Due Monete, di Núria Tamarit: la recensione

Il graphic novel di Núria Tamarit edito da Bao Publishing è una profonda riflessione sulle contraddizioni della nostra società. La recensione di Due Monete.

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a cura di Rossana Barbagallo

Due Monete è il graphic novel di Núria Tamarit pubblicato da Bao Publishing che, attraverso il breve viaggio di un'adolescente in Senegal, racconta lo spirito dell'Africa e del suo popolo. Immagini semplici ma ricche di colore, pochi dialoghi ma carichi di significato, uno spaccato di vita lungo tre mesi che racchiude insegnamenti da custodire per un'intera esistenza.

Una lettura che non pretende di fornire spiegazioni o indottrinare, Due Monete è una profonda riflessione sulle contraddizioni della società realizzata con semplicità e scorrevolezza.

Cosa è realmente importante?

Mar è una diciassettenne spagnola che per tre mesi vivrà in Senegal con la madre Sabina, impegnata nella costruzione di un centro culturale che ospiterà la sede della radio e la biblioteca. Nel villaggio wolof in cui le due donne sono ospiti il wi-fi è inesistente, i servizi igienici scarseggiano e talvolta può capitare di rimanere privi di scarpe perché qualcun altro le ha indossate prima di noi. Inutile dire che Mar fatica ad integrarsi in questa nuova realtà così diversa dalla sua.

La giovane vi si immerge suo malgrado durante la missione umanitaria della madre e crede di essere privata di tutti quegli aspetti della vita di cui non può fare a meno. Durante la sua permanenza in Senegal, tuttavia, Mar incontrerà altri giovani come lei che le racconteranno cosa vuol dire essere wolof e, prima di tutto, africani; imparerà a riappropriarsi del suo tempo e ad utilizzarlo in modi che non avrebbe creduto possibili; farà esperienza di colori e sapori nuovi, danze, linguaggi, e in generale di un modo di vivere che, per quanto possa sembrare diverso e spaventoso, la sorprenderà lasciandole un ricordo indelebile.

In quel luogo che è il Senegal dove Mar credeva di trovare solo aridità e miseria, l'adolescente protagonista di Due Monete scoprirà invece che la vita cresce rigogliosa.

Una scoperta inaspettata

Núria Tamarit, classe 1993, è l'autrice spagnola che, con un accenno autobiografico, delinea il breve spaccato di vita di Mar al suo primo viaggio in Africa. Si tratta di una fumettista emergente con alle spalle altri due graphic novel, Duerme Pueblo e Avery's Blues, ma non si può certo dire che il suo approccio alle tematiche espresse in Due Monete non sia maturo. Uno sguardo rivolto alla varietà culturale, alle differenze tra "noi" e gli "altri" che talvolta possono spaventarci, alla riscoperta di un modo di vivere perduto nella società occidentale.

Per questo Due Monete merita un plauso. Il graphic novel di Tamarit conduce infatti il lettore nell'afoso Senegal, in un luogo dove il tempo sembra essere sospeso in un momento da vivere senza affanno, permettendoci di riflettere su ciò che credevamo di sapere riguardo alle popolazioni africane. E riguardo a noi stessi. Attraverso l'occhio ingenuo della protagonista, abituata a filtrare la propria vita e quella degli altri dallo schermo del suo telefono, vengono meno, innanzitutto, tutti quegli stereotipi che potrebbero riguardare un popolo come i wolof. La stessa Mar dice alla sua nuova amica, Astou:

Avevo paura di venire. Pensavo che avrei trovato gente in fin di vita. Gente disperata, in cerca di aiuto. A volte però penso che state meglio di noi. Perfino che siete migliori di noi.

I loro abiti sono pieni di colori e i loro piatti sono ricchi di spezie; quando si ritrovano tutti insieme iniziano a danzare; non arrancano ogni giorno per raggiungere questo o quell'obiettivo come se fosse questione di vita o di morte; hanno poco o nulla, ma non si azzuffano per contendersi i beni materiali, condividendo al contrario ogni cosa, persino le scarpe. Mar dapprima fatica a comprendere e ad adattarsi a certi meccanismi così estranei; poi, pian piano impara (e noi con lei) l'importanza di certi concetti che per i wolof sono totalmente naturali.

Essere padroni del proprio tempo e amministrarlo di conseguenza. Condividere con gli altri abbattendo il concetto di proprietà (perché "se tutti abbiamo le cose di tutti, allora tutti abbiamo più cose"). Rifiutare l'idea secondo cui un oggetto è più adatto ad un genere anziché ad un altro (Mar chiede a Khadim perché indossi delle ciabatte da donna, ma la sua risposta la spiazza: chi ha stabilito che quelle ciabatte sono da donna e non possono essere utilizzate da un uomo?).

Toubab

Due Monete può essere considerato quindi una riflessione su ciò che ai nostri occhi appare così profondamente diverso e lontano: per il solo fatto che nella nostra società vigono certe imposizioni culturali e necessità "artificiali", come può essere quella del Wi-Fi di cui è costantemente alla ricerca Mar durante la sua permanenza affermando che "essere irraggiungibile è come sparire". Le contraddizioni occidentali vengono a galla nel graphic novel di Núria Tamarit senza che nemmeno si parli direttamente di esse, assistendo semplicemente alla vita quotidiana dei wolof in Senegal, rilassata e col sorriso sulle labbra.

D'altro canto, in realtà, non esiste un "giusto" e uno "sbagliato". Quando Mar parla con Astou riguardo ai valori che si è trovata a riscoprire con sorpresa, la sua nuova amica le dice "Forse ci stai idealizzando". La diciassettenne spagnola ascolta così i racconti di chi ha provato a raggiungere l'occidente in barca, rischiando la vita per fuggire dall'amata casa e trovare fortuna nella terra delle promesse; o di come la povertà che dilaga in certi territori africani sia causata dagli stessi governi che li depauperano delle loro risorse.

Una società che non è esente da antinomie e profonde ferite: tuttavia Tamarit ci fa riflettere su come il popolo africano le affronti, sul loro spirito nell'accogliere la vita così come viene; ci dà la possibilità di guardare loro e poi guardare nuovamente noi stessi, per scoprire che ciò che diamo per scontato e "normale" non è detto sia anche giusto e accettabile.

All'interno del graphic novel viene anche esplicitato il significato dell'espressione Due Monete:

Il concetto di Toubab viene dall’epoca coloniale. I coloni parlavano inglese, allora i Wolof impararono a chiedere denaro in quella lingua. “Two” due in inglese e “Bab”, la moneta che c’era in quei tempi ovvero: Toubab, Due monete.

La storia raccontata da Tamarit, però, non è una denuncia dai toni accesi fatta per inculcare in chi legge determinate idee sull'occidente o sui paesi africani. Due Monete è un semplice spaccato di vita, leggero, che si lascia leggere tutto d'un fiato per la sua scorrevolezza, senza retorica o pedanterie. Mette in luce gli aspetti propri di una parte e dell'altra semplicemente per ciò che sono, narrandoci fatti di ordinaria quotidianità in una terra come il Senegal, senza cercare di toccare il lettore con drammi o aneddoti strappalacrime.

...e tutto il mercato sono manghi

Ciò che colpisce di Due Monete, oltre alla sua capacità di toccare tematiche di un certo peso con immediatezza e agilità, senza gravare sul lettore, sono di certo le sue illustrazioni, anche in questo caso realizzate da Núria Tamarit. Già la copertina di questo cartonato Bao Publishing è uno spettacolo per gli occhi con i suoi colori sgargianti e ritrovare la stessa "freschezza" cromatica anche all'interno del graphic novel rende la lettura ancora più piacevole.

Dominano i gialli e le tonalità terrose, del deserto e della sua arsura, ma anche del sole e dell'energia che sprizza dal popolo dei wolof. L'azzurro del mare che lambisce la costa e del cielo sconfinato che sembra una promessa di costante libertà. Ma anche i motivi dalle forme geometriche e dai mille colori che caratterizzano gli abiti delle donne del villaggio, mescolandosi alle varietà cromatiche del mercato che spesso viene rappresentato in Due Monete, con i suoi cibi dai colori dell'arcobaleno. Sembra quasi che, nonostante ci si trovi in una terra povera, la sua vitalità sia piena e pulsante di energia che viene comunicata attraverso il disegno.

Le figure rappresentate sono molto particolari: le proporzioni non vengono quasi mai rispettate, i volti sono spesso oblunghi, ma queste illustrazioni colgono lo spirito generale di Due Monete, adatte così all'ambientazione di cui si racconta. I personaggi sono infatti raffigurati spesso lateralmente in pose che richiamano le geometrie e lo stile delle illustrazioni africane, con tratto deciso ma con la stessa semplicità che scorre lungo tutta questa piacevole e profonda narrazione.