Extraordinary, recensione: una storia non troppo straordinaria ma divertente

Extraordinary attinge da alcuni prodotti contemporanei delineando una storia in cui identità e super poteri si muovono insieme... forse.

Avatar di Nicholas Massa

a cura di Nicholas Massa

L’idea di un mondo in cui tutti sviluppano un super potere non è affatto nuova nell’intrattenimento contemporaneo e neanche nel cinema. Extraordinary, la nuova serie tv di Disney Plus in arrivo il 25 gennaio, parte da un’idea estremamente familiare per sviluppare una storia di crescita dalle tinte leggere in cui è facile perdersi e ancora di più rivedersi. Emma Moran, la sua scrittrice, imbastisce un’esperienza televisiva lungo una serie di stereotipi e archetipi adolescenziali e di poco successivi, impreziosita da alcune trovate comiche e svolte interessanti pronte a mescolarne le carte in tavola. Una storia estremamente classica, quindi, nel suo insieme, anche se articolata dalle curiose trovate di un contesto estremamente fuori dal comune in cui la comicità raggiunge possibilità inaspettate, sfiorando un tocco anche demenziale che non dispiace nell’insieme.

Extraordinary e la ricerca del proprio posto e identità

In un mondo in cui tutti, una volta raggiunti i 18, ottengono un potere di qualsiasi sorta, Jen (Máiréad Tyers) è ancora in attesa del suo a 25 anni. Extraordinary apre la sua narrazione presentandoci una protagonista diversa fin dal principio. Se i poteri sono la routine, Jen è la classica eccezione che si scontra con le banalità del caso. Il suo è un viaggio che si sviluppa da una serie di circostanze palesi, intessendo un ragionamento prevalentemente intimo, nel senso più introspettivo possibile. Così la conosciamo durante un colloquio di lavoro, entriamo nella sua vita e cominciamo a fare conoscenza con gli affetti familiari e amici.

Lei, Carrie (Sofia Oxenham) e il suo fidanzato Cash (Bilal Hasna) condividono una casa a Londra in un momento pieno di cambiamenti delle loro vite. Carrie può contattare e parlare con i morti mentre Cash può riavvolgere piccole porzioni di tempo. Nulla di speciale, ovviamente, in un mondo del genere. Extraordinary è una serie tv estremamente semplice nel suo insieme, dato che racconta le vicissitudini dei suoi protagonisti in modo corale, presentando le loro vite e gli attuali obiettivi. Il lato più interessante è proprio il contesto in cui si muovono. Solamente quello rende la sua narrazione comedy e sentimentale un minimo imprevedibile. L’autrice della serie, infatti, non banalizza mai i poteri dei personaggi in scena, tirando fuori sempre scene divertenti e alle volte “sopra le righe” (non siamo mai ai livelli di The Boys, per citare un prodotto simile), che tengono alta l’attenzione generale di episodio in episodio.

Jen deve trovare se stessa e farà di tutto per farlo. Non è né perfetta e né motivata, ed è proprio nelle sue imperfezioni che risulta facile rivedersi fin dalla primissima sequenza. Il suo carattere estroverso e quest’aura da “ragazza comune” non sono nulla di nuovo, ma comunque divertente da vedere, sempre in funzione delle vicende che le accadono e in cui viene trascinata.

Con questi personaggi troviamo anche un quarto protagonista interpretato da Luke Rollason: un gatto mutaforma che ha dimenticato il suo passato fino al momento in cui lo conosciamo. Il suo sviluppo resta uno dei più interessanti di tutta la serie, da scoprire passo passo con tutte le svolte del caso.

Un mondo super

Uno dei lati più attraenti e divertenti di Extraordinary, come abbiamo accennato anche sopra, risiede proprio nel mondo in cui tutto si muove. L’autrice della serie è stata molto attenta alle scelte in fatto di super poteri, e di personaggi da in contrare lungo il cammino. In questo la serie risulta assolutamente imprevedibile, presentando i poteri più strani e problematicamente esilaranti che si possa immaginare. Un contesto ben lungi da qualsiasi perfezione generale.

Avere dei poteri, inoltre, cosa implica se tutti intorno a te ne hanno uno? Extraordinary non ci vuole presentare un mondo senza problemi, piuttosto una società che si è abituata a una svolta del genere, costruendoci sopra aspettative e una serie di stereotipi sociali. Da tutto ciò la riflessione sull’identità umana a discapito delle proprie capacità fuori dal comune. A volte le potenzialità di queste persone cancellano tutto il resto, costruendo maschere sociali di cui risulta difficile parlare, e con cui la narrazione di questa serie si nutre per raccontare di qualcosa che va ben oltre la comicità di fondo.

Essere sempre la stessa cosa

Da un punto di vista puramente strutturale Extraordinary non è così straordinaria. Ci troviamo davanti a una storia di crescita basilare nel suo insieme, arricchita dalle trovate suddette. Jen non ha i poteri e si sente diversa, non ha realizzato nulla di significativo nella sua vita, fa un lavoro di circostanza in attesa di qualsiasi occasione che le consenta di abbandonarlo, e non ha una storia amorosa degna di nota. Le premesse sono tutte qui, sono tutte nei primissimi minuti del pilot, annunciando un percorso in cui moltissime delle cose che le accadranno sono abbastanza prevedibili.

L’originalità risiede, però, nel “come” le accadranno (mettendoci in mezzo anche le scelte degli altri personaggi), dato che non ci troviamo affatto nella Londra che tutti conosciamo. L’amore, il lavoro, il rapporto con il prossimo e con la famiglia, vengono continuamente sfalsati dalle norme sociali e da una narrazione parecchio esilarante, pronta a costruire momenti inaspettati e svolte sui generis. Queste sono il cuore pulsante di Extraordinary e il combustibile principale che spinge a proseguire nella sua visione.

Non è tanto interessante vedere l’ennesima storia in cui la “diversa” cerca il proprio posto in un mondo noncurante della sua esistenza, quanto il vederglielo fare dovendosi scontrare con alcune trovate divertenti e folli. Anche perché in questa storia si ride parecchio ma anche a denti stretti, dato che la maggioranza delle sue svolte comedy finiscono inevitabilmente con il riflettere sull’indole dei personaggi coinvolti e sulla loro stessa esistenza presente e futura.

L'offerta di Disney+

Disney+ annuale Disney+ mensile
89,99€/anno 8,99€/mese
VEDI OFFERTA VEDI OFFERTA