Dungeons & Dragons: un'Avventura Fantasy, il vero antagonista di Heroquest?

Recensione di Dungeons&Dragons Un'Avventura Fantasy, un Gioco da Tavolo simile a Heroquest

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a cura di Amos Pons

Dungeons & Dragons Un'Avventura Fantasy è un Gioco da Tavolo, oramai fuori produzione, che ebbe un grande successo. La maggior parte delle persone che lo possiede, o l'ha posseduto, ne serba un ottimo ricordo e ci rigiocherebbe volentieri. Inoltre, sul mercato dell'usato le sue quotazioni sono sempre molto elevate e ancora di più quello delle uniche due espansioni uscite: l'Inverno Eterno (2003) e La Foresta Proibita (2004). Cerchiamo di scoprire il perché questo gioco ha "segnato" il mondo dei giochi da tavolo a tema "fantasy" e "gioco di ruolo".

Dungeons & Dragons: un'Avventura Fantasy: i contenuti del Gioco

Dungeons&Dragons Un'Avventura Fantasy, ideato da Amanda Birkinshaw e Barry Yearsley, esce nel 2002 per la Parker Brothers, brand di proprietà della Hasbro. Da notare che il gioco era destinato unicamente al mercato europeo e vide versioni in numerose lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, olandese, greco e turco.

Il gioco è pensato per 2-5 giocatori, di cui uno destinato a ricoprire il ruolo di Master, e richiede l'impiego durante la partita di tutti e 4 i personaggi presenti nella scatola base. In caso di un numero inferiore a 5 giocatori il controllo dei personaggi in esubero sarà assegnato comunque ai giocatori al tavolo. La confezione è ricca di componentistica di qualità: un gran numero di carte plastificate che riassumono i valori statistici dei mostri, gli equipaggiamenti, i tesori e gli incantesimi, le schede dei personaggi e le plance in cartoncino spesso, 40 miniature in plastica, tiles e qualche elemento tridimensionale in cartoncino. Le miniature non sono bellissime, in particolare se confrontate con gli attuali modelli presenti in giochi similari, ma sono tante e fanno il loro lavoro, sono grosse e soprattutto resistenti.

I quatto personaggi, proposti nella scatola base, sono quelli iconici di Dungeons & Dragons 3.0: Regdar il guerriero, Mialee la maga, Jozan il chierico e Lidda la ladra. Oltre al regolamento e un libro delle missioni completa il tutto un set di dieci dadi customizzati a sei facce. Le illustrazioni sono in generale di buon livello e fanno il loro lavoro per evocare la giusta atmosfera fantasy

Le meccaniche

Forse quello dei dadi è uno degli elementi più interessanti e innovativi del gioco, che pur ispirandosi a Dungeons & Dragons non ne rimane schiavo delle meccaniche risultando un prodotto "a se stante" e non un gioco prettamente entry level per il mondo del Gioco di Ruolo. I dadi, nelle dinamiche di gioco, sostituiscono i classici dadi poliedrici di D&D e permettono di effettuare facilmente le azioni peculiari di ogni personaggio, come scacciare i non morti o cercare trappole, e gestire gli attacchi con le relative ferite inflitte a nemici e mostri. La gestione della difesa è invece data da un valore armatura che si sottrae alle ferite subite. Anche gli incantesimi sono gestiti in maniera semplice utilizzando un pool di punti magia che, in maniera abbastanza peculiare, si recuperano con l'utilizzo di alcune armi! Il movimento, espresso in quadretti, è strettamente ortogonale, a punteggio fisso, senza dover tirare dadi. I Personaggi possono salire di livello, da uno a tre, ma è l'avventura che determina il livello che i Personaggi devono usare per affrontarla!

Insomma, il sistema di gioco è rapido e intuitivo e permette di giocare subito senza tanto studio o preparazione. Ovviamente questo può essere un elemento che fa storcere il naso ai giocatori più esigenti o navigati che cerchino un'esperienza più profonda. Anche per chi cerca del Gioco di Ruolo e della narrazione non è l'ideale: il gioco prevede esplicitamente una mera lotta tra i personaggi e il Dungeon Master. Ma per chi cerca un dungeon crawler veloce e intuitivo è l'ideale.

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Conclusioni

Ci troviamo sicuramente di fronte all'ennesimo clone di  Heroquest questa volta in salsa Dungeons&Dragons, ma se in altri casi, come di Dragon Quest,  il risultato non è stato di certo eccezionale, in questo caso diciamo che i due giochi rivaleggiano senza problemi. Sicuramente il budget per la sua realizzazione è stato notevole e la componentistica è di qualità ma il vero elemento distintivo di Dungeons & Dragons: un'Avventura Fantasy risede nel suo regolamento che risulta semplice e snello che lo rende accessibile ad ogni tipologia di giocatore. Anche la presenza del prodotto nei canali della Grande Distribuzione ne ha sicuramente favorito la diffusione e popolarità. Non a caso, come detto in apertura dell'articolo, il gioco è ancora apprezzato dal pubblico ancora oggi, ad anni di distanza dalla sua pubblicazione. Può essere quindi una valida alternativa a Heroquest? A mio parere, sicuramente sì!