Disney+ dieci curiosità sul nuovo servizio streaming della Disney

Disney+ 10 curiosità sul nuovo servizio di streaming in arrivo fra risoluzioni video, download effettuati nel mondo e tipologie di abbonamento.

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a cura di Roberto Richero

Il 24 marzo 2020 finalmente arriva anche in Italia il nuovo servizio streaming video Disney+. Dopo il lancio del 12 novembre 2019 in Stati Uniti, Canada e Paesi Bassi, la casa di Topolino sbarca in Italia (insieme a Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Russia ed Irlanda) con il suo palinsesto ricco di film, serie TV, documentari e cartoni animati. Abbiamo già trattato tutti i principali contenuti, divisi nelle diverse aree tematiche, in diversi articoli: Disney+ Disney, Disney+ Pixar, Disney+ Marvel, Disney+ National Geographic e Disney+ Star Wars. Vediamo ora dieci curiosità sul servizio di streaming della casa di Topolino.

Per iscrivervi al servizio di Streaming Disney+ con abbonamento mensile o annuale scontato potete utilizzare questo link.

Download e dispositivi

Il servizio Disney+ è visibile su quattro dispositivi contemporaneamente, ma è anche possibile scaricare i contenuti su ben dieci diversi supporti mobili (tablet, cellulari, ecc…) al fine di fruirne offline.

Sarà possibile scegliere fra tre livelli di qualità del download con un solo limite: lo spazio disponibile sul supporto! E’ infatti confermato che non ci saranno limiti al numero di contenuti scaricabili (ovviamente l’account deve essere attivo) sia in termini di numero di film/puntate, sia in termini di contenuti (almeno per quelli di proprietà Disney; per gli altri possono essere applicate limitazioni dovute al contratto fra Disney ed il licenziatario).

Richieste di contenuti

Per quanto il palinsesto sia ampio e variegato, potreste non trovare tutto quello che vorreste o che vi aspettereste. In alcuni casi il contenuto non è disponibile per problemi di diritti esclusivi, ma in altri semplicemente non è stato preso in considerazione o ha una posizione molto bassa nella lista dei contenuti da rendere disponibili. E’ sempre quindi possibile inoltrare una richiesta ufficiale attraverso l’apposita voce nell’Help Center di Disney+.

Qualità video

Tutti i contenuti sono in 4k Ultra HD Dolby Vision e HDR10 ((la qualità ovviamente dipende molto anche dalla sorgente originale) con suono Dolby Atmos (laddove supportato dai dispositivi).

Per la famiglia

Bob Iger, amministratore delegato della Disney fino al febbraio scorso, ha dichiarato che il pubblico di riferimento di Disney+ è costituito dalle famiglie e quindi i contenuti sono stati definiti in tal senso. Non saranno quindi presenti contenuti dichiarati R-rated (vietati ai minori di 17 anni se non in presenza di un adulto; famosi titoli di questo tipo sono Deadpool e Ted, ma anche L'amore bugiardo - Gone Girl o persino Matrix) o TV-MA (identica valutazione ma applicata ai contenuti televisivi). Disney prevede di distribuire questi prodotti attraverso l’altro servizio streaming Hulu (che infatti negli USA viene venduto anche in coppia a completamento del servizio D+).

20th Century Fox

I contenuti della 20th Century Fox, recentemente acquisita da Disney, non saranno disponibili su Disney+ (o su Hulu) per via di un accordo in essere con HBO. L’accordo scadrà nel 2022. I Simpsons saranno invece presenti fin da subito con tutte e trenta le stagioni.

Il budget

A gennaio del 2019 è stato stimato che Disney avrebbe speso ben 500 milioni di dollari in contenuti originali per l’avvio della piattaforma; di questi ben 100 milioni sarebbero stati destinati alla serie di punta dell’area Star Wars “The Mandalorian”, composta da otto episodi. Per fare un confronto: si presume che gli ultimi sei episodi de “Il trono di spade” abbiano avuto un budget simile, pari a 15 milioni l’uno.

Ricerca su Google

La promozione effettuata da Disney al nuovo servizio ha creato grandissime aspettative nel pubblico. “Disney+” è il stato il termine più cercato nel 2019 su Google, superando persino iPhone 11 e Game of Thrones. L’applicazione di Disney+ ha raggiunto i 22 milioni di download in circa un mese.

Abbonati

Lanciato il 12 novembre in Stati Uniti, Canada e Paesi Bassi, il servizio D+ contava 10 milioni di utenti al giorno del lancio e 28,6 milioni di abbonati a febbraio del 2020 (secondo alcuni analisti si sarebbe raggiunta la quota di 13 milioni solo con la fine del 2020). Disney prevedeva di raggiungere una cifra compresa fra i 60 ed i 90 milioni di utenti per il 2024, ma attualmente è più probabile aspettarsi un numero di abbonati ben superiore ai 100 milioni.

Nasce dal Baseball

Nel 2016 Disney ha acquisito una quota di minoranza della BAMTech a sua volta uno spin-off (specializzato nelle tecnologie di streaming online) della MLB Advanced Media. Quest’ultima è un’azienda che si occupa di gestire il sito ufficiale della Major League di baseball americana, offrendo vendita di biglietti, informazioni e, ovviamente, lo streaming degli eventi sportivi. Nel 2017 Disney ha rilevato le quote di maggioranza della BAMTech trasformandola successivamente in Disney Streaming Services, la società che si occupa di offrire il servizio Disney+.

Abbonamento in promozione

L’abbonamento Disney+ costa 6,99 € al mese o 69,99 € all’anno ma è in promozione fino al giorno prima del lancio ufficiale (il 23 marzo) a 59,99 € all’anno.

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