Fede Alvarez dirigerà un film di zombi per Lionsgate

Lionsgate copra il copione di 16 States, film apocalittico in salsa zombi affidato al regista Fede Alvarez, maestro dell'horror di nicchia.

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a cura di Walter Ferri

Lionsgate ha vinto l'asta per comprare lo script di 16 States, un film pandemico zombi firmato da John Requa e Glenn Ficarra, coppia di cineasti nota per grandi "classici" quali Come cani e gatti o Looney Tunes: Back in Action. Tuttavia non saranno loro a occuparsi delle riprese, bensì l'uruguaiano Fede Alvarez, regista relativamente giovane che si sta facendo notare per i suoi interessanti horror low budget. Suoi sono il remake del 2013 de La Casa e The Man in the Dark, lungometraggi apprezzati se non altro per la loro attenzione ai particolari più minuziosi.

Il copione, di cui si sa ancora molto poco, segue la vicenda di una madre che deve ricongiungersi con la propria famiglia durante un'apocalisse pandemica di zombi, una trama che gli stessi autori non si vergognano di affiancare alle tinte tematiche del Io sono leggenda con Will Smith (anche se, da quanto rivelato, parrebbe più affine a World War Z con Brad Pitt).

Requa e Ficarra hanno iniziato a lavorare a 16 States già dall'anno scorso, ma le recenti evoluzioni pandemiche del coronavirus sono state di grande stimolo per velocizzare i tempi di stesura. Ora che l'attenzione (e le paure) sono ai massimi storici, molti studios si sono interessati al progetto e le contrattazioni si sono protratte per una settimana intera.

La testata statunitense Deadline riporta che la cordata Lionsgate fosse trainata da Joe Drake, Nathan Kahane e Erin Westerman, tre produttori che hanno una longeva storia con il regista Alvarez. I già citati Man in the dark e La Casa sono infatti stati prodotti da Drake e Kahane, i quali all'epoca avevano affiancato Sam Raimi e Ghost House. Anche Westerman aveva avuto a che fare con Man in the Dark, ma come produttore esecutivo.

Nonostante la solidità di questa "reunion", è difficile stimare l'inizio della pre-produzione, visto che la quarantena globale sta tenendo in scacco l'intera industria cinematografica.