Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri, Hugh Grant perché si è unito al cast

Durante un'intervista, Hugh Grant svela perché si è unito al cast di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri

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a cura di Manuel Enrico

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è uno dei film più attesi della prossima annata cinematografica, come hanno dimostrato le reazioni dei fan della popolare ambientazione fantasy alla presentazione del trailer. Basato sul celebre mondo creato da Wizards of the Coast, il film vedrà come protagonisti una banda di avventurieri capeggiati da un istrionico bardo (Chris Pine), che dopo avere rubato su commissione un prezioso e potente artefatto dovranno rientrare in possesso dello stesso per impedire al loro committente di distruggere il mondo. Una storia avvincente che verrà portata in scena da un cast ricco di nomi importanti dello show biz contemporaneo (Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis) e che conterà anche la presenza di Hugh Grant. Nonostante non sia ancora stato precisato quale sarà effettivamente il ruolo dell’attore britannico in questa scoppiettante quest, Hugh Grant ha spiegato perché si è unito a Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri.

Durante un'intervista, Hugh Grant svela perché si è unito al cast di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri

Dal trailer del film, è risultato evidente come questa avventura avrà una marcata componente comica, elemento che potrebbe giovare non poco della presenza di un veterano come Grant. Nella sua carriera, l’attore si è dimostrato un ottimo interprete sia di commedie brillanti che di ruoli più sarcastici, mantenendo sempre una propria identità attoriale che vede nell’ironia una componente essenziale, spesso interpretando dei personaggi caratterizzati da un vita non proprio di successo.

Un tratto caro all’attore, e che secondo quando rivelato durante un’intervista con Collider, potrebbe essere stato il motivo che ha spinto Hugh Grant a partecipare a Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, come ha precisato riferendosi a cosa abbia gradito maggiormente dell’approccio narrativo dei due artefici del film, John Francis Daley e Jonathan Goldstein:

Credo che la cosa che più mi ha attratto della loro sceneggiatura sia che si basa sui perdenti. Questa piccola combriccola di compagni, sono tutti abbastanza alla deriva. Uno non è un bardo particolarmente in gamba, e il mago, interpretato da Justice, è davvero pessimo. Come chiamano i maghi in Dungeons & Dragons? Stregone. Bene, non è proprio buono nemmeno come tale. E il personaggio di Michelle è stato cacciato da dovunque. Che cos’è? Un barbaro. Eppure, è ancora innamorata del marito, che invece ama qualcun altro. E mi sono sentito attratto da questo approccio da perdenti di questa piccola banda, magari è un’affinità britannica, noi amiamo i perdenti.

Questa visione di Grant è stata confermata anche da quanto visto nel trailer del film dedicato a Dungeons & Dragons, un aspetto che è stato inserito anche nelle funamboliche scene di combattimento. Come non apprezzare il fatto che Holga, la barbara intepretata da Michelle Rodriguez, nelle lotte sembra non contare solamente sulla propria prodezza guerriera, ma anche su una non indifferente dose di fortuna, come nella scena in cui un’arma le arriva dritta in mano dopo esser stata mollata da un nemico.

Come ben sanno gli appassionati giocatori di Dungeons & Dragons, anche se lo spirito dei giocatori è quello di crearsi dei personaggi epici, spesso le quest sono animate da situazioni imprevedibili e divertenti, come ci ha metaforicamente ricordato Legend of the Vox Machina. Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri potrebbe rivelarsi una riuscita crasi tra l’intento epico e il vivere un’avventura ironia, cercando di eliminare definitivamente il ricordo del primo film dedicato a Dungeons & Dragons, considerato non solo un pessimo adattamento dell’ambientazione del popolare gioco di ruolo, ma anche un film tutt’altro che memorabile.