Dune: Imperium, la recensione. Quattro casate per il dominio di Arrakis

Dune: Imperium è un gioco da tavolo basato sulla saga letteraria Dune di Frank Herbert che presenta meccaniche di deck-building e piazzamento lavoratori.

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a cura di Davide Vincenzi

Dune: Imperium è un gioco da tavolo prodotto da Dire Wof e pubblicato nel nostro Paese da Asmodee Italia. Basato sul film Dune, di cui gli appassionati di fantascienza attendono pazientemente l’uscita la cui data è ancora incerta, a sua volta tratto dall’omonimo romanzo di Frank Herbert che ha dato il via a una saga letteraria di culto, Dune: Imperium è un gioco da tavolo competitivo per uno-quattro giocatori dai tredici anni in su, che fa del suo motore principale le meccaniche di deck-building e piazzamento lavoratori.

Unendo insieme queste due meccaniche piuttosto familiari, Dune: Imperium è un gioco sorprendentemente semplice, nonostante la mole di possibili azioni da compiere durante la partita. I giocatori competono per ottenere più Punti Vittoria possibile in partite che durano circa un'ora e mezza/due.

Dune: Imperium, il gioco

In Dune Imperium, ogni giocatore è il leader di una delle grandi Case del Landsraad (l’organo governativo dove sono rappresentate le Grandi Case dell’Impero) e dovrà sconfiggere i suoi rivali in combattimento, esercitare influenza politica e stipulare alleanze con le quattro fazioni principali presenti in gioco: l’imperatore Shaddam IV, la Gilda Spaziale, la sorellanza Bene Gesserit e i Fremen. I successi dei giocatori saranno misurati in Punti Vittoria.

Sono otto, due per casata, i leader tra cui è possibile scegliere. Ogni leader possiede due capacità uniche diverse, cosa che rende Dune Imperium un gioco parzialmente asimettrico. Inoltre, il nome di ogni leader è seguito da un certo numero di icone (da una a tre). I Leader con più icone sono strategicamente più complessi e per la prima partita il regolamento consiglia di scegliere i Leader con una sola icona.

Dopo una fase di setup piuttosto rapida, in cui i giocatori ricevono il proprio mazzo predefinito, identico per ogni partecipante e composto da dieci carte, una partita a Dune: Imperium è scandita dal susseguirsi di svariati round composti da cinque fasi. Ogni round, i giocatori inviano i propri agenti negli spazi azione sul tabellone, raccogliendo risorse, influenza sulle varie fazioni presenti in gioco o truppe.

Il culmine di ogni round è una fase di combattimento, che premia i giocatori in base alla forza accumulata durante il round attraverso un mix di truppe spese e carte rivelate. Alla fine di un round, se un qualsiasi giocatore sarà arrivato a dieci o più Punti Vittoria, oppure se il mazzo dei Conflitti è vuoto, la partita termina e chiunque possieda il maggior numero di Punti Vittoria vince.

Dune: Imperium, flusso di gioco

Ogni round inizia rivelando una nuova carta Conflitto dalla cima del mazzo dei Conflitti e collocandola a faccia in su nella casella accanto ad esso. Quindi, ogni giocatore pesca cinque carte dal proprio mazzo, formando la propria mano per quel round.

La maggior parte del gioco effettivo consiste nel decidere dove inviare i propri due agenti in base alle carte che si sono pescate. Durante la partita sarà possibile acquisire un terzo agente e un quarto se si considera il Mentat, utilizzabile di volta in volta da ogni giocatore. L'invio di un agente richiede che venga per prima cosa giocata dalla propria mano una carta con un simbolo che corrisponda allo spazio sul tabellone di gioco in cui si desidera inviarlo. Invece di giocare tutte le proprie carte in una volta, il gioco prevede che il turno passi di giocatore in giocatore, con ogni partecipante che esegue una singola azione nel proprio turno e aspetta che tutti gli altri abbiano svolto un’azione prima di poter eseguire la propria seconda (o terza o quarta, se si possiede il terzo agente o il Mentat).

Quando un giocatore gioca una carta e invia un agente su una casella del tabellone, dovrà per prima cosa pagare ogni eventuale costo o soddisfare ogni eventuale requisito della casella del tabellone che ha scelto, quindi otterrà gli effetti della casella del tabellone nonché gli effetti contenuti nel riquadro agente della carta giocata. Se la casella del tabellone appartiene a una delle fazioni, il giocatore inoltre dovrà far avanzare il suo segnalino sul relativo Indicatore di Influenza della fazione. Se la casella del tabellone presenta anche l’icona del combattimento (due spade incrociate), il giocatore potrà schierare il quantitativo desiderato di truppe (tra quelle reclutate durante il turno più fino a due dalla propria guarnigione) nell’area del tabellone relativa al combattimento.

Le carte Intrigo

Tra le risorse ottenibili dalle caselle del tabellone e dalle carte giocate, ci sono anche le carte Intrigo. Una volta ottenute, queste andranno pescate dall’omonimo mazzo e andranno messe da parte nella propria area di gioco. Le carte Intrigo rappresentano sotterfugi, accordi nascosti e colpi di scena che possono fornire risorse come acqua e spezia, aumentare l’influenza di un giocatore presso una fazione o perfino assegnare Punti Vittoria. Di fatto rappresentano la meccanica che introduce un pizzico di fattore alea all’esperienza di gioco. Ogni carta Intrigo indica quando può essere giocata, che effetto ha e gli eventuali costi o condizioni particolari per giocarla.

Esistono tre tipi di carte Intrigo: Trama, Combattimento e Fine Partita. Un giocatore può giocare una carta Intrigo Trama in qualsiasi momento durante un proprio turno dell’agente o di Rivelazione. Un giocatore può giocare una carta Intrigo Combattimento soltanto durante la fase di Combattimento, mentre le carte Intrigo Fine Partita possono essere utilizzate soltanto alla fine della partita, prima del conteggio finale dei Punti Vittoria.

Rivelazione e Combattimento

Una volta inviati tutti gli agenti che si desidera, i giocatori svolgeranno un turno di Rivelazione, scoprendo tutte le carte rimanenti nella propria mano e ottenendo l’effetto mostrato nel riquadro di rivelazione delle carte. Solitamente, l’effetto sarà l’ottenimento di punti Persuasione, una risorsa utilizzata per acquistare nuove carte da aggiungere al proprio mazzo tra quelle al momento a disposizione, o forza di combattimento aggiuntiva. Ogni turno si dovrà dunque decidere quali carte spendere per inviare gli agenti e quali mantenere in mano per ottenere vantaggi nel turno di Rivelazione.

Durante il turno di Rivelazione, si andrà anche a calcolare la forza totale di Combattimento di ciascun giocatore per quel round, che verrà indicata con un segnalino sull’apposito tracciato. Quindi si dovrà passare alla fase successiva, quella di Combattimento, in cui ogni giocatore potrà utilizzare un qualsiasi numero di eventuali carte Intrigo Combattimento possedute, per andare a modificare la propria o altrui forza di Combattimento.

Dopo che tutte le carte desiderate sono state giocate, il vincitore del combattimento e chi si è classificato secondo e terzo (solo il secondo, in caso di partite a tre giocatori) otterranno le rispettive ricompense, indicate sulla carta Conflitto scoperta all’inizio del round, tra cui anche succulenti Punti Vittoria.

Terminare il round

Quindi, ha luogo la fase di Creazione in cui la spezia si accumula sulle caselle del tabellone che presentano un’icona raffigurante il Verme delle sabbie. Se tali caselle non contengono un agente, allora di dovrà collocare un gettone spezia su di esse. Questa spezia si aggiunge a qualsiasi spezia bonus che poteva già essere presente dai round precedenti. La spezia potrà essere raccolta inviando un agente su quelle caselle, nei round successivi.

Il round, quindi, termina con il ripristino del gioco: il segnalino Mentat torna nella sua casella, gli agenti tornano dai rispettivi leader e i giocatori pescano una nuova mano di cinque carte dal loro mazzo.

Dune: Imperium, partite a uno e due giocatori

Una cosa che abbiamo particolarmente apprezzato di Dune: Imperium sono le varianti per affrontare partite in solitario o solo con un secondo giocatore.

Per garantire che il tabellone rimanga affollato come quando si gioca a tre e quattro partecipanti, il gioco fa uso di una IA per fornire partite a pseudo tre giocatori grazie a un mazzo di carte dedicato che svolge le veci di un’atra casata. Quando si gioca in due, l'unica funzione dell'IA è quella di occupare spazi sul tabellone e fornire ulteriore competizione nella fase di Combattimento.

Nel gioco in solitario, tuttavia, l'IA ottiene i poteri del leader e potrà guadagnare Punti Vittoria, assicurandosi che il giocatore debba comunque essere il primo ad arrivare a dieci o più punti per vincere la partita. Inoltre, l’IA si comporterà in modo aggressivo, e la vittoria del giocatore non sarà mai così scontata.

Tale modalità, comunque, non è esente da difetti. Senza altri giocatori che acquistino nuove carte dal mercato, con la conseguente scoperta di ulteriori nuove carte, la scelta delle carte disponibili per costruire il proprio mazzo rimane limitata e alla lunga un po’ frustrante.

Tematicamente parlando

Essendo Dune: Imperium un prodotto altamente tematico, ci teniamo a spendere due parole su quanto il gioco riesca a restituire l’ambientazione della saga di Dune. Tralasciando l’aspetto artistico, di cui tratteremo nel prossimo paragrafo, a nostro avviso Dune: Imperium risulta essere tematico al 70% circa. Sicuramente non è un qualsiasi gioco astratto su cui è stata appiccicata l’ambientazione di Dune, ma manca comunque qualcosa e non si riesce quindi arrivare a un’esperienza totalizzante.

A parte il creare spezia, la cui raccolta è fin troppo semplice nel gioco paragonata alla difficoltà e pericolosità di reperimento nell’ambientazione di Dune, nessun ruolo viene assegnato nel gioco agli iconici e mastodontici Vermi delle sabbie, tanto per dirne una.

Dune: Imperium, i materiali

Dal punto di vista qualitativo e prettamente artistico dei materiali che compongono il gioco, Dune Imperium presenta diversi alti e bassi. La confezione restituisce subito un piacevole effetto, sia visivo sia tattile, grazie all’evocativa immagine presente sulla scatola e alla solidità del cartone con cui questa è composta. Sotto tono, invece, il divisorio in cartoncino presente all’interno, poiché totalmente privo di qualunque scompartimento per alloggiare la componentistica, soprattutto le carte.

Anche la qualità dei componenti risulta altalenante, con token in legno anonimi che svolgono egregiamente la loro funzione ma fanno calare il fascino dell’ambientazione e l’immersione del giocatore nella stessa. Le recenti produzioni, soprattutto quelle tematiche, ci hanno abituato ormai a degli standard ben più elevati. Buona invece, la qualità dei segnalini in cartoncino e le schede dei leader, che risultano essere piacevoli alla vista, pur senza far gridare al miracolo, e in linea con la media delle produzioni, per qualità del materiale utilizzato.

Per quanto riguarda il tabellone di gioco, dal punto di vista dei materiali non abbiamo nulla da eccepire, ma lo abbiamo trovato leggermente sotto tono dal punto di vista artistico. Sebbene estremamente funzionale ai fini del gioco, la grafica risulta non particolarmente caratterizzata e fatica a restituire il fascino dell’ambientazione di una saga di culto come quella di Dune.

Nota di demerito purtroppo deve essere assegnata alla qualità delle carte. Da un punto di vista artistico sono piacevoli da osservare, sebbene supponiamo che molto del loro fascino sia attualmente "sopito" a causa dei continui slittamenti dell’uscita del film nelle sale, dato che le illustrazioni si rifanno continuamente a quest’ultimo, mostrando anche i ritratti degli attori che interpretano i vari personaggi. Dal punto di vista dei materiali invece le carte risultano essere particolarmente leggere e senza telatura . Considerando che si tratta di un gioco di deck-building in cui i mazzi di carte andranno continuamente mescolati più e più volte durante ogni partita si rende particolarmente consigliato l’uso delle bustine protettive per preservarne la qualità.

Il materiale cartaceo, regolamento e fogli riassuntivi, sono in linea con prodotti similari per qualità dei materiali e hanno un layout che ne rende piacevole e semplice la consultazione.

Conclusioni

Non è particolarmente difficile da imparare e da insegnare, ma padroneggiarlo richiederà un po’ di tempo viste le molte icone da interpretare e le poche ma importanti regole ed eccezioni che possono facilmente essere scordate. La complessità maggiore di Dune: Imperium sta nel prendere confidenza con la miriade di scelte a disposizione su dove inviare i propri agenti e pianificare una buona strategia.

Benché l’interazione tra i giocatori sia prettamente indiretta, giocare a Dune: Imperium non è un'esperienza solitaria in cui ci si deve concentrare esclusivamente sulla propria strategia. La competizione per gli spazi sul tabellone e il richiamo delle ricompense date dalle carte conflitto assicurano che i giocatori si scontrino costantemente a vicenda. Ciò, tuttavia, introduce un leggero rischio di paralisi d’analisi poiché, uno spazio occupato da un altro giocatore o una carta Intrigo giocata nel momento sbagliato potranno costringere i partecipanti a rimettere completamente in discussione i loro piani per quel round.

Il lato deck-building del gioco è in generale un po' limitato, poiché durante la decina di round che una partita mediamente dura, le carte più potenti che si acquisiscono in seguito durante il gioco saranno impiegate non più di due o tre volte. Diventeranno quindi fondamentali le rarissime opportunità di eliminare una carta per snellire il mazzo.

Tirando le somme, da quanto emerso dalle nostre prove sul campo e nonostante le evidenti mancanze a livello qualitativo dei materiali, Dune Imperium è a nostro avviso un gioco da tavolo di tutto rispetto che riesce brillantemente a coniugare le due principali meccaniche che lo compongono. Consigliato.

Un prodotto rivolto a…

Dune Imperium è un gioco da tavolo che si rivolge prevalentemente a quella categoria di giocatori che predilige il gioco competitivo e di tipo europeo rispetto ai giochi che fanno largo uso del fattore fortuna. La presenza delle carte Intrigo, che introducono una buona dose di alea, tuttavia, potrebbe far storcere il naso agli amanti dei giochi German nudi e crudi. Avendo una componente deck-building ben integrata con le meccaniche di piazzamento lavoratori ma tuttavia un po’ deboluccia in sé, Dune Imperium non dovrebbe essere la prima scelta per chi è in cerca di un titolo pesantemente incentrato sulla gestione e costruzione del mazzo.

Detto questo, però, è indubbio che questo prodotto sia l’ideale per chi è alla ricerca di un gioco da tavolo mediamente complesso e in grado di restituire un’ottima esperienza ludica. Può benissimo fungere da ponte verso giochi molto più arzigogolati per chi è nuovo di questa passione e finora ha affrontato solo titoli leggeri. Infine, l’ambientazione di fondo, tutto sommato resa piuttosto bene, è un incentivo non indifferente all’acquisto, per gli appassionati della saga di Dune.