DC League of Super-Pets, recensione: chi trova un super amico trova un super tesoro

DC League of Super-Pets non parla solamente di super animali ma di amicizia, e della maturazione di un rapporto che tutti conosciamo.

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a cura di Nicholas Massa

“Chi trova un amico trova un tesoro”, questa resta una massima che potrebbe potenzialmente valere per ognuno di noi e per tutti i rapporti che potremmo costruire con il prossimo nel corso della nostra vita. Ovviamente ogni amicizia è differente, disegnata da caratteristiche personali, da elementi che la distinguono da tutte le altre, a segnare il fatto che ogni singolo rapporto dipende da un’infinità di dettagli importanti che non sempre riusciamo a cogliere. Questo vale sia per quanto concerne l’amicizia con gli altri esseri umani che con i nostri animali da compagnia. In quest’ultimo caso, ad esempio, non tutti riescono a cogliere l’impatto emotivo che un cane o un gatto potrebbero avere sulla mente individuale, sottovalutandone l’importanza e tutte le sue potenzialità sfaccettate. DC League of Super-Pets riflette proprio su tutto ciò, radicando le sue potenzialità su di un mondo estremamente familiare fin dal principio, per poi giocarsi mano a mano tutte le sue personalissime carte.

Attenzione però, non stiamo parlando di una storia che si ambienta e sviluppa partendo semplicemente da un universo familiare alle masse, ma di una vera e propria rielaborazione delle origini narrative di uno dei più celebri supereroi della storia, tratteggiato da dinamiche che funzionano anche per la loro semplicità, restituendo un’esperienza che si presenta come inedita in un quadro pronto a introdurre tutti i suoi dettagli più importanti. Questo, con molta probabilità, anche per via del target verso cui è mirata la pellicola stessa. I più piccoli non devono soltanto rimanere stupiti della storia stessa, ma devono trovare un mondo per entrarci mano a mano, trovando una strada che sia un minimo dettagliata e che li introduca, a grandi linee, in un contesto narrativo che potrebbero tranquillamente ignorare. DC League of Super-Pets arriverà nelle sale italiane a partire dal 1 settembre. Scritto e diretto da Jared Stern (alla scrittura ha contribuito anche John Whittington), e basato sui personaggi DC e Superman, creati da Jerry Siegel e Joe Shuster.

DC League of Super-Pets: origini e conoscenze

La storia di DC League of Super-Pets si apre nel più classico dei modi, almeno per coloro che conoscono la storia delle origini di Superman. L’azione parte proprio quando il pianeta Krypton sta per terminare la sua esistenza, e i genitori del futuro supereroe stanno per imbarcarlo su una navicella che gli salverà la vita. Pochissimo prima di questa scena ci viene introdotto il cagnolino di Sups, Krypto (la sua voce italiana è quella di Lillo, mentre nella versione originale troviamo a doppiarlo Dwayne Johnson), e il loro rapporto speciale. Da tutto ciò la scena in cui il bambino sta per partire da solo, lasciando il pianeta, confermando quello che sarà l’addio definitivo alle sue aliene origini, questa volta accompagnato dal suo stesso cagnolino al quale, dopo un atto di disobbedienza, viene affidato il compito di vegliare sul piccino. 

Da questo momento in poi ci si addentra nelle dinamiche vere e proprie del film. Il tempo scorre e Clark con il suo cagnolino crescono, affermando in tutto e per tutto la leggenda di Superman. Quando gli eventi di trama ci vengono introdotti la loro storia di supereroi e bella avanzata, al punto che Clark ha già affrontato diversi fra i suoi avversari più iconici (questa volta sempre supportato dal suo fedele amico a quattro zampe Krypto), facendo la conoscenza di Lois Lane e diventando un simbolo per la città di Metropolis, affiancato dalla leggendaria Justice League (per recuperare qualche dettaglio in più sulle origini della Justice League, trovate i fumetti dedicati su Amazon). Facciamo quindi la conoscenza di un Clark già maturo e conscio di tutte le proprie capacità, avvolto in un clima leggero in cui quotidianamente aiuta il prossimo, accompagnato dal suo super cane sempre pronto a supportarlo in ogni situazione. Due veri e propri partner quindi, il cui rapporto di amicizia va ben oltre quello di un normale cane col suo padrone. 

Tutto comincia a cambiare quando le attenzioni di Clark passano gradualmente da Krypto a Lois, generando un'immediata gelosia e insicurezza nel fedele compagno di avventure. Questa gelosia sarà il carburante principale dell’intera narrazione di DC League of Super-Pets e che non si soffermerà solamente sul nostro canide protagonista, ampliando tutte le sue potenzialità riflessive anche su tutti gli altri animaletti presenti nella storia.

È il rapporto tra essere umano e animali da compagnia ad essere messo sotto la lente d’ingrandimento, riflettendo non soltanto su tutte le dinamiche migliori, ma anche sui risvolti negativi cui questi rapporti potrebbero approdare. Da tutto ciò viene introdotta la manciata di protagonisti (positivi e negativi), ad accompagnare Krypto passo passo. In un rifugio per animali alla ricerca di una seconda possibilità incontriamo: Asso, in italiano doppiato da Maccio Capatonda, (un cagnolone con un passato particolare alla ricerca della propria libertà), Lulu (la porcellina d’india principale antagonista della storia), PB (una maialina anche lei alla ricerca di amore dal prossimo, cercando di comprendere tutte le sue potenzialità), Merton (una tartaruga dalla vista non troppo dettagliata e dal carattere sopra le righe) e Chip (uno scoiattolo rosso paranoie e fatto da continui attacchi d’ansia).

Il rifugio sarà centrale nello sviluppo delle tematiche del film, anche perché ogni animaletto al suo interno avrà una propria e personale visione dell’amore verso il prossimo, con qualche dettaglio storico alle spalle e una personalissima voglia di andarsene. 

L’abbandono, l’incomprensione da parte dell’essere umano, il menefreghismo emotivo, i legami tossici, sono soltanto alcune delle caratteristiche tematiche della storia di DC League of Super-Pets, in un viaggio corale che coinvolgerà non soltanto i suddetti animali, ma anche la controparte umana, sia positiva che negativa. Tutto si accende quando Lex Luthor cercherà di attrarre sulla essa un meteorite di criptonite arancione, dato che a sua detta, differentemente da quelle colorate diversamente, gli conferirà dei poteri.

A tutto ciò si ricollega la storia di Lulu, la porcellina d’india nel rifugio e il suo passato come cavia, dal quale ne è derivato un rapporto distorto e morbosamente tossico con lo scienziato che ha lavorato su di lei. Tutto ciò sfocerà in un folle piano per la conquista del mondo in cui Krypto e gli altri animali al suo fianco dovranno unire le forze intraprendendo una maturazione necessaria per salvare la Justice League in pericolo e il mondo intero.

DC League of Super-Pets: ritmo e resa interessanti

Una delle primissime caratteristiche che salta all’occhio guardando DC League of Super-Pets è ovviamente la leggerezza generale con cui vengono affrontate le varie situazioni. Questa diventa ben presto umorismo funzionale anche alla caratterizzazione dei singoli personaggi, delineato quindi da una coerenza narrativa atta a definire ogni cosa. Il film però va ben presto oltre questa leggerezza, intessendo un racconto che sa sfruttare le incomprensioni e l’immaturità dei suoi protagonisti, facendoli crescere e confrontare con se stessi.

Un enorme valore aggiunto è la resa estetica generale a disegnare il mondo in gioco e tutti i personaggi ad abitarlo. Il modo in cui ci vengono presentate le origini di Superman e introdotti tutti i membri della Justice League è perfettamente funzionale e facilmente fruibile da tutti, anche da coloro che non ne hanno mai sentito parlare. Ogni protagonista, animale ed eroe, è disegnato da elementi immediatamente riconoscibili e difficilmente dimenticabili, così da scremare un bel po' di dettagli non necessari dal materiale di partenza e trattato. 

In aggiunta a tutto ciò un’attenzione formale e una resa generale che funziona dell’inizio alla fine. Il ritmo di DC League of Super-Pets è sempre piuttosto veloce, prendendosi il tempo necessario ad approfondire i suoi personaggi nel profondo quando serve. Questa alternanza fra azione e riflessione introspettiva è fondamentale per empatizzare con quello che sta succedendo sullo schermo, entrando in contatto con le dinamiche narrative in gioco.

Andare oltre il materiale di partenza 

La dinamica già importante di DC League of Super-Pets si manifesta però proprio nella sua scrittura. Tutti i dettagli introduttivi funzionano proprio perché dopo le prime sequenze si comincia ad avanzare verso nuovi lidi, anche emotivi. Krypto è geloso ma deve imparare a conoscere se stesso ammettendo quelli che sono i suoi limiti di super cane. Stessa cosa anche per tutti gli altri protagonisti al suo fianco, i quali dovranno tutti crescere attraverso una consapevolezza tutta personale e adulta, una vera e propria maturazione insomma.

Da ciò il valore emotivo di una pellicola che non si sofferma mai solamente sull’azione in gioco, andando oltre e intessendo una riflessione interiore da non sottovalutare affatto, in cui entreranno in gioco sentimenti sia interni al film che molto vicini agli spettatori stessi. Questo ponte emotivo amplia le potenzialità di DC League of Super-Pets con un messaggio che sembra scontato, ma che nella sua resa finale funziona perfettamente. 

https://youtu.be/evoJwC2y-O0

Accennando al doppiaggio originale, è importante parlarne, fra le voci principali troviamo: Asso (doppiato da Kevin Hart), Lulu (Kate McKinnon), Superman (John Krasinski), PB (Vanessa Bayer), Merton (Natasha Lyonne), Chip (Diego Luna), Batman (Keanu Reeves), Lois Lane (Olivia Wilde).