Utili, buffi, letali: i più famosi droidi di Star Wars

I droidi di Star Wars: molto più di semplici oggetti per i protagonisti della saga

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a cura di Manuel Enrico

Non solo spade laser e grandi battaglie spaziali definiscono Star Wars. Ammaliati dalle grandi imprese di Luke Skywalker alle avventure di Obi-Wan Kenobi, spesso dimentichiamo come ci siano altri personaggi che, pur non avendo un ruolo di primo piano, sono riusciti a far breccia nel cuore del fandom. Che si tratti di petulanti voci, di borbotti sommessi o di piccoli gesti, è innegabile che i drodi in Star Wars siano uno degli elementi più iconici della saga. Dalla intramontabile coppia di droidi conosciuti in Una Nuova Speranza sino ai piccoli amici robotici di videogiochi e serie animate, difficilmente gli eroi di Star Wars avrebbero potuto compiere le loro imprese senza questo simbolo non solo del franchise, ma della fantascienza stessa.

I droidi di Star Wars: quando l'uomo di latta diventa eroe

Il ruolo dei droidi in Star Wars

Si discute spesso se Star Wars sia fantascienza o fantasy, non riconoscendo come questo unicum narrativo sia in realtà un universo narrativo a se stante. La presenza di un elemento così tipico della fantascienza, tuttavia, è uno dei tratti essenziali della saga, che pur mutuando dal genere questi personaggi, è riuscita ad andare oltre quella visione atipica dei robot tipica della sci-gi precedente, in cui prevalevano visioni di esseri meccanici semplicistiche e prive di personalità evidenti.

Star Wars, al contrario, ha voluto dare a ogni droide tratti umani, compresi quelli più spartani, come i piccoli mouse droid visti a bordo di diverse installazioni dell’Impero. Un tratto atipico per la fantascienza cinematografica dell’epoca, che pur avendo alcuni sporadici precedenti nella sci-fi cinematografica del precedente ventennio (come il Robbie de Il Pianeta proibito o Gort de Ultimatum alla Terra), è con Star Wars che viene avviata l’ennesima opera di evoluzione del canone fantascientifico cinematografico, dando alle figure degli esser robotici, solitamente tratti come meri strumenti, un ruolo centrale all’interno delle storie. Rifacendosi alla tradizione asimoviana del robot come essere senziente e non solo come mero oggetto, i droidi di Star Wars non solamente hanno ottenuto una personalità individuale, ma sono stata considerati come vere e proprie figure chiave degli eventi della saga.

Se all’interno della Trilogia Originale (Una Nuova Speranza, L’Impero Colpisce Ancora, Il Ritorno dello Jedi) e della Trilogia Prequel (La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni, La Vendetta dei Sith) la presenza dei droidi era vista come un ingranaggio essenziale della trama, con il nuovo corso di Star Wars la creazione di action figure ha consentito di poter avere i nostri droidi personali, come avvenuto recentemente con Lo-La 59, meglio nota come Lola, la compagna robotica di Leia Organa in Obi-Wan Kenobi, che è divenuta soggetto di una riproduzione di Hasbro

R2-D2 e C3-P0

I droidi di Star War per antonomasia. Comparsi in tutti i film della Saga di Skywalker, i due droidi sono sia un ingranaggio della meccanica narrativa della Trilogia Originale, che l’elemento comico di alleggerimento nei momenti più intesi dei film. Tra la personalità pedante e a tratti ingenua di C3-P0, droide protocollare creato nientemeno che da un giovane Anakin Skywalker (La Minaccia Fantasma), e l’intraprendente e irruento R2-D2, droide astromeccanico originariamente in servizio sulla nave reale di Naboo), si è sviluppato un rapporto pressoché simbiotico, tanto che in diverse occasioni il logorroico droide dorato non ha esitato a definire il suo piccolo amico come la sua ‘controparte’.

K2-SO

Tra i droidi imperiali rientra anche il modello di sicurezza, noto come K-2SO, che abbiamo visto prima in Rogue One, dove uno di essi era compagno di avventura di Cassian Andor, e poi all’interno del videogioco Star Wars: Jedi – Fallen Order, dove il Jedi Cal Kestis si è scontrato con diversi di questi droidi. In Rogue One, K2-SO, interpretato tramite il motion capture da Alan Tudyk, era uno dei modelli di sicurezza riprogrammato dai ribelli, per esser utilizzato come scorta di Andor. Anche questo modello mostra una sua spiccata personalità che ben si concilia con l’atmosfera meno delicata e più dura di Rogue One, più cinica e con un umorismo che valorizza la complessa dinamica umorale della pellicola diretta da Gareth Edwards.

Droidi da battaglia

Visti durante la Trilogia Prequel, questi esser meccanici erano utilizzati dalla Flotta Separatista durante la Guerra dei Cloni. Dai semplici e piuttosto stupidi droidi di prima linea fino ai Battle Droids, corazzati e indistruttibili, sino ai droidi distruttoti, che avvolti da scudi personali rotolano sui campi di battaglia colpendo i nemici in modo devastante.

c1-10P (Chopper)

Chopper è il droide astromeccanico dell’equipaggio della Fantasma, i protagonisti della serie animata Star Wars Rebels. Recuperato da Hera Sindulla quando la Guerra dei Cloni aveva raggiunto il suo pianeta, Ryloth, Chopper si basa sul design di R2-D2, il canovaccio su cui stanno sviluppati tutti i droidi astromeccanici della saga, e compare fugacemente anche nella base ribelle di Yavin in Rogue One.

BB-8

Con Il Risveglio della Forza, non solamente è stata impostata una nuova direttrice narrativa, ma è stato introdotto anche un nuovo droide, che si è subito ritagliato l'affetto del fandom: BB-8. Il piccolo droide sferico che accopagna Poe Dameron (Oscar Isaac) nelle prime scene del film è divenuto parte integrante degli eventi, quasi un sostituto di R2-D2 nel primo capitolo della Trilogia Sequel, divenendo anche un erede caratteriale. Una presenza simpatica e frizzante, che ha gettato anche un'ombra su D-0, il droide introdotto in L'Ascesa degli Skywalker.

L3-37

Comparsa in Solo, questa droide interpretata da Pheobe Waller-Bridge era la fedele compagna di avventure di Lando Calrissian (Donald Glover). Esperta navigatrice, L3-37 è uno dei droidi più interessanti di Star Wars, complice la sua personalità consapevole e decisa, frutto della propria visione del sè. L3 si è autoassemblata passando diversi fasi, seguendo la ricerca di una identità personale che rispecchiasse anche il suo aspetto, oltre a perseguire una personale crociata contro lo schiavismo dei drodi da parte degli organici

Lo-La 59 (Lola)

Lo-la 59, ribattezzato Lola, in Obi-Wan Kenobi è il piccolo droide di Leia Organa (Vivien Lyra Blair), principessa di Alderaan e figlia segreta di Anakin Skywalker, il cui rapimento e successiva liberazione è una delle linee principali della trama della serie. Sin dalla sua prima apparizione, Leia è accompagnata da Lola, droide semplice ma che preserva il caratteristico tratto di umanizzazione dei droidi tipico della saga, che viene valorizzato non solo dalla reattività del suo unico, luminoso occhio, ma anche da una voce sintetica tipica di questi personaggi metallici. Come da regola, Leia riesce a interpretare questi vocalizzi elettronici, dialogando con la sua compagna meccanica come fosse una vera amica.

BD-1

Il piccolo droide che accampagna Cal Kestis nella sua ricerca dell’holocron che potrebbe dare una speranza all’Ordine Jedi nel videogioco Star Wars Jedi – Fallen Order. Appartenuto inizialmente al maestro Jedi Cordova, all’interno della memoria del piccolo robottino sono contenute le memorie del Jedi, che aiuteranno Kestis a raggiungere il suo obiettivo. Curioso, inseparabile compagno di avventura e prezioso nell’avanzare nei punti più complessi del gioco, BD-1 è diventato presto uno di beniamini del fandom di Star Wars.

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