Doctor Strange nel Multiverso della Follia: come cambia il Marvel Cinematic Universe?

Come cambierà il Marvel Cinematic Universe dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia?

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a cura di Manuel Enrico

Doctor Strange nel Multiverso della Follia
è arrivato nella sale italiane, consentendoci finalmente di dare una risposta ai mille interrogativi che in questi mesi ci hanno accompagnato, tra leak e ipotesi che, come da tradizione, accompagnano le uscite del Marvel Cinematic Universe. Nel caso della nuova avventure di Stephen Strange, questa curiosità era figlia degli eventi di Spider-Man: No Way Home, in cui le azioni di uno Strange poco ispirato avevano aperto le porte del multiverso agli eroi marveliani. Nonostante le precedenti citazioni al multiverso e la sua apparizione nel finale di Loki, è l’incauto incantesimo di Strange ad avere portato sul grande schermo la colonna portante della Fase Quattro dell’MCU. Era quindi lecito immaginarsi che il film dedicato allo stregone marveliano divenisse un punto nodale della microtrama della Fase Quattro, motivo per cui oggi possiamo chiederci come cambierà il Marvel Cinematic Universe dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

ATTENZIONE: quanto segue contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Delle sensazioni ed emozioni vissute in sala vedendo Doctor Strange nel Multiverso della Follia abbiamo già parlato nella nostra recensione, ma dopo avere assimilato lo spettacolo visivo messo in scena da Sam Raimi e avere elaborato la caleidoscopica avventura interiore di Strange e Wanda, è giunto il momento di provare a intuire in quale direzione si muoverà il Marvel Cinematic Universe dopo gli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.  Un’unica avvertenza: se non avete ancora visto il film, prima di leggere quanto segue fate un salto al cinema!

Come cambierà il Marvel Cinematic Universe dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia?

Stephen Strange: il nuovo fulcro del Marvel Cinematic Universe?

Che Stephen Strange fosse il cardine narrativo del film era ovvio, tuttavia è interessante notare come gli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia siano stati centrali nel ridefinire la sua importanza all’interno del Marvel Cinematic Universe. Rivendo le sue precedenti apparizioni, Strange ci è stato presentato come un individuo dotato di grandi poteri ma mai al centro dei grandi eventi, che si sono sempre focalizzati su Iron Man, Capitan America e i Vendicatori. Eppure, a bene vedere, è Strange a portare il peso maggiore, sul piano morale: sapere cosa sarà necessario fare, per raggiungere lo scopo. Anche guidando un eroe alla morte, consapevolmente. L’eredità delle precedenti apparizioni di Strange nel Marvel Cinematic Universe è questo senso di responsabilità, ribadita anche nella sua presenza in Spider-Man: No Way Home.

Nell’ultimo capitolo cinematografico dell’Arrampicamuri era emerso come Strange, complice la mancanza di figure carismatiche nella comunità supereroica, sia divenuto il cardine di questi superuomini con superproblemi. L’avventura nel multiverso di Strange diventa una sorta di terapia per il personaggio di Benedict Cumberbatch, che tramite l’accettazione delle proprie scelte e avendo modo di vedere come in altre dimensioni le sue varianti abbiano intrapreso altre strade, comprende come la sua scelta di accettare la responsabilità del suo ruolo esiga un prezzo, che al termine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia viene compreso e accolto da Strange.

Questo passaggio essenziale per definire in modo più completo Strange diventa quindi una nuova genesi del personaggio. Senza nulla togliere a Doctor Strange, film d’esordio del personaggio, sono Endgame, No Way Home e ora Doctor Strange nel Multiverso della Follia a definire emotivamente il personaggio. Quanto emerso nel film di Raimi è parte di un’evoluzione del personaggio che richiede ancora dei piccoli ritocchi, che probabilmente vedremo nel prossimo film dedicato allo Stregone Supremo, utili anche a chiarire definitivamente il ruolo di Strange nel Multvierso della Follia. Orfano di figure di riferimento come Iron Man e Capitan America, l’MCU ha bisogno di avere un nuovo punto di riferimento, e Strange ha tutte le caratteristiche per questo ruolo.

Rimangono però da chiarire anche dei punti essenziali della figura di Strange. Non possiamo infatti dimenticare come il suo utilizzo del Darkhold, il tomo magico la cui nefasta influenza ha traviato Wanda, esige un tributo, e questo potrebbe essere anche l’apparizione del Terzo Occhio visto nel finale del film, che avevamo già visto sulla fronte di quello che è stato ribattezzato Sinister Strange. Difficile vedere uno Strange profondamente stravolto dal grimorio, non solo perché ne ha utilizzato il potere in una sola occasione, ma perché si correrebbe il rischio di ripetere un plot già utilizzato e reso in modo credibile da Wanda.

Cosa attende quindi Strange in futuro? Il suo ruolo centrale nella Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe trarrebbe giovamento da almeno un’altra avventura focalizzata sulla sua ascesa a personaggio di punta, prima di calarlo all’interno di una dinamica collegiale. Di certo, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha mostrato a Strange come perdere parte della propria spocchia, imparando a cedere il controllo ad altri e trovando una valenza nell’interagire con altri. Una progressione verso una maggior accettazione delle relazioni con altri personaggi che potrebbe rivelarsi fondamentale non solo per portarlo a interagire con gli Avengers, ma che potrebbe esser punto di lancio per altre formazioni del Marvel Universe, come Difensori e Figli della Mezzanotte.

La scena post-credit di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ci fornisce una prima indicazione del potenziale futuro del personaggio, che vediamo incontrare una figura particolarmente cara alla versione cartacea dello Stregone Supremo: Clea. Interpretata da Charlize Theron, Clea è nipote di Dormammu, demone padrone della Dimensione Oscura, erede al trono del demone.

Comparsa per la prima volta in Strange Tales #126 nel 1964, Clea inizialmente era stata concepita da Stan Lee e Steve Ditko come la figlia di uno dei principali servitori di Dormammau. Nel primo incontro con Strange, Clea era una prigioniera di Dormammu, ma solo in seguito venne svelato che in realtà era figlia di Umar, sorella di Dormammu, e del principe Orini dei Mhruuk. Considerata frutto di una relazione proibita, Clea venne rinnegata dalla propria madre, che non esitò in seguito, come Dormammu, a utilizzarla come arma contro Strange, che mostrò subito un certo interesse per la giovane. Nei fumetti, Clea inizialmente non sembra fidarsi dello Stregone Supremo, ma sarà dopo che quest’ultimo accetta di aiutare Dormammu a fermare l’invasione dei Senzamente in cambio della liberazione di Clea, che tra i due nasce uno degli amori più simbolici della Casa delle Idee. Nella scena post-credit, vediamo Clea irrompere nella vita di Strange chiedendo il suo aiuto per fermare un’Incursione, ossia due realtà che collidono.

Potrebbe essere proprio l’invasione dei Senzamente, velatamente segnalata anche nel manifesto di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dove i due scheletri nella posizione del celebre Pensatore di Rodin ricordano la fisionomia dei Senzamente. L’Incursione a cui fa riferimento Clea potrebbe anche essere un’azione di Kang il Conquistatore, l’annunciato villain della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe. La presenza del pericoloso viaggiatore del tempo è al centro di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma le ripercussioni delle sue azioni saranno evidenti anche nel resto dei film.

Wanda: addio alla Scarlet Witch?

Vedendo il finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, si ha la sensazione che Wanda abbia completato il suo percorso all’interno del Marvel Cinematic Universe. Anima tormentata sin dalla sua prima apparizione in Avengers: Age of Ultron, Wanda è una delle figure più tragiche del MCU, centro focale di emozioni forti che hanno avuto un culmine in WandaVision, la prima serie del Marvel Cinematic Universe. Accettazione della perdita, elaborazione del lutto e definizione del sé erano centrali nella serie, e le conseguenze di questo suo drammatico viaggio hanno avuto una rilevanza centrale in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Dopo esserci interrogati a lungo su quale fosse il ruolo della Scarlet Witch, abbiamo finalmente scoperto che Wanda abbia ceduto alla sua disperazione, cercando di vincere i limiti del destino pur di ricongiungersi con i suoi figli. Curiosamente, è in questo momento di profonda disperazione che assistiamo al racconto della sua ascesa magica, che viene raccontato ricostruendo alcuni passaggi del suo trascorso fumettistico, come il monte Wundagore e la presenza del culto di Chton. L’epilogo finale del suo dramma personale, culminato nell’accettazione di un infausto destino, è straziante, ma porta infine la donna a scegliere di compiere un ultimo sacrificio in nome di un bene superiore.

Difficile capire come questa sua apparente morte cambierà l’assetto del Marvel Cinematic Universe. La perdita di un’altra figura femminile carismatica, dopo l’addio a Black Widow, potrebbe esser un duro colpo per l’MCU, che si appresta comunque ad accogliere nuovi volti femminili di spessore, come She-Hulk. La presenza di Wanda sarebbe comunque un asset importante per il MCU, soprattutto considerato come fosse l’unica a poter reggere il confronto con Strange.

Non è però da ignorare come l’arrivo della Clea di Charlize Theron possa essere un più che valido sostituto in tal senso di Scarlet Witch

Mutanti e geni alla conquista del Marvel Cinematic Universe?

Inutile negarlo: la scena con gli Illuminati è stata una vera goduria per i Marvel Fan. La presenza di una simile schiera di eroi del multiverso ha non solo strappato qualche sorriso, ma ha spinto i fan a lanciarsi in speranzose ipotesi. La presenza di Anson Mount nuovamente nei panni di Black Blot è ascrivibile al semplice ruolo di omaggio a una delle serie meno riuscite del mondo marveliano (Inhumans), e ugualmente si può vedere nel ritorno di Patrick Stewart come Charles Xavier come un tributo all’amata interpretazione dell’attore inglese nella saga cinematografica degli X-Men.

La presenza di Xavier, comunque, è un’indicazione di come i mutanti siano oramai stati integrati nel Marvel Cinematic Universe. Quando vennero introdotti Wanda e Pietro in Avengers: Age of Ultron, la loro natura mutante era stata riscritta per via della questione dei diritti, all’epoca ancora in mano a Fox. Con l’acquisizione di quest’ultima da parte di Disney, questo vincolo è stato ora superato, motivo che permette ora ai Marvel Studios di poter disporre dell’universo mutante. Rivedere Xavier è stato sicuramente un piacere, ma l’eredità principale di questo cameo  è sapere che ora non ci siano più vincoli che impediscono l’arrivo degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe.

Discorso che vale anche per il Reed Richards di John Krasinski. L’attore è stato da tempo associato al leader dei Fantastici Quattro, formazione simbolo del Marvel Universe di cui è già in lavorazione il loro ingresso nel Marvel Cinematic Universe. La presenza di Krasinski in questo ruolo, però, non deve esser presa come una conferma del suo ritorno nel film dedicato alla Fantastic Family, considerato che in Loki abbiamo visto come possano esistere diverse varianti dello stesso personaggio profondamente diverse da loro. Doctor Strange nel Multiverso della Follia ci ha presentato diversi Strange simili tra loro, è vero, ma questo non deve esser considerato come un assioma del multiverso.

La performance di Krasinski, per quanto breve, ha mostrato come l’attore sia un perfetto Reed Richards, dando vita a un Gommolo maturo e capace di trasmettere un’aura di competenza e di umanità. Per i fan basterebbe questo a confermare l’attore, sperando che la moglie di Krasinski, Emily Blunt, accetti di indossare i panni della signora Richards, Susan Storm, alias la Donna Invisibile. In passato la Blunt non ha mostrato particolare interesse nel mondo dei cinecomics, ma non ha mai nascosto che la presenza di una trama che valorizzi il suo eventuale personaggio potrebbe convincerla a valutare un’offerta in tal senso.

Il Marvel Cinematic Universe dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Gli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia avranno effetti sul futuro del Marvel Cinematic Universe? Ovviamente, un’avventura simile non può avere ripercussioni solo sul main character, soprattutto se quest’ultimo riveste un ruolo fondamentale nell’economia dell’universo narrativo. Abbiamo già ipotizzato quali possano essere gli scenari futuri per Stephen Strange, ed è ovvio come il suo ruolo di custode di conoscenze arcane e della nuova consapevolezza del multiverso siano essenziali per i futuri capitoli del Marvel Cinematic Universe. La ricostruzione di Kamar Taj e la presenza di America Chavez come allieva presso il tempio potrebbe esser un segnale di come la magia possa assumere un ruolo maggiore nel Marvel Cinematic Universe, complice la centralità di Stragne come figura di riferimento della comunità supereroica.

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