David Murphy 911: Make America great again

David Murphy 911 opera di Roberto Recchioni presenta un personaggio ed uno spaccato di America davvero interessante. Scopriamo inseme cosa contiene questo fumetto.

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a cura di Manuel Enrico

Entro in edicola, passo per l’ormai familiare zona dei fumetti, cerco a colpo sicuro i miei soliti acquisti, e poi l’occhio mi cade su una copertina in particolare. Pur sapendo che sarebbe arrivato nuovamente in distribuzione, rivedere David Murphy 911 è stato emozionante, non tanto per il ricordo del personaggio quanto per la copertina che ne annuncia il ritorno. Come tutti ben sanno "non si giudica un libro (o un fumetto) da questo specifico elemento", ma riuscire a stabilire quel primo contatto con il lettore nove volte su dieci significa aver ingaggiato un nuovo acquirente! Col sottoscritto, ha funzionato senza dubbio.

L’idea di vedere il protagonista giganteggiare su una bandiera americana stracciata, con delle rovine alle spalle (che hanno poi un senso all'interno della storia), affiancato dal motto ‘Make America great again’ (rendiamo nuovamente grande l’America) è stata una bella sferzata. Pensare all'utilizzo propagandistico utilizzato da Trump alle ultime elezioni americane è stato immediato, ma il secondo pensiero è stato per Will McAvoy.

McAvoy era il giornalista protagonista di Newsroom, una serie TV passata leggermente "sotto voce" fra pubblico e critica. Nel primo episodio, McAvoy, con il volto cinico di Jeff Daniels, rispondeva in modo sorprendete ad una studentessa che chiedeva ‘Cosa rende grande l’America?

https://youtu.be/tz5KHbQiAw8

Ma cosa c’entra questo riferimento ad una serie TV con il leggere David Murphy 911?

David Murphy e lo spirito americano

Parecchio. Il personaggio di Roberto Recchioni incarna uno spirito americano che sembra esser in cerca di se stesso. Il ritorno in edicola di David Murphy 911 avviene a dieci anni dalla sua ultima apparizione, che aveva lasciato il ricordo di David Murphy come una sorta di calamita per le disgrazie, complice una maledizione particolare che consentiva alla vena creativa di Recchioni di orchestrare situazioni, anche paradossali, in cui il nostro coraggioso David finiva invischiato. Salvarsi poteva essere un segno di eroismo, ma nelle dinamiche action orchestrata da Recchioni sembrava quasi che l'ex-pompiere ne uscisse sempre per un pelo, alla John McClane per intendersi. Eppure, anche sotto questa patina di divertente action comics, emerge un personaggio che ha in sé lo spirito americano, che - come da tradizione - cerca sempre di "fare la cosa giusta". Nel fumetto viene presentata infatti una nazione costantemente alla ricerca di una coscienza morale e che sempre e comunque, in caso di emergenza, ricorre all'iconico ed immancabile numero telefonico 911; numero che ovviamente rimanda ad una sottile indicazione presente nel nome della serie e che ha anche un riferimento alla precedente vita da pompiere di David.

Non è un caso che questo ritorno sulla scena dopo dieci anni veda David Murphy rientrare in quella nazione che lo considera, ingiustamente, un nemico proprio da un simbolo inquietante della nuova America: il muro tra U.S.A. e Messico. Ed è un rientro ad effetto quello del nostro David, che ovviamente si ritrova a dover rendere conto delle accuse false che pendono sul suo capo.

L’occasione è troppo ghiotta per Recchioni per non lasciare emergere il suo spirito ironico. L’umorismo involontario del personaggio è in realtà la voce della passione dell’autore per quel cinema d’azione a cui il suo David deve molto. La costruzione delle scene in cui ritroviamo Murphy è ben orchestrata, viene lentamente costruito quel tessuto emotivo che porta a provare un’immediata empatia per il protagonista, creando il terreno per quella che promette essere una bella amicizia con il lettore.

Ma parlando di David Murphy, la tensione alla fine deve esplodere in un qualcosa di unico, serve quel momento in cui la legge di (David) Murphy trova piena forma. Nel nostro caso, addirittura interviene la natura per ricordare al buon David che, volente o nolente, deve essere l’eroe che serve all’America.

Questa investitura non toglie certo al personaggio la possibilità di mostrare l’umorismo recchioniano in David Murphy 911. Le battute di David nei momenti più intensi sono il perfetto alleggerimento di una situazione tesa e ansiogena che diventa improvvisamente surreale, capace di alleggerire momenti di bruttura umana con il cinico sarcasmo dell’uomo che ne ha viste tante, ma le ha superate tutte. Impossibile leggere questo primo numero di David Murphy e non adorare il modo rassegnato, ma comunque vitale, con cui David affronta le sue mille peripezie.

A Recchioni va tributato il merito di sapere come costruire storie stratificate. Come accaduto con il bonelliano Orfani, David Murphy 911 consente di poter scegliere quale modalità di lettura vivere. Volete una lettura leggera e divertente? David vi farà sorridere parecchio, con la sua ironia pungente.

Conclusioni

Se siete in cerca di un fumetto che sappia far sorridere spingendo a vedere il mondo dietro il sorriso, David Murphy 911 è ancora il fumetto che fa per voi. Recchioni non fa nulla per nascondere una critica sociale discreta ma presenta, la lascia proprio lì ai limiti della percezione, l’ultima decisione spetta al lettore: se vuole riflettere, David è pronto ad una chiacchierata per scoprire quale sia l’America che lui vorrebbe.

Pierluigi Minotti interpreta magnificamente il ritorno di David Murphy. La traduzione in disegno del tormento interiore dell’uomo nelle prime pagine è convincente, quell’espressione prima cupa nel ricordare il proprio passato e poi pian piano sempre più sorpresa nel vedere come i muri abbiano separato, non solo fisicamente, gli uomini. Fino al tratto esplosivo delle scene più dinamiche, intense, in cui David prende in mano la situazione.

Su tutto passa il colore di Mattia Iacono, che gioca in modo accorto sulle ombre, specialmente quando si tratta di valorizzare il tessuto emotivo dei personaggi. Particolarmente riuscita la sinergia tra Minotti e Iacono nella gestione degli sguardi, quando valorizzare gli occhi azzurri di David o lasciarli in ombra per enfatizzare

Il primo numero di questa nuova miniserie di David Muphy 911 è uno passo importante per il personaggio. Da uomo che vuole solo tornare a casa, col rischio di affrontare ingiustizie e pericoli, nelle prime pagine, si trasforma in una persona che intende scoprire questa nuova America, scoprendo quanto sia cambiata in questi dieci anni. E partire da questo viaggio dopo un caffè in un diner, facendo l’autostop è un must che non poteva mancare.

Abbiamo ora tempo fino a novembre per scoprire se sarà David Murphy a rendere nuovamente grande l’America, di sicuro sarà un’avventura da non perdere.

Roberto Recchioni è uno degli autori più prolifici sulla scena italiana. Volete dare una occhiata a tutte le sue opere? Basta un click per accedere a decine e decine di sue produzioni!