dopo l'uscita del film, lo stesso regista Matt Reeves ha fugato ogni dubbio diffondendo una scena inedita in cui, seppur non chiaramente, compare il Joker. Si tratta di una nuova versione del personaggio così come interpretata da Barry Keoghan. L'attore è presente nel cast ufficiale del film come Stanley Merkel: si tratta del primo partner di James Gordon quando arriva a Gotham (introdotto da Frank Miller e David Mazzucchelli in Batman #405) nonché la prima vittima de L'Impiccato in Vittoria Oscura.

Eccovi la clip in alta definizione:

https://vimeo.com/691577505

Nella scena, Batman si rivolge al Joker sperando di poter avere dal criminale una pista per trovare un modo per arrestare l’Enigmista. La scelta di tagliare la scena sembra azzeccata, se non altro perché rivela molto delle motivazioni dietro il modus operandi dell'Enigmista stesso, mentre i più attenti hanno notato che Batman consegna un fascicolo al Joker salvo poi vederselo restituire senza una graffetta, arma più che sufficiente per una evasione.

La scena è chiaramente ispirata all’incontro tra Clarice Sterling e Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti. Per quanto riguarda l'interpretazione di Barry Keoghan invece il suo Joker è ispirato a quello di Lee Bermejo visto nel graphic novel Joker ed al Gwynplaine di Conrad Veidt ne L'uomo che Ride, pellicola del 1928 considerata una delle massime espressioni dell’impressionismo tedesco, e fonte d'ispirazione originale per Bob Kane e Bill Finger al momento della creazione del personaggio.

Reeves ha voluto precisare che sarebbe interessato a raccontare la visione della natura umana del Clown del Crimine:

Ovviamente, questo tizio ha una malattia congenita, come il Fantasma dell’Opera non può sorridere e anziché essere una storia simile a The Elephant Man, dove tutto il suo aspetto grottesco nasconde una bellezza interiore, questo sarà la base della sua visione nichilista del mondo, e lo porterà a sviluppare una concezione insidiosa della natura umana, da qui prende vita la sua psicologia e chi è realmente.

Parlando più approfonditamente del cammeo "sonoro" alla fine del film e della presenza di Joker, il regista ha poi articolato dicendo che non si tratta di uno di quegli easter-egg fatti per lanciare il prossimo film sullo stile del Marvel Cinematic Universe ma per far capire al pubblico che questa versione di Gotham esisteva già prima del film. Matt Reeves ha poi concluso il discorso dicendo che non ha idea se e quando rivedremo il personaggio.

Matt Reeves non voleva dirigere The Batman

Quando Ben Affleck venne scelto per interpretare Batman prima in Batman v Superman: Dawn of Justice e poi in Justice League, furono intavolati piani a lungo termine da parte di Warner Bros. che prevedevano fra l'altro un film stand alone che sarebbe stato co-scritto, diretto ed interpretato dallo stesso attore e che, a detta di quanto ufficiosamente trapelato, sarebbe stato influenzato dalla trilogia videoludica Arkham e avrebbe esplorato la morte di Robin con Deathstroke, interpretato da Joe Manganiello, nei panni del villain principale.

A quanto pare però ad un certo punto la regia del film fu proposta anche a Matt Reeves che ha parlato, in maniera anche piuttosto puntuale, della sceneggiatura del film con Ben Affleck mai realizzato:

Lessi la sceneggiatura che avevano in mano in quel momento ed era assolutamente valida, un ottima interpretazione del personaggio. Era completamente orientata all'azione ed era strettamente connessa al resto del DCEU con cammei di altri personaggi di altri film e di altri personaggi dei fumetti. Ma non appena la lessi capii subito che non era l'approccio che avrei utilizzato io e dissi: "Sentite, probabilmente non sono il regista che fa per voi". Poi spiegai cosa amavo del personaggio e che ci sono stati tanti film grandiosi sul personaggio ma se avessi dovuto farlo, l'avrei dovuto fare a modo mio di modo da capire cosa fare, come farlo, dove posizionare la camera, cosa dire agli attori e quale sarebbe stata la storia che volevamo raccontare. Quella versione, dissi, è assolutamente valida ed entusiasmante ma non è la mia. Era molto bondiana ma non fu qualcosa che cui sentii una connessione.

Matt Reeves è stato influenzato da un grande autore dei fumetti

In una intervista con EW, Matt Reeves  ha raccontato che, mentre svolgeva della ricerche sui fumetti del personaggio per iniziare la sceneggiatura di The Batman, ha scoperto che due delle sue principali fonti di ispirazione ovvero Batman: The Long Halloween e Batman: Dark Victory erano state create entrambe da Jeph Loeb, che era stato il suo insegnante al corso di sceneggiatura della University of Southern California.

Queste le parole del regista:

In un certo senso l'ho sentita come una responsabilità, perché quando frequentavo il suo corso ero molto determinato a diventare un regista. Fin da bambino, quando facevo cortometraggi, mi appassionavo alla storia che volevo raccontare e scrivevo anche la sceneggiatura, perché ho sempre creduto che per arrivare a fare il regista dovessi passare per la scrittura. Quando ero nel corso di sceneggiatura del signor Loeb, lui mi disse: 'Devi continuare a seguire questa strada, perché credo che tu abbia delle buone possibilità'. Quando ho iniziato a studiare la storia editoriale di Batman e ho scoperto che proprio lui aveva scritto i miei fumetti preferiti, ci sono rimasto di sasso. È stato fantastico.

Loeb ha scritto numerose storie sul Cavaliere Oscuro che hanno a loro volta dato vita a molti adattamenti DC. In particolare, Batman: The Long Halloween, che è stato adattato in due film d'animazione l'anno scorso, è stato fonte d'ispirazione per Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, soprattutto nella dinamica tra Batman, Harvey Dent e James Gordon. Allo stesso modo, Batman: Hush del 2002 è stato trasformato in un film d'animazione nel 2019 e incorporato in una missione secondaria per il videogioco Batman: Arkham City di Rocksteady Studio e il suo sequel, Batman: Arkham Knight.

Quanto dura The Batman?

Il film è il più lungo in assoluto dedicato al Cavaliere Oscuro mai realizzato: durerà infatti ben 2 ore e 55 minuti con 8 minuti di crediti finali. Durante un’intervista con il The New York Times, Matt Reeves ha difeso la durata di The Batman, motivando la sua scelta di questo racconto dilatato per dare risalto a ogni aspetto di questa prima avventura nel suo Bat-verse:

Una volta che avrete visto il film, credo che la durata smetterà di essere un problema. È immersivo, ti guida e ti tiene coinvolto. Gotham è sempre stata una metafora del nostro mondo, Gotham è la versione oscura. Ci sono stati momenti in cui, mentre gli eventi si svolgevano, stavamo assistendo da Londa e ci chiedevamo ‘O mio Dio, il nostro mondo è peggio di Gotham?’

Riguardo al rating del film, il regista ha spiegato che non è mai stata presa in considerazione l'ipotesi di realizzare un film vietato ai minori o Rated R. Reeves ha poi confermato che non esiste alcuna Director's Cut rated R e che ha scritto sin dall'inizio il film avendo in mente il rating PG-13:

Devo dire che mi hanno dato completa fiducia e libertà su tutto, ma c'è un aspetto su cui non hanno potuto transigere. Sin dall'inizio volevano che il film mantenesse il rating PG-13 perchè si trattava pur sempre di Batman e ci avevano investito molto. Sapevano il lavoro che avevo svolto con il Pianeta delle Scimmie e mi hanno sempre supportato. Sono riuscito a spingere al massimo i limiti del rating PG-13 e realizzare al tempo stesso un film noir e maturo.

Il budget del film infine ammonterebbe a solo di 100 milioni di dollari (esclusa la promozione) lo stesso del vituperato Batman Forever e di Shazam! e di poco superiore a quelli di Birds of Prey (80 milioni di dollari) e Joker (55 milioni di dollari). Negli ultimi anni i film DC hanno sostenuto grandi budget di produzione, con L’Uomo D’Acciaio, Wonder Woman 1984, Aquaman, Batman V Superman: Dawn of Justice e Justice League, che sono costati oltre 200 milioni di dollari.

Il batsimbolo è ricavato dalla pistola che ha ucciso i Wayne?

Una delle teorie più suggestive legate al film era quella sull'origine del batsimbolo del costume di Robert Pattinson. I fan infatti avevano teorizzato che il batsimbolo fosse ricavato dalla pistola che aveva ucciso i Wayne così come visto fra l'altro in una storia contenuta in Detective Comics #1000.

La teoria è stata però smentita dallo stesso regista Matt Reeves che in una intervista ha dichiarato:

Volevo qualcosa di pratico, ovviamente non si tratta di una pistola né di quella pistola in particolare anche se i fan ci hanno ricamato molto. Non volevo che fosse semplicemente un simbolo ma qualcosa di funzionale, tattico. Ed in effetti si tratta di un coltello Glauca B1, modificato affinché fosse incastonato nel corazza del petto e potesse essere usato realmente. In un paio di occasioni durante il film lo vediamo staccarlo e lanciarlo.

Batman utilizza il Venom alla fine del film?

Un'altra suggestiva teoria elaborata dai fan, questa volta dopo l'uscita del film, riguarda la fiala piena di un imprecisato liquido che Batman si inietta nella coscia nell'ultima atto della pellicola. Molti infatti hanno pensato al Venom, letale steroide usato da una delle grandi nemesi del Cavaliere Oscuro, Bane, e che la scelta di indugiare su quel particolare fosse in qualche modo un possibile indizio per il sequel rifacendosi così a Veleno, storia scritta da Denny O'Neil nel 1991 e apparsa su Legends of the Dark Knight.

Ancora una volta il preziosissimo libro The Art of The Batman smentisce la teoria, confermando che tutto l'equipaggiamento di Batman è studiato per avere un utilizzo pratico, e nello specifico la fiala in questione contiene della semplice epinefrina.

La Batmobile è un'auto reale?

Non completamente. Per creare la Batmobile è stato usato il pianale di una Dodge Charger del 1969 su cui è stato montato un motore Ford Triton V10 da 362 cavalli capace di raggiungere facilmente i 160 kilometri orari. Fra le altre componenti riconoscibili ci sono quelle di una Camaro e di una Stingray. Per il film sono state realizzati in tutto 4 veicoli di cui uno completamente elettrico motorizzato Tesla. 

La Batmobile è stato il primo "oggetto di scena" su cui si sono confrontati il regista Matt Reeves e il production designer James Chinlund. In un più di una intervista i due hanno confermato che l'idea alla base della nuova Batmobile era quella di avere un'auto vera, funzionante, devastante ma non un carro armato o un prototipo futuristico.

Nei film di Christopher Nolan la Batmobile era un carro armato, una idea brillante. Riflettendoci però ho pensato che se questo vigilante fosse un solitario e tutti i suoi gadget fossero auto-costruiti anche la sua auto doveva essere assemblata. È una macchina, una muscle car in cui si distinguono diverse parti di diverse auto che lui ha messo insieme.

A tal proposito nel romanzo prequel Before the Batman: An Original Movie Novel (inedito in Italia) viene rivelato che la macchina viene ritrovata proprio all'interno della Batcaverna. Il giovane e solitario Bruce inizia così un laborioso processo di restauro ed elaborazione ed inizialmente veniva per ricercare il brivido della velocità e addirittura per gare clandestine.

Questa devastante muscle car è ispirata a Christine - La Macchina Infernale di Stephen King e John Carpenter. A tal proposito, il regista ha detto:

La Batmobile deve apparire dall’ombra per intimidire, quindi l’ho pensata quasi come nel romanzo di Christine di Stephen King. Mi piaceva l’idea dell’auto stessa come una figura horror, che aveva un aspetto animalesco per spaventare davvero a morte le persone che Batman sta inseguendo.

Ancora curiosità sui veicoli:

  • Bruce Wayne arriva alla scena del funerale guidando una Corvette Stingray Split-window del 1963
  • Catwoman guida una muscle bike basata su una BMW R Nine T Cherry's Company Highway Fighter (realizzata da Kaichiroh Kurosu). La moto è facilmente identificabile dal motore boxer ben in vista
  • Bruce Wayne guida una rat bike basata su una Honda DOHC CB750 mentre Batman guida muscle bike basata su una Harley-Davidson FL Softail e su una Harley Davidson Fat Bob.
  • Nella scena dell'inseguimento in auto, il Pinguino guida una Maserati Quattroporte
  • Nella Batcaverna c'è una scena in cui è ben visibile un motore smontato: è un V8 Chevrolet.

Durante le riprese del film non è stato mai permesso a Robert Pattinson di guidare da solo la Batmobile. Questo perché il team degli stuntman, su suggerimento del regista, ha fatto provare la Batmobile all'attore che è letteralmente "sparito" per circa 25 minuti cercando di realizzare gli stunt che aveva imparato con auto "normali".

Interessante è anche la sonorizzazione della Batmobile. Il sound editor Will Files ha confermato che il ruggito del veicolo è l'insieme di diversi suoni fra cui il tappo di una bottiglia di vino che salta dopo essere stata stappata, il suono di due auto diverse ovvero una Bronco del 1972 e una Bronco del 1980, e un razzo. Il mix è stato creato affinché il ruggito non fosse accostabile a nessun veicolo commerciale o a nessun prototipo. Inoltre per registrarlo è stata usata una distorsione naturale ovvero è stato registrato con dei microfoni posizionati davanti ad un impianto PI che lo riproduceva. La stessa tecnica è stata usata per Jurassic Park e più recentemente per Godzilla.

The Batman avrà un sequel?

Il sequel di The Batman è stato confermato poche settimane fa durante il Cinemacon. Torneranno sia Matt Reeves alla regia che, ovviamente, Robert Pattison nel ruolo di Batmna/Bruce Wayne. Per ora non si conoscono altri dettagli sul film.

Ricordiamo che attualmente sono in lavorazione due miniserie per HBO Max ambientate nell'universo di The Batman. La prima è dedicata al Pinguino che vedrà il ritorno di Colin Farrell e sarà ispirata a Scarface e a Quei Bravi Ragazzi. Oz inizierà la sua scalata al vertice dopo gli eventi del film mentre verrà raccontata la sua backstory.

Mentre la seconda sarà ambientata nell'Arkham Asylum. Di quest'ultima non si conoscono dettagli se non che la serie ha preso il posto, dopo il riscontro avuto dalla scena con il Joker, di quella inizialmente prevista con protagonista il Gotham City Police Department.

Quali sono state le fonti di ispirazione di The Batman?

Matt Reeves ha citato 3 grandi classici polizieschi degli anni '70 come fonte di ispirazione per The Batman.

Il primo è Chinatown. Il film del 1974 in cui Jack Nicholson interpreta l'investigatore privato J. J. "Jake" Gittes che, nella Los Angeles del 1937, scopre una cospirazione supportata da una fitta rete di corruzione. Reeves ha citato soprattutto il taglio neo-noir del film come influenza per The Batman. Il secondo è The French Connection arrivato in Italia come Il Braccio Violento della Legge. Il film del 1971 con Gene Hackman in cui due investigatori della Narcotici di New York, Jimmy Doyle e Buddy Russo, dalla vita sregolata, solitaria e dai metodi assai violenti, sono in difficoltà con i propri superiori a causa del fallimento di alcune operazioni. Basandosi solo su vaghi indizi, seguono una pista che li porta a scoprire una grossa spedizione di droga proveniente da Marsiglia, gestita da un misterioso trafficante francese, Alain Charnier. Reeves ha citato la brutalità del film e il suo tono realistico e serrato come ispirazione per The Batman. Terzo ed ultimo è forse il film più famoso del lotto: Taxi Driver. La pellicola del 1976 con Robert De Niro nei panni del tassista/giustiziere Travis Bickle. Reeves ha citato il film perché è sostanzialmente la descrizione di un posto che penetra nella mente del protagonista così come accadrà a Bruce Wayne/Batman con Gotham.

Fra i fumetti che sono state fonti di ispirazione per il film, il regista ha citato due grandi classici ovvero Anno Uno, Il Lungo Halloween e a sorpresa anche Batman - Ego del compianto Darwyn Cooke.

Si tratta di una storia uscita nel 2000 fortemente influenzata da Batman - The Animated Series che scava profondamente nella psicologia di Bruce Wayne e della sua decisione di trasformarsi in Batman. Cooke tratta Bruce e Batman come due personaggi separati tant'è vero che il perno della storia è un loro lungo dialogo che lo stesso Cooke disse essere ispirato al film La mia cena con André, del 1981 diretto da Luis Malle in cui un regista e uno sceneggiatore conversano su come realizzare un film.

Riguardo al tono del film, Robert Pattinson ha paragonato il film al lungometraggio animato La Maschera del Fantasma:

Credo davvero che il tono di The Batman sia diverso da quello di tutti gli altri film, è fresco. Nei fumetti Batman è qualcuno di più instabile e leggendo fra le righe è facile rintracciare anche una certa tristezza. Nei film invece viene anteposto maggiormente il suo lato eroico. In The Batman facciamo l’opposto, abbiamo cercato di catturare il tumulto interno del personaggio. Secondo me l’unico esempio che si potrebbe fare è con il lungometraggio animato La Maschera del Fantasma. Quando lo vidi realizzai che essere Batman era una maledizione, un fardello. Ma l’hai deciso lui no? Invece non è così lui, Bruce Wayne, deve essere Batman, è stato scelto non il contrario. Credo che questo conflitto non sia mai stato esplorato nei film live action.

L’approccio di Matt Reeves a The Batman ha portato il regista anche a ragionare sulla presenza di una origin story del Pipistrello. Pur avendo realizzato una storia dedicata a un giovane Cavaliere Oscuro, Reeves voleva emanciparsi dalla tradizione del racconto della storia delle origini del personaggio:

Non ho mai voluto raccontare una storia delle origini. Sapevo di voler raccontare una storia che valorizzasse l’aspetto investigativo di Batman, perché non lo abbiamo visto ed è alla base della sua storia. Quado ho iniziato a pensarci, per me era importante la centralità di Batman…spesso, quando diventa Batman, Bruce non ha più importanza, come individuo. Puoi avere grandi nemici che entrano in scena, Batman arriva e li affronta. Io volevo realizzare una storia di Batman, in cui fosse ancora alle prime armi, in cui dovesse evolversi. Volevo realizzare una storia basta sull’indagine di questo preciso mistero che lo condurrà su un piano personale e lo colpirà duramente

L'attore ha poi voluto sottolineare quanto The Batman sia a tutti gli effetti una detective story e come questo si riconnetta alle radici del personaggio:

Quando ho incontrato Matt Reeves per la prima volta, mi disse che voleva realizzare un film che mettesse in primo piano le abilità di detective di Batman. Mi sembrò un approccio interessante ma solitamente quando i registi parlano di "noir" e "detective" alludono ad un certo tipo di fotografia o di atmosfera invece Matt ha basato tutto il film sulle abilità deduttive di Batman come in molte delle prime storie del personaggio. È qualcosa che nei fumetti in diverse forme e declinazioni è rimasto mentre nei film è sempre stato solo accennato.

Dove è stato girato The Batman?

Il film è stato per la maggior parte girato nel Regno Unito con alcune incursioni a Chicago, città già usata da Christopher Nolan. Ricordiamo che nei fumetti Gotham City è basata su New York. Matt Reeves ha sottolineato come nell’approcciarsi all’iconica iconografia dell’eroe per The Batman, lui ed il suo team hanno voluto mantenere un approccio il più possibile realistico. Mentre lo scenografo James Chinlund ha sottolineato come la scelta di girare nel nord del Regno Unito è stata dettata dalla combinazione di architettura gotica e vittoriana con le condizioni climatiche che hanno creato una atmosfera unica. 

Un esempio pratico è la Batcaverna che è ispirata alla ferrovia segreta sotterranea di New York rendendola così estremamente realistica e straordinaria.

L’idea alla base della nostra versione della Batcaverna è che a Gotham ci fossero queste famiglie importanti che avevano le loro carrozze private e che si muovessero dalle loro abitazioni al capolinea che è alla base della Wayne Tower.

Chinlund ha rivelato fra le altre location che il cimitero di Gotham è in realtà quello di Glasgow, che la Centrale della Polizia di Gotham City è in realtà il Liver Building di Liverpool così come la scena del funerale è stata girata all'esterno della St. George’s Hall sempre a Liverpool. Piccola curiosità invece riguardo l'Iceberg Lounge: esiste davvero un locale a Londra con questo nome ma quello visto nel film in realtà è il Printworks, noto club creato all'interno di una antica tipografia.

Sempre dal libro The Art of The Batman apprendiamo che il film è stato girato implementando la così detta Stagecraft o Volume LED Technology. Questa tecnologia, brevettata per The Mandalorian, permette di visualizzare, attraverso l'uso di realtà virtuale e di gigantesci green screen, un girato in cui è possibile simulare parte degli effetti pratici e visivi. Questo ovviamente agevole il lavoro del regista e del direttore della fotografia che possono "provare" una scena dal vivo senza l'ausilio dei classici storyboard. La tecnologia inoltre ha permesso che il film continuasse la lavorazione anche durante i due mesi di stop forzato dovuto alla pandemia di Covid-19.

Perché The Batman è così "sfocato"?

Una delle peculiarità visive di The Batman è senz'altro la sua "sfocatura". Si tratta di una scelta consapevole del direttore della fotografia, nominato all’Oscar, Greig Fraser. Per ottenere questo effetto, tecnicamente definito bokeh, sono state usate delle lenti anamorfiche Arri Alexa LF. L'effetto, semplificando, è quella tecnica che permette di ottenere un effetto "sfocato" delle parti non in primo piano dell'immagine.

La fotografia così ottenuta richiama ancora una volta certe pellicole anni '70, anche in termini di grading, mentre le inquadrature agevolano il processo in questione enfatizzando molto forme e ombre. In questo senso, Matt Reeves ha detto di essersi molto ispirato ai thriller di Alfred Hitchcock. Per esempio la scena d'apertura è ispirata a La Finestra sul Cortile: l'idea è quella di rendere il punto di vista dello spettatore, lo stesso del personaggio (in questo caso l'Enigmista che spia il sindaco) in una sorta di voyeurismo che viene ripetuto in altre occasioni durante il film.

La colonna sonora di The Batman e l'influenza dei Nirvana

La colonna sonora di The Batman è stata composta da Michael Giacchino. Curiosamente il tema principale è nato casualmente: il compositore, cercando la giusta ispirazione, iniziò a suonare le quattro note che costituiscono l'ossatura del tema stesso. Sempre riguarda al tema, questo è stato curiosamente composto non solo prima dell'inizio delle riprese ma addirittura prima che fosse scelto il nuovo Batman. Matt Reeves ha infatti rivelato che la prima volta che ha sentito il brano era in auto e stava andando agli studios per il test screening di Robert Pattinson. Una prima versione grezza fu inviata al regista con il titolo di Multo Mysterioso: Reeves dice di averlo sentito per la prima volta in auto la sera prima del test screening di Robert Pattinson. Questa versione è stata usata sul set, live durante le riprese.

Oltre alle composizioni di Michael Giacchino, The Batman è stato presentato con un altro brano di gusto completamente diverso. Something in the Way dei Nirvana. Il brano porta ovviamente la firma del compianto frontman della band ovvero Kurt Cobain e fu scritto nel 1991. Come sempre il testo della canzone è autobiografico e parla del momento in cui Cobain lasciò la scuola superiore e, rifiutandosi di trovare un lavoro, venne cacciato di casa. Nella canzone si parla di "vivere sotto un ponte" anche se il bassista della band, Krist Novoselic, e la sorella di Cobain, Kim, hanno sempre smentito che Kurt abbia mai vissuto come senza-tetto.

Il mistero intorno al brano permane comunque: il testo era stato scritto da Cobain con una bomboletta spray sotto il ponte di Young Street ad Aberdeen, nell'aprile del 1984, successivamente cancellato. Il produttore Butch Vig dovette più volte chiedere a Cobain di cantare più forte durante le registrazioni ma Kurt si rifiutò più volte di farlo costringere l'ingegnere del suono ad alzare al massimo il livello del microfono. Il testo è oscuro parla ovviamente di cercare cibo, acqua e riparo. Ma anche di animali che spuntano dalle crepe dei muri e che diventano animali di compagnia. Il titolo della canzone significa letteralmente "qualcosa tra le scatole" e indica il difficile rapporto che aveva Kurt con la propria famiglia. Infatti proprio Kurt sarebbe quel "qualcosa" tra le scatole.

Reeves ha confermato di aver ascoltato moltissimo i Nirvana durante la stesura della sceneggiatura di The Batman e che Seattle e Kurt Cobain sono stati in qualche modo fonte di ispirazione per Gotham City e Bruce Wayne/Batman.

Curiosamente proprio Giacchino ha anche confermato che non era a conoscenza della scelta di includere il brano dei Nirvana nella colonna sonora. Quello che è affascinante constatare però è che il tema e il brano dei Nirvana hanno un incedere molto simile, quasi complementare.

The Batman: Robert Pattinson e il ruolo

Robert Pattinson interpreta il miliardario Bruce Wayne alter-ego di Batman, il vigilante di Gotham City. L'attore ha parlato di vari aspetti del personaggio e della sua interpretazione, molto pregnanti sono quelli sulla dualità di Bruce Wayne e Batman:

Nelle prime storie a fumetti c’è qualcosa che mi ha affascinato. In questi primi retelling delle origini, Bruce è seduto nel salone di Villa Wayne e un pipistrello rompe una finestra e lui ha una epifania: “Sì, sarò in pipistrello”. Non ha senso eppure da questo episodi si è costruita una mitologia in cui Bruce partiva per allenarsi per poi tornare a Gotham in perfetta forma fisica e mentale riuscendo a separare Bruce da Batman – la figura pubblica dal vigilante sono scisse e lui riesce a controllarle più facilmente. In The Batman questa linea è meno marcata e Bruce si sta disintegrando.

Alcune curiosità sul suo casting e sulla sua interpretazione:

  • Matt Reeves ha scritto il suo Batman con già in mente Robert Pattison. La scelta sull'attore è ricaduta dopo averlo visto in Good Time diretto da Josh e Benny Safdie.
  • Per la sua audizione, Pattinson ha indossato il costume di Batman Forever ovvero uno di quelli indossati da Val Kilmer
  • Impegnato nelle riprese di Tenet, Pattinson ha mentito al regista Christopher Nolan per poter sostenere la sua audizione. Il regista pare però avesse intuito il tutto e ha mantenuto il segreto insieme all'attore
  • Durante le riprese è stato chiesto a Pattinson di modificare più volte la sua voce, l'attore infatti tendeva a "sussurrare" le sue battute. La laboriosa ricerca della voce era dettata dalla volontà di allontanarsi sia da quanto fatto da Christian Bale sia da quanto fatto da Ben Affleck
  • Nella prima scena in cui compare Batman, quella dei teppisti alla fermata della metro, fra di loro c'è anche Jay Licurgo. Il giovane attore interpreta Tim Drake (il terzo Robin) nella serie TV Titans

The Batman: il nuovo costume e il nuovo look

Il nuovo costume sfoggiato creato per The Batman è ispirato ad equipaggiamenti militari reali. Partendo da quelli usati nella guerra del Vietnam fino a componenti più recenti, l'idea alla base del costume, ha spiegato il costumista Dylan Clark, è, ancora una volta, che Bruce Wayne potesse crearsi il costume autonomamente. Il costumista ha rivelato che l'unico aspetto su cui si è lavorato dall'inizio era la possibilità di poter far girare il collo a Pattinson.

  • la parte principale del costume, il torso, è costituita da un giubbetto anti-proiettile usato dalla fanteria d'assalto
  • esteticamente il costume è ispirato a quello disegnato da Lee Bermejo in Batman: Dannato
  • la versione volante del costume (quella che vediamo durante la fuga di Batman dalla centrale di polizia) è ispirata invece ad una tuta per il lancio da alta quota dell'esercito russo
  • i dardi sugli avambracci sono effetti dardi da lancio
  • le tasche nella cintura sono reali e ispirate ai cinturoni degli ufficiali di polizia e all'equipaggiamento tattico della fanteria
  • Robert Pattinson durante le riprese ci ha anche "nascosto" la sua sigaretta elettronica

Uno degli aspetti più discussi del nuovo look di Batman è stato senz'altro quello dell'eyeliner. L'eyeliner sbavato dà l'impressione che Bruce stia veramente evocando un personaggio quando si infila il cappuccio e il mantello, ha detto Matt Reeves.

Pattinson ha dichiarato che si tratta di un look audace che si collega al lato drammatico di Batman:

Non puoi indossare un cappuccio e non indossare quello. Tutti i Batman lo indossano. Mi piaceva l'idea di togliermi la maschera e sotto c'è il sudore e il gocciolamento e tutta la teatralità di diventare questo personaggio.

The Batman: l'Enigmista

Paul Dano interpreta l'Enigmista, il villain principale del film. Matt Reeves è stato preciso nel descrivere l’influenza del nuovo ed inedito Enigmista modellato sul Killer dello Zodiaco:

Sta uccidendo a Gotham e sta uccidendo persone importanti. È una escalation e dopo ogni omicidio rivela particolari scabrosi e segreti di queste persone che le mettono sotto un’altra luce e cambiando prospettiva si inizia a delineare una connessione distorta. In questo senso Gordon e Batman sono dei novelli Woorward e Bernstein: cercano di mettere insieme questi pezzi, fare chiarezza in una classica detective story.

Alcune curiosità sulla scelta di Paul Dano e sull'Enigmista:

  • Matt Reeves ha riscritto il classico villain batmaniano avendo specificatamente in mente l'attore
  • all'interno della sua maschera è stato posizionato un microfono per riprendere "più da vicino" non solo le battute ma anche il respiro laborioso che, andando a suturare i volumi, ha aggiunto un particolare senso di inquietudine
  • a proposito della maschera: si tratta di una maschera tattica invernale dell'esercito americano. È stata scelta dall'attore stesso fra diverse tipologie tutte recuperate su ebay dalla costume designer Jacqueline Durran. Anche il resto del costume dell'Enigmista è costituito da equipaggiamento in surplus dell'esercito americano e tedesco
  • Dano ha provato un centinaio di paia di occhiali fino a quando non ha scelto il modello più adatto
  • l'attore ha voluto realizzare circa 200 take della scena in cui chiama Batman al telefono questo perché si trovava in una stanza insonorizzata in cui non riusciva a trovare il giusto tono per le sue battute
  • la scena della sua, quella in cui lo vediamo senza maschera per la prima volta, è ispirata al famoso dipinto Nighthawks di Edward Hopper. Lo stesso dipinto fu usato da Ridley Scott come ispirazione per la fotografia e il mood generale del suo Blade Runner

Intervistato ai microfoni di Entertainment Weekly, l'attore ha spiegato di aver avuto molte difficoltà nello scrollarsi di dosso il fardello del personaggio. Queste le sue parole:

Senza dubbio uno dei ruoli più provanti della mia carriera. Ci sono state alcune notti in cui non riuscivo a prendere sonno perchè avevo difficoltà a uscire dai panni di quel personaggio. C'è una sequenza con Gil Colson, interpretato da Peter Sarsgaard, molto intensa. Devi essere pronto ad affrontare robe del genere, incanalare la giusta energia e poi uscite dal personaggio.

Nel romanzo, inedito in Italia, Before The Batman viene svelato che il vero nome dell'Enigmista è Edward Nashton e che è stato un compagno di studi di Bruce Wayne. Nel romanzo vengono raccontati nel dettaglio gli anni formativi di Edward assieme a un giovane Bruce Wayne. Bullizzato e deriso per i suoi interessi verso il mondo dei puzzle, Edward inizia a covare frustrazione e risentimento nei confronti di Bruce e della sua ricchezza ereditata dai genitori.

Visto l'ottimo riscontro di critica e pubblico, DC ha annunciato Riddler: Year One, miniserie in sei numeri scritta dallo stesso Paul Dano, che racconterà l’inizio della carriera criminale del villain, disegnata da Stevan Subic.

Ecco come DC ha presentato la miniserie:

Per molti amanti dei fumetti e del cinema, l’interpretazione di Paul Dano nei panni dell’Enigmista in The Batman di Matt Reeves è senza dubbio una della più elettrizzanti e terrificanti incarnazioni mai viste in un film di Batman. Questo ottobre, i fan avranno l’occasione di apprendere di più sulle origini dell’Enigmista con The Riddler: Year One, una miniserie in sei numeri con cadenza bimestrale della collana DC Black Series, scritta dall’attore di The Batman Paul Dano, e disegnata dall’apprezzato artista europeo Stevan Subic, che farà così il suo esordio in DC Comics. Questa serie esplorerà il passato e mostrerà come il contabile Edward Nashton sia passato dall’esser un semplice signor nessuno di Gotham a nemesi di Batman, portandoli all’inevitabile scontro visto nel film.

The Batman: il Pinguino

Colin Farrell intepreta Oswald Cobblepot, meglio conosciuto nel sottobosco criminale di Gotham come Il Pinguino. Il personaggio è reimmaginato prendendo ispirazione da Fredo Corlone della saga Il Padrino (personaggio originariamente interpretato da John Cazale). Farell ha sottolineato come entrambi i personaggi siano insicuri e siano in una posizione di sudditanza nei confronti del mondo che li circonda:

Matt Reeves mi parlò di Fredo perché è un personaggio menomato dal senso di insicurezza causato dalla sua famiglia composta da uomini forti, intelligenti, capaci, violenti. Per questo motivo la tradisce, perché è un debole ma è anche un debole ed un emarginato. C'è questo stesso tipo di frattura alla base del Pinguino, da un lato l'ambizione e il desiderio di scalare le gerarchie del mondo criminale. Dove porterà questa scalata... mi piacerebbe esplorarlo in un secondo film, se mai dovesse esserci.

Alcune curiosità sulla trasformazione di Colin Farrell nel Pinguino:

  • non si tratta di una trasformazione digitale dell'attore ma di ben 4 ore sulla sedia del trucco
  • l'attore oltre a non essere stato riconosciuto più volte sul set, ha testato il make-up andando in uno Starbucks come Oz Cobblepot
  • gli studios non hanno permesso che il Pinguino fumasse, Farell ha provato a barattare l'iconica sigaretta con bocchino con un sigaro stile Al Capone ma gli studios sono stati inamovibili

The Batman: il resto del cast

Zoë Kravitz interpreta Selina Kyle, la ladra nota come Catwoman. L'attrice si è espressa così sul personaggio e sulla sua interpretazione:

Questa in un certo senso è anche la storia delle origini di Selina, è una storia che ci fa capire chi è, e credo che ci sia molto spazio di manovra per farla crescere e trasformarla in una femme fatale definitiva. Abbiamo osservato il comportamento di gatti e leoni durante i loro combattimenti e abbiamo cercato di impostare delle movenze credibili per una combattente della mia taglia. Batman è molto più grande e più forte di me. La mia abilità ovviamente non poteva essere la forza bruta, allora dovevo essere veloce e imprevedibile. Quindi abbiamo fatto parecchio lavoro in palestra per implementare diversi stili di arti marziali e mischiarli ad una sorta di danza ispirata ai movimenti dei felini.

Andy Serkis interpreta l'iconico maggiordomo tuttofare Alfred. Come notiamo nel corso del film si tratta di un Alfred diverso rispetto alle precedenti versioni del personaggio, meno paterno. Questo perché questo Alfred è ispirato a quello della trilogia di graphic novel Batman - Terra Uno di Geoff Johns e Gary Frank. Nel corso del film Alfred conferma di aver insegnato a combattere al giovane Bruce così come visto nei graphic novel inoltre Serkis conferma in The Art of The Batman il background militare del "maggiordomo" che è stato un agente dell'intelligence britannica e che si è ritrovato improvvisamente anche a fare da tutore al piccolo Bruce dopo l'omicidio dei Wayne.

Jeffrey Wright interpreta l'ufficiale del Gotham City Police Department, James Gordon. L'attore sarà il primo ad interpretare un Gordon di colore e a tal proposito ha detto:

Riflettendoci un attimo, Batman e i personaggi che operano a Gotham City sono fluidi ed in continua evoluzione. Sarebbe un disservizio per le storie raccontate, la loro valenza storica, e quelle che verranno raccontante in futuro rimanere ancorati ai dettami delle origini. Shakespeare scriveva i suoi personaggi femminili affinché venissero interpretati da giovani maschi adolescenti. Dovremmo quindi oggi nel 21° secolo rispettare ancora quella tradizione per il semplice fatto che all'epoca non era permesso alle donne di recitare? Sarebbe ridicolo. Inoltre Gordon è legato a diversi aspetti: alla città, alla polizia, a Batman, all'idea di giustizia e corruzione... sono tutte cose che non necessitano che lui sia bianco. Qualcuno, qualcuno di troppo a dir la verità, che ci ha riflettuto anche troppo su questa cosa mostrando le gravi mancanze del nostro paese [si riferisce agli Stati Uniti - NdA]. Alla sua prima apparizione, nel 1939, Gotham City era modellata secondo le città dell'epoca come New York e Chicago la cui popolazione era, per il 90%, costituita da persone bianche. All'epoca nelle forze di polizia c'erano pochissime persone che assomigliavano a me: è un fatto storico. Ma Batman e il suo mondo si è evoluto non solo nei fumetti ma anche nei film interpretando e la contemporaneità attraverso diversi autori. Pensare oggi una Gotham City di soli bianchi sarebbe idiota ed irrealistico, a cosa servirebbe?

Infine il piano criminale di Carmine Falcone, uno dei boss storici della malavita di Gotham interpretato da un grande John Turturro, è ispirato all'operato del controverso urbanista Robert Moses. 

The Batman: LEGO, merchandise e action figures

Come ogni pellicola dedicata al Cavaliere Oscuro che si rispetti anche The Batman è oggetto di numerose iniziative commerciali che vanno da una grande quantità di merchandise a tema alle action figures passando per set LEGO.

  • LEGO produrrà 3 set LEGO City ispirati al film mentre la nuova Batmobile godrà di un set LEGO Tehcnic, tutti i dettagli nel nostro articolo dedicato

The Batman in streaming e in home video

The Batman è disponibile per l'acquisto e il noleggio sulle principali piattaforme streaming dal 19 aprile. Recuperate il nostro articolo dedicato con tutti i link alle piattaforme su cui è possibile rivederlo.

The Batman sarà disponibile in home video a partire dal 19 maggio. Recuperate il nostro articolo con tutti i dettagli di tutte le edizioni home video disponibili e i link all'acquisto.