David Harbour contro la recitazione metodologica: "è pericolosa"

David Harbour - Jim Hopper nella serie Netflix Stranger Things - si è espresso contro il metodo di recitazione usato da Daniel Day-Lewis.

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a cura di Rosanna Donato

David Harbour, interprete di Jim Hopper nella serie Netflix Stranger Things, si è espresso contro il metodo di recitazione utilizzato da Daniel Day-Lewis, descrivendolo come privo di senso e potenzialmente pericoloso. L’attore ne ha parlato durante un’intervista con GQ, nel corso della quale ha affermato di aver imparato a recitare "con il metodo classico americano" (quello di cui sopra), ma di averlo messo da parte in seguito a un evento. Per capire di cosa stiamo parlando, è bene dire che questo approccio si basa su una tecnica che richiede all'attore di rimanere nel personaggio anche tra una ripresa e l'altra e durante le pause da esse.

Perché David Harbour è contro il metodo di Daniel Day-Lewis?

Secondo cbr.com, il motivo per cui David Harbour ritiene questo stile di recitazione pericoloso è da attribuire a una sua esperienza passata, di quando da giovane ha recitato in un adattamento di Macbeth. Quest’ultimo ha affermato di aver pensato di uccidere un gatto per entrare in tutto e per tutto nei panni del suo personaggio, o ancora meglio per capire bene cosa comporta un omicidio. Un impulso, quest’ultimo, che non ha trovato riscontro nella realtà, ma lo ha portato a comprendere quanto sia dannoso questo metodo.

Queste le sue parole:

In realtà non l'ho fatto, ovviamente. Non solo la recitazione metodica è sciocca, ma è anche pericolosa e in realtà non è sinonimo di un buon lavoro finale.

Quando GQ ha menzionato il premio Oscar Daniel Day-Lewis, che segue appunto questo approccio recitativo, David Harbour non ha negato il talento del collega, ma ha ribadito la propria posizione sullo stile usato:

È un attore straordinario, ne sono affascinato, ma quando spiega il suo metodo di recitazione mi sembra si sentire una sciocchezza.

L'attore ha ammesso di non essere estraneo al fatto di dover compiere dei sacrifici per i ruoli da interpretare. Una dimostrazione ne è proprio Stranger Things (su Amazon trovate il gioco da tavolo): per tornare a calzare le vesti di Hopper nella quarta stagione ha dovuto fare una dieta importante, con la quale ha perso circa 35 chili. D'altronde, doveva entrare nella parte di un uomo affamato e sotto sforzo fisico rinchiuso in un carcere russo. Per questa trasformazione, Harbour ha detto di aver praticato il digiuno intermittente e il Pilates, ma ha anche dichiarato che probabilmente non lo farà mai più.