Encounter, recensione del nuovo film Amazon Original

Encounter: la recensione del nuovo prodotto thriller drammatico Amazon Original, online sulla piattaforma dal 10 dicembre 2021.

Avatar di Valentina Savalli

a cura di Valentina Savalli

Vi presentiamo la recensione di Encounter, nuovo film marchiato e prodotto dagli Amazon Studios e distribuito dal 10 dicembre 2021 sulla piattaforma di streaming Amazon Prime Video. Dalla scrittura di Joe Barton e Michael Pearce, impegnato anche alla regia, Encounter si presenta come un prodotto che mescola fantascientifico, thriller e drammatico percorrendo, però, un sentiero perlopiù introspettivo fino ad arrivare a una presa di coscienza palese e quasi annunciata.

Presentato al Toronto Film Festival lo scorso settembre e proiettato solo in alcuni cinema americani dal 3 dicembre, Encounter è un film nel quale non manca di certo l’azione, ma di cui le forti riflessioni giocano il ruolo di protagoniste.

  • Per iscrivervi al servizio di streaming Amazon Prime Video, sfruttando anche i 30 giorni di prova, potete utilizzare questo link.

Encounter: la trama

La storia di Encounter si presenta in maniera enigmatica: un veterano dei marine, Malik Khan (interpretato da un ottimo Riz Ahmed), dopo due anni di assenza a causa di quella che lui stesso definisce una lunga missione, raggiunge i suoi due figli Jay e Bobby nella casa in cui vivono con la sua ex moglie e il suo nuovo compagno. Convinto di essere sotto un attacco alieno silenzioso, che si palesa sotto forma di insetti che si insinuano all’interno del corpo degli esseri umani per poi controllarli, Malik decide di portare via i suoi due figli per poterli salvare da questo attacco. 

Da questo momento, Malik decide di partire per un lungo viaggio in macchina attraversando l’America, tentando di raggiungere quello che, almeno secondo lui, è la base segreta nella quale stanno lavorando a una cura per questa sorta di alieni-insetti, in modo da non dover più vivere con la paura di una puntura o riempiendosi di repellente per insetti spray come se fosse deodorante.

Durante la fuga, però, cominciano i problemi: i federali e la polizia saranno sulle tracce di Malik, ritenuto un elemento disturbato e in grado di far male ai due bambini e anche la presenza Hattie (Octavia Spencer), agente di custodia di Malik, è fondamentale per il protagonista, infatti è l’unica che crede nel suo assistito e ha fiducia in lui, al punto da non ritenerlo un uomo così tanto pericoloso.

Tra scene d’azione e drammatiche, Encounter narrerà anche di drammi familiari, legami profondi e riflessioni piene di consapevolezza sulla mente umana e su quei meccanismi che spingono le persone a cambiare profondamente, raschiando il fondo del proprio animo, per mantenere quella lucidità che ci contraddistingue dall’essere ossessionati e deviati.

Un’atmosfera altalenante

Encounter viene presentato in modo confusionario: per i primi 30 minuti di film lo spettatore non ha informazioni sul background dei personaggi o su alcune situazioni. Non vengono forniti approfondimenti né delucidazioni per giustificare alcune sequenze: il montaggio è un po’ raffazzonato a causa di alcune scene montate con poca logica, quasi come se si volesse mostrare un’altra parte di quella stessa scena, ma tagliandola in modo netto e brutale.

Il personaggio di Hattie, per esempio, non viene mai veramente presentato e si scopre solo successivamente che si tratta dell’agente di custodia del protagonista e, soprattutto, anche il suo ruolo viene rivelato solo ed esclusivamente in sequenze successive, sebbene ci venga presentata come un personaggio che conosce bene il protagonista e i suoi relativi problemi.

Fortunatamente, però, la trama risulta molto prevedibile, quasi annunciata dopo la prima mezz’ora di film, quindi se non viene spiegato qualche particolare, lo spettatore può tranquillamente arrivarci seguendo un po’ di logica e intuito, d’altronde Encounter è un film abbastanza semplice da seguire. A questo punto, però, vi starete chiedendo: “sì, ma gli alieni?”. Ecco, questo è un altro tasto dolente del film, che viene dichiarato come prodotto sci-fi, thriller e drammatico, ma che di extraterrestre non presenta nessuna caratteristica, se non un viaggio mentale del protagonista, ma di cui non approfondiremo per non farvi troppi spoiler.

Insomma, un film sugli alieni dove gli alieni però non arrivano mai, come nemmeno i colpi di scena o quelle sensazioni che fanno gridare al capolavoro. Una particolarità, però, in Encounter è ben presente: la trama del film all’inizio viene presentata come se fosse una linea tratteggiata, per poi uniformarsi e spostarsi forzatamente su un’altra linea come i binari di un treno, grazie all’abile lavoro degli sceneggiatori, su tematiche profonde di accettazione dei propri errori, redenzione nei confronti dei figli e delle persone care e sul rafforzamento dei legami con le persone alle quali si vuole bene.

La narrazione ambigua di Encounter lascia costantemente lo spettatore in uno stato di perenne attesa, rendendo il ritmo del film altalenante con molti cali di tensione: l’attesa di un attacco alieno, un colpo di scena, un qualcosa che dia una scossa alla situazione, che però non arrivano mai. Questa attesa, però, troverà pace solo quando verrà svelato l’epilogo del film, quando tutti i puntini saranno uniti e, finalmente, si avranno le risposte alle domande che, nel frattempo, ci hanno assalito dall’inizio del film. Tuttavia, il finale lascerà ugualmente una sensazione strana, quasi di vuoto, come se non volessero raccontarcela tutta fino in fondo, la storia.

Per finire con i tecnicismi, invece, un forte plauso va alla fotografia che, con qualche flare alla J. J. Abrams, tenta di portarci di prepotenza in un’atmosfera fantascientifica, che però perde tutta la “magia” non appena si realizza che di fantascientifico in Encounter c’è molto poco. Ottime invece le color e le scenografie: le colorazioni calde, quasi western in alcuni tratti, sostenute e confermate anche dai paesaggi distesi e abbandonati, vanno in netto contrasto con le atmosfere cupe che si creano attorno alle tematiche del film, quasi come se volesse essere messa in primo piano la contrapposizione che si crea tra il calore dell’atmosfera con la freddezza dell’ossessione e delle turbe mentali raccontate.

L’incontro… ma con sé stesso

Il titolo del film è Encounter, in italiano, l’incontro, preludio di quello che lo spettatore si potrebbe aspettare guardando un film presentato come sci-fi/thriller. Ci aspettavamo un primo contatto, un qualche riferimento extraterrestre e invece il vero incontro è quello rappresentato dal protagonista con sé stesso: una riscoperta della propria consapevolezza, una presa di coscienza su quanto possa essere fragile e instabile la mente umana se sottoposta a eventi traumatici e destabilizzanti.

Così, Encounter, da thriller ricco di inseguimenti e scene d’azione, prende coscienza di sé, proprio come il suo protagonista, riscoprendosi come prodotto introspettivo, psicologico, e riflessivo sui legami, su ciò che realmente conta ed è importante, annullando quel senso di angoscia che prevale per tutta la prima parte del film, riversando sulla piega dei sentimenti verso le persone care e l’accettazione dei propri demoni. Più che per la parte drammatica, Encounter si contraddistingue, quindi, per l’enorme riflessione che fa piombare nelle menti dello spettatore, facendolo immedesimare nella mente del protagonista, per combattere questa battaglia interiore più grande di lui.

Conclusioni

Se pensiamo di conoscerci abbastanza, ci sbagliamo: ci sarà sempre una parte nascosta, aliena, dentro di noi che verrà fuori quando meno ce lo aspettiamo. Sta a noi e alla nostra mente combattere per rimanere sulla giusta strada e questo è, forse, il ragionamento che Encounter ci vuole comunicare.

Se però cercate un film d’azione con sparatorie su rettiliani e grigi, ci dispiace deludervi ma Encounter non è il film che fa per voi, anche se ne consigliamo ugualmente la visione, anche solo per prendere più coscienza di noi stessiVi ricordiamo inoltre che potete trovare Encounter su Amazon Prime Video dal 10 dicembre.