Demon Slave, la recensione del primo sensuale volume

Demon Slave arriva in Italia grazie a Planet Manga: tanta sensualità, ma anche una buona dose di maturità in questo ecchi fantasy.

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a cura di Giovanni Arestia

Takahiro, autore del manga e anime di successo Akame ga KILL!, è tornato con una nuova storia, in compagnia dall'artista Yohei Takemura celebre per Tre Ragazze Scatenate. Demon Slave arriva in Italia grazie a Planet Manga e parla di una realtà alternativa in cui le porte del mondo dei demoni si sono aperte in tutto il Giappone. È stato presentato al grande pubblico come un ecchi fantasy di grande maturità e dalla storia particolarmente intrigante, sarà davvero così?

Demon Slave: un mondo capovolto dall'effetto dei demoni

La storia, quindi, inizia con il suddetto mondo dei demoni che vede le sue porte aperte in tutto il Giappone. Questo non solo significa che i pericolosi demoni possono invadere il nostro mondo per devastarlo, ma anche che le persone comuni possono entrare al loro interno e perdersi nello spaventoso mondo oscuro. Tutto ciò è in realtà un vantaggio per le donne, perché il mondo dei demoni contiene pesche magiche (denominate Momo) che danno loro i propri superpoteri individuali. Sfortunatamente, il frutto non ha alcun effetto sugli uomini, causando il ribaltamento della struttura di potere legata al genere sessuale in Giappone da un giorno all'altro.

Uno di loro è Yuki, uno studente delle superiori, che sta per diplomarsi e che già teme di essere bloccato in un noioso lavoro d'ufficio fino alla fine dei suoi giorni, mentre le donne possono usare i loro poteri per diventare eroine e vivere tante avventure. Ma un giorno, un cancello demoniaco apparso all'improvviso lo inghiotte e lo lascia solo e indifeso nel pericoloso mondo sotterraneo. Attaccato da un intero esercito di mostri, vede già la sua vita passare davanti a sé, ma Kyoka si fa viva all'ultimo secondo e lo salva. Quest'ultima è un membro di alto rango della squadra anti-demoni tutta al femminile denominata Mabotai. Insieme al suo entourage, difende l'area degli inferi in cui Yuki è atterrato.

Kyoka può rendere schiavi gli esseri viventi in modo che debbano piegarsi alla sua volontà, mentre la connessione con i demoni è piuttosto instabile rendendo i combattimenti molto complessi. Il suo tentativo di sottomettere Yuki, tuttavia, è un completo successo: lo studente delle superiori non solo reagisce in modo eccellente ai suoi comandi, ma si trasforma anche in una bestia super forte a cui anche i più grandi demoni non possono opporsi. Tuttavia, il superpotere di Kyoka ha il suo prezzo: una volta scongiurato il pericolo, il suo corpo assume una vita propria e deve dare al suo schiavo una ricompensa che corrisponda alle sue prestazioni e alle sue aspettative. La ricompensa in un tardo adolescente di fronte a una donna giovane, carina e formosa in un'uniforme attillata e succinta è estremamente ovvia. A Yuki viene, quindi, offerta una posizione ufficiale come schiavo della giovane ragazza, tuttavia, la sua carriera eroica si rivela rapidamente essere la strada sbagliata, perché al di fuori dei combattimenti viene trattato come governante nell'alloggio dell'unità di Kyoka con comportamenti contrastanti a seconda delle giornate. Fino a quando potrà continuare questa storia? Yuki riuscirà a ribellarsi?

Tanta sensualità, ma anche una buona dose di maturità

Demon Slave è probabilmente il manga harem più adulto che abbia mai letto. Il tema di fondo ricorda serie celebri come Love Hina, in cui un ragazzo fortunato si trasferisce in un posto pieno di ragazze e tutti gradualmente si affezionano a lui, ovviamente accompagnati da situazioni imbarazzanti. La storia di Demon Slave si sviluppa allo stesso modo, con la differenza che i combattimenti sanguinosi e pieni di azione forniscono un gradito climax intrigante e appassionante e la tensione nel mezzo, così come le relazioni intersessuali non sono poi così tanto innocenti, ma a volte si mettono davvero al lavoro. Le scene di sesso, infatti, sono parecchio borderline tra un ecchi e un hentai: in poche parole Yuki va decisamente oltre il bacio alla francese e le altre donne in casa sono state isolate dagli uomini abbastanza a lungo da non essere in grado di reprimere le fiamme della passione. I personaggi attualmente presentati sono cinque e mostrano efficacemente le caratteristiche primarie della cultura giapponese. Oltre Yuki, il ragazzino impacciato, e la sua nuova padrona infatti, vengono presentati gli altri membri della squadra: la piccola Nei (la classica loli), la distaccata Himari (l'immancabile tsundere) e l’alternativa Shusu di cui ancora serve un'approfondita caratterizzazione.

L'aspetto più maturo, tanto interessante quanto inaspettato, è la critica sociale che in maniera non del tutto sottile il mangaka rivolge alla nostra società invertendo le figure di potere tra uomo e donna. La società giapponese non si sfalda solo perché si aprono le porte del mondo dei demoni, ma soprattutto perché l’uomo, perdendo di importanza nella società, diventa la donna succube della disparità tra i sessi, e viceversa la donna diventa l’uomo con tutti i suoi privilegi. A tal proposito è anche possibile osservare un meraviglioso colpo di scena nel finale, che ovviamente non spoileriamo, ma che compie esattamente il lavoro per cui è stato inserito: incuriosire il lettore e farlo proseguire nella lettura degli altri numeri. Infine, visivamente Demon Slave è decisamente uno spettacolo: i disegni sono bellissimi, anche se il mangaka ha sicuramente dedicato la maggior parte del suo tempo alle donne e anche con la presenza di un protagonista presente in numerose tavole non è raro che la maggior parte dei dettagli venga tralasciata. Anche gli sfondi sono molto affascinanti e disegnati con attenzione ai dettagli, soprattutto nei pannelli più grandi. Curiose anche le brevi biografie su ogni personaggi principale presente tra la fine e l'inizio dei vari capitoli.

Conclusioni

Demon Slave è un manga harem ricco di azione e anche piuttosto erotico, quindi destinato a lettori più grandi. La storia è interessante, ma è chiaro come il dare la priorità alle scene sensuali (per quanto riguarda i disegni, questo è palese) faccia abbassare la qualità della storia e porta anche a ridurre al minimo lo sviluppo di alcuni personaggi. Tuttavia, almeno in questo primo volume, la suspense che si è accumulata è abbastanza alta da far incuriosire il lettore e farlo proseguire nella lettura del successivo numero.