Darling in the Franxx: la recensione del primo energico volume

Darling in the Franxx di Kentaro Yabuki arriva finalmente in Italia grazie al puntuale lavoro di Star Comics.

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a cura di Giovanni Arestia

Darling in the Franxx arriva finalmente in Italia grazie al puntuale lavoro di Star Comics che da sempre si moltiplica i suoi sforzi per portare nel nostro Paese quante più opere possibili provenienti dal Sol Levante. In questo caso stiamo parlando di un prodotto che ha riscosso un grandissimo successo già nei primi mesi del 2018 quando arrivò l'anime e che già in Giappone si è concluso nel 2020 dopo 8 volumi. Il mangaka è l'abilissimo Kentaro Yabuki, già famoso per opere come Black Cat, che in questa occasione decide di addentrarsi nel vasto monto dei mecha in chiave ecchi e a tratti vagamente hentai. Scopriamone di più insieme con questa recensione del primo volume.

Darling in the Franxx: tra mecha e ragazzini in fase di crescita

Darling in the Franxx è una storia originale e moderna ambientata interamente in un futuro distopico dove la superficie terreste è totalmente rasa al suolo da catastrofi e mutamenti ambientali. Per tale ragione tutti gli uomini vivono all'interno di enormi città simili a delle fortezze semoventi denominate Plantation. Il male principale è rappresentato dagli Stridiosauri, delle strane creature che per varie ragioni attaccano tutte le città con lo scopo di sottometterle al loro potere. Per affrontare questi spaventosi nemici, un gruppo di scienziati ha ideato dei robot conosciuti appunto come Franxx che vengono pilotati da una coppia di Bambini. Tra questi facciamo la conoscenza di Hiro, un giovane candidato che tra i numerosi ragazzini che aspirano a divenire Parasite (questo il nome specifico dei piloti), risulta inidoneo subito dopo la sua prima prova di guida pratica. Questo evento lo butta nello sconforto più totale, diviso tra l'idea di abbandonare i propri compagni e il riprovare nuovamente la grande impresa della sua vita. Servirà a qualcosa l'incontro con una tanto enigmatica quanto sensuale fanciulla?

Il primo volume di Darling in the Franxx mostra immediatamente al grande pubblico la peculiarità del mangaka: la caratterizzazione dei personaggi. Ce ne sono veramente tanti, ma in questo caso a spiccare sono principalmente tre: Hiro, Zero Two e Ichigo. Hiro è, per l'appunto, il classico protagonista timido, insicuro e impacciato che non riesce a prendere autonomamente delle decisioni, ma che dimostra di avere grande altruismo e tanta forza d'animo per portare avanti il suo sogno. Come spesso accade nei manga del genere, rappresenta la perfetta figura del ragazzino in fase di maturazione e formazione caratteriale che tiene nascoste le sue vere qualità e capacità sia per inesperienza che per insicurezza.

Al contrario, invece, Ichigo è l'amica forte e sicura di sé del protagonista, colei che nutre dei sentimenti così forti nei confronti dell'amico che farebbe di tutto per lui pur di farlo diventare il vero uomo che merita di essere. La ragazza spicca per la sua grande intelligenza, ma anche per una non indifferente gelosia nei confronti di Zero Two, una ragazza denominata da tutti "l'ammazza partener" sia per il suo aspetto fisico alquanto peculiare che per una sorta di maledizione che porta ogni ragazzo che si trova a pilotare un Franxx insieme a lei a rimanere ferito o menomato. Al contempo è un personaggio molto ambiguo a metà tra l'autoritario e l'estremamente sensuale, insomma l'elemento perfetto per sprigionare tutta la forza di Hiro. I personaggi, quindi, sono ben delineati all'interno della storia e presentano degli archi personali davvero vasti con una sorprendente quantità di profondità.

Comparto narrativo e artistico

Per quanto riguarda, invece, la narrazione questa è lineare e anche stranamente affascinante. Quando si legge questa tipologia di manga, il più delle volte si pensa che la trama sia solo un elemento secondario di contorno alle numerose scene sensuali e di nudo, invece in Darling in the Franxx la storia è forte, curiosa e anche alquanto intelligente. L'opera è arricchita e impreziosita da un gran numero di misteri e di scene al cardiopalma che spingono il lettore a proseguire la sua lettura con un ritmo incalzante e mai monotono. Per rafforzare questo concetto e accentuare la natura fantascientifica, Yabuki ha deciso anche di inserire numerosi riferimenti ad altre importantissime opere giapponesi dello stesso genere, tra cui gli indimenticabili Mobile Suit Gundam e Neon Genesis Evangelion per quanto concerne sia l'ambientazione futuristica che la presenza dei giganteschi mecha.

Ciò che, tuttavia, rafforza maggiormente Darling in the Franxx è l'inaspettata presenza di innumerevoli metafore utili al lettore per navigare con la mente nei meandri di vari argomenti di una certa maturità lasciando allo stesso la capacità di potersi fare una propria idea in merito. Si va dai riferimenti all'amicizia e alla vita di coppia, al concetto di libertà e indipendenza personale, passando per altri argomenti più o meno secondari di altrettanta grande importanza. Come se non bastasse, come accade spesso nelle opere fantascientifiche con una natura parzialmente distopica, è presente anche una sorta di critica alla società moderna che viene descritta come una grande bolla dove i membri più facoltosi sono anche quelli più bramosi di potere e controllo sugli altri e su tutte le risorse del pianeta, qualsiasi esse siano.

Questo perfetto connubio tra caratterizzazione e narrazione si può osservare nel comparto artistico, con disegni per lo più ricchi di curve anche accentuate che ne esaltano la morbidezza e donano al lettore delle tavole gradevoli e per nulla seriose. I robot, invece, sono gli unici elementi meravigliosamente spigolosi proprio per distaccare l'umanità dalla tecnologia. Le ambientazioni sono dettagliate ed estremamente curate e, stranamente, le scene di nudo non sono quasi mai le prime cose che saltano all'occhio. Ovviamente sono presenti e sono parecchio sensuali, ma si inseriscono perfettamente nel contesto narrativo e non risultano mai troppo volgari o inopportune ed è difficile trovare un manga di questo genere con tali caratteristiche. Infine anche i dialoghi non sono mai demenziali o privi di senso, tendono sempre a un registro drammatico ed emozionale senza, però, risultare stucchevoli o fuori contesto.

Conclusioni

Nel complesso, Darling in the Franxx è facilmente categorizzabile come un ottimo manga da "prima di andare a dormire dopo una giornata pesante". La storia non è profonda, ma nemmeno banale o demenziale e coinvolge pienamente dall'inizio alla fine. Si tratta quindi di uno shounen accattivante anche grazie ai suoi disegni dettagliati, ricchi di spessore e di caratterizzazione dei personaggi. Consigliato a chi cerca una storia piena d’azione e di romanticismo.