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Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male, recensione: una nuova minaccia per l'Erondar

Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male: una nuova ed inarrestabile minaccia allunga la sua ombra sull'Erondar.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Dragonero Il Ribelle: L'esercito del male, una nuova minaccia per l'Erondar

Non c’è pace per l’Erondar. I lettori di Dragonero Il Ribelle, saranno certamente entusiasti di vedere come Stefano Vietti e Luca Enoch stiano portando la loro saga fantasy verso un nuovo, epocale momento nella serrata continuity, eredità del cataclisma sociale scaturito dal finale della Guerra delle Regine Nere. Lo si è a lungo atteso, ci si è preparati accogliendo nuove figure all’interno della famiglia di Ian Aranill, salutando al contempo alcuni volti amati periti nel corso degli scontri. Un viaggio in questo Erondar squassato da tradimenti e nuovi pericoli che vede in Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male l’ennesimo tassello di questo complesso mosaico.

L’inizio del 2022 è stato caratterizzato da un nuovo moto della serie. Laddove i mesi precedenti hanno costruito con attenzione e pacatezza una struttura emotiva che rispecchiasse l’indole dei personaggi, specialmente quelli secondari, capitoli come Raccontato alla notte, Il passato di Alben e Il Luresindo hanno una funzione quasi catartica all’interno del vissuto della saga. Va bene costruire un tessuto emotivo corposo e scandito, comprensibile voler inserire nuovi volti all’interno di una compagine di eroi che vanta già una prolifica vita editoriale, ma l’esperienza matura nella narrativa a fumetti di Enoch e Vietti ha ricordato ai due autori che è necessario rispettare sempre un principio: il tempo. Tempo che può essere visto come strumento di scansione della vita dei personaggi, mostrando la loro caducità, o rendendo il tempo un severo giudice, impietosa memoria di errori compiuti che non possono più esser ignorati.

Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male, una nuova minaccia per l'Erondar

Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male, storia firmata da Vietti, è una perfetta summa di quanto finora detto. Pur focalizzandosi sugli eventi legati alla lotta tra le Spade di Giustizia e la teocrazia che domina ora sull’Impero Erondariano, Vietti ed Enoch hanno fatto emergere altri spunti narrativi, legati non solo ai macroeventi di Dragonero Il Ribelle, ma legando ulteriormente il futuro di questa ambientazione ai singoli, agli individui. Non necessariamente rendendo Ian Aranill e le persone a lui più prossime il fulcro del futuro di questo mondo, ma scegliendo di prendersi il giusto tempo per sviluppare nuove personalità che avranno sicuramente ruoli centrali nel domani dell’Erondar, oppure svelando finalmente il passato di figure centrali, come Alben, trasformando questi personaggi solitamente decentrati nelle pietre angolari del futuro impero.

Se nei due precedenti capitoli abbiamo scoperto il passato del Luresindo, scoprendo quali siano i suoi futuri piani per l’Erondar che verrà, con Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male siamo spinti ad assistere alla sua personale resa dei conti. Alben, per quanto non presente direttamente in questo albo, ne è parte integrante. Volendo, possiamo vederlo come l’elemento scatenante di ciò che si sta per abbattere sull’Impero.

Un’armata di non morti si sta avvicinando a Vàhlendàrt. Muovendosi dalla Piana dei Giganti, il terreno di scontro dell’ultima battaglia con le Regine Nere, questi soldati rianimati da un potente e oscura magia stanno ora devastando l’Erondar, diretti verso la capitale dell’Impero. Si muovono percorrendo chilometri nell’oscurità delle antiche vie dei nani, mossi da una ferina e malvagia intelligenza, che dopo averli riportati in vita, ora li trasformerà nel proprio strumento di vendetta: Jeranas.

Vietti, con Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male, decide non solamente di portare a compimento il filo narrativo legato al passato di Alben, ma porta l’attenzione del lettore sulla metà oscura del Luresindo. Perché Jeranas, compagno di studi di Alben, è a tutti gli effetti il riflesso oscuro del mago, come dimostra il flashback contenuto in questo numero. Se nei precedenti capitoli abbiamo assistito alla formazione di Alben come luresindo, alle sue prime battaglie come membro dell’ordine e alle difficili scelte compiute per resistere alle lusinghe di poteri perniciosi, con L’esercito del male siamo testimoni invece dell’accettazione da parte di Jeranas di una conoscenza pericolosa, proibita, alimentata da odio e tracotanza. Una minaccia per l’intero Erondar, a prescindere da chi siederà sul trono.

Ed è la natura di questo pericolo che ora renderà il dissidio tra le due forze in lotta per l’Erondar a farsi una domanda: chi è il vero nemico? Nelle parole degli attori coinvolti in questa vicenda si percepisce la mutua consapevolezza che sia il momento di deporre l’ascia di guerra per salvare prima l’Erondar. I prossimi capitoli di Dragonero – Il Ribelle saranno centrali per scoprire come antagonisti come Ian e Rooney riusciranno a dominare i propri istinti.

Vecchi nemici e nuove alleanze all'orizzonte?

Le atmosfere oscure e dalle tinte orrorifiche sono state perfettamente ritratte da Lorenzo Nuti, che nuovamente mostra una personale visione della bicromia. In una pubblicazione in bianco e nero, l’equilibrio tra queste due componenti è ovviamente essenziale, ma Nuti mostra una maturità netta nell’utilizzo del nero, non solo nei frangenti notturni, ma anche nella costruzione delle ambientazioni. Se questo è vero nella caratterizzazione del sottosuolo e dei tunnel dei nani, non meno apprezzabile è il suo tocco nelle scene più dinamiche, in cui le tinte scure sono predominanti nei momenti preparatori, strumento di narrazione emotiva, per poi concedere ai toni di grigio predominante e di sprazzi di maggior luminosità di poter ritrarre al meglio la scena. Ad attrarre dello stile di Nuti è la capacità di dominare questa preponderanza del nero senza privare le tavole di dettagli e di una vis narrativa che viene espressa al meglio da visi dalle espressioni intense e da una costruzione della scena avvincente.

Non meno efficace l’opera di Fabio Babich, che realizza il flashback dedicato al passato di Jeranas. Più luminose rispetto a quelle del collega, le tavole di Babich sono più mirate alla costruzione emotiva del ricordo, trovano una particolare sinergia con le didascalie, dando vita a un sentito ricordo del passato della nemesi di Alben.

Pagliarani e Francescutto ancora una volta realizzano un’ottima copertina, cogliendo l’essenza della storia e portando Ian al centro dell’azione. Pagliarani coglie al meglio la vis muscolare della scena, imprime una certa dinamicità all’intera scena che mira a portare al centro dell’immagine, lasciando a Francescutto il tocco finale, con una colorazione in cui la marcescenza dei non morti trova un perfetto contrasto cromatico con la figura di Ian.

Con Dragonero Il Ribelle 30 - L'esercito del male prosegue l’arco narrativo dedicato ai non morti, che ci accompagna nei primi mesi del 2022. Il prossimo albo, La morsa del buio, potrebbe essere il momento del ritorno di una letale avversaria. Dall’ombra insorgiamo. Nel silenzio colpiamo.

Voto Recensione di Dragonero - Il Ribelle: L'esercito del male



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Aderenza alla continuity della serie

  • - Sviluppo di una nuova minaccia credibile

  • - Nuti appassiona con la sua visione della bicromia

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Vietti, con L’esercito del male, decide non solamente di portare a compimento il filo narrativo legato al passato di Alben, ma porta l’attenzione del lettore sulla metà oscura del Luresindo. Perché Jeranas, compagno di studi di Alben, è a tutti gli effetti il riflesso oscuro del mago, come dimostra il flashback contenuto in questo numero. Se nei precedenti capitoli abbiamo assistito alla formazione di Alben come luresindo, alle sue prime battaglie come membro dell’ordine e alle difficili scelte compiute per resistere alle lusinghe di poteri perniciosi, con L’esercito del male siamo testimoni invece dell’accettazione da parte di Jeranas di una conoscenza pericolosa, proibita, alimentata da odio e tracotanza. Una minaccia per l’intero Erondar, a prescindere da chi siederà sul trono.

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