Ferro: il documentario di Amazon Prime su Tiziano Ferro

La recensione di Ferro, il nuovo documentario italiano disponibile a partire dal sei Novembre su Amazon Prime Video sul cantante Tiziano Ferro.

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a cura di Imma Antonella Marzovilli

Ferro è il nuovo documentario italiano che sarà disponibile a partire dal sei Novembre su Amazon Prime Video. A dirigere il toccante documentario è Beppe Tufarulo, regista di diversi spot pubblicitari che in Ferro, però, dà prova di essere un ottimo storyteller, riuscendo a tradurre in immagini, sentimenti ed emozioni del grande interprete della musica italiana, Tiziano Ferro.

Il documentario, infatti, è un viaggio intimo alla scoperta della vita privata e professionale del quarantenne cantante di Latina, dagli esordi fino al grande successo dello scorso Festival di Sanremo. Il documentario, inoltre, dà grande spazio a quelli che sono i problemi che hanno caratterizzato il percorso interiore di Tiziano Ferro, gli insuccessi e i successi personali e professionali. Frase emblematica del documentario che racchiude tutto il significato di esso è “Esiste un lieto fine: non importa come cadi, importa solo come ti rialzi. Se recuperi alla grande la cosa che più ricorderanno di te è come ti sei rialzato“.

È proprio dalla fine del viaggio che vogliamo partire per ricostruire la storia di Tiziano Ferro e di come la vita, alla fine, possa sempre trovare un modo per sorriderti.

https://www.youtube.com/watch?v=kHFnsXFbx_s&feature=emb_title

Un viaggio intimo nella vita di Tiziano Ferro

La vita di una pop star è, ovviamente, sia pubblica, sia privata. Quella pubblica di Tiziano Ferro purtroppo è stata, per diverso tempo, anche finta. Lo dice lo stesso cantante quando parla del suo esordio e del fatto che non potesse essere se stesso sul palco e nemmeno nella sua vita privata. La narrazione del documentario di Tufarulo parte proprio da questo assunto: Ferro ha dovuto lottare contro se stesso e contro il bigottismo moraleggiante della società italiana.

Il cantante ha lavorato per cercare di accettare prima il proprio corpo, poi la propria essenza. Nel corso della toccante intervista, Tiziano Ferro parla di come sia passato da centodieci chili a settanta chili in pochissimo tempo, di come non si sia abituato al suo nuovo corpo, quasi non riconoscendosi in esso, e di aver, per questo, sviluppato disturbi alimentari prima e problemi di alcolismo in un secondo momento, quando la sua carriera già lo faceva volare alto.

A questi problemi di accettazione verso la sua immagine, la società italiana e lo star system nostrano hanno impedito per diverso tempo al cantante di fare outing e svelare al mondo la propria omosessualità. Oppressione che per Tiziano Ferro è stata insostenibile tanto da spingerlo verso il baratro dell'alcolismo da cui ne è uscito lottando per una vita degna di essere vissuta, ricercando la serenità e la pace. Due condizioni a cui l'essere umano tende naturalmente, come dice lo stesso protagonista del documentario, ma che sono difficili da ottenere, più della felicità, perché presuppongono una piena consapevolezza di sé e della propria condizione umana.

Le parole di Tiziano Ferro, che riassumono la sua vita fino ad oggi che ha quarant'anni, sono parole di speranza ma, allo stesso tempo, di profondo dolore. Ferro racconta di aver dovuto passare attraverso l'inferno prima di diventare una persona migliore, ed egli ci mostra l'inferno attraverso le sue lacrime, i ricordi più dolorosi. Allo stesso tempo, però, ci mostra la gioia della rinascita attraverso l'amore per il suo compagno e per la sua famiglia d'origine e acquisita, ci svela i suoi sogni più grandi, come quello di avere dei figli, e ci mostra il volto privato e meraviglioso di un uomo sereno.

Dolore pubblico e amore privato

Il documentario in sostanza ribalta l'assunto per il quale l'amore deve essere materia pubblica, si può parlare tranquillamente di questo sentimento senza turbare nessuno, mentre il dolore deve, sempre e comunque, restare una faccenda privata. Il regista e lo stesso Tiziano Ferro, invece, invertono la sostanza dei fatti, mettendo in mostra il dolore più profondo e come da esso si possano trarre insegnamenti vitali. Mostrano un Tiziano Ferro segretario agli Alcolisti Anonimi e, come in un lungo e intimo flashback, viene raccontato il percorso di crescita e consapevolezza del cantante che lo ha portato per la prima volta a entrare in un gruppo di recupero per alcolisti e non uscirne più.

Se oggi Tiziano Ferro è l'uomo che vediamo sul piccolo schermo, e ascoltiamo nei suoi concerti, lo dobbiamo al grande coraggio che ha avuto di chiedere aiuto, di entrare in un gruppo e riprendersi, voracemente, la sua vita. Il coraggio, poi, è un altro tema importantissimo in questo documentario  che a un certo punto perde il fuoco, non si concentra più sulla vita del cantante ma diventa universale. Parla, cioè, al cuore di tutti e da tutti viene compreso. È un documentario semplice da vedere e soprattutto piacevole e commovente. Nulla è dato per scontato ma tutto viene inserito in una dinamica di perdita/dono, cioè difronte a tutto il dolore, a tutto il male che una persona può ricevere dagli altri e può infliggersi da solo, non se ne esce mai il solitaria, ma sempre accompagnati per mano da qualcuno.

Il documentario è un lungo spot alla salute fisica e mentale, è uno spot contro il bullismo e i soprusi, è uno spot all'amore sincero della famiglia. Di certo non è un capolavoro, ma racconta la storia di cui abbiamo bisogno per continuare a sperare in un futuro e in persone migliori. Comprendendo che, come dicevamo prima, non è importante cadere, ma in che modo ci si rialza.

Conclusioni

Il documentario Ferro, preso su Amazon Prime Video, è un monologo intimista di Tiziano Ferro che vuole raccontare tutta la verità della sua vita, non per puro gossip ma perché essa è può fungere da esempio a chi sta vivendo determinate condizioni e non ha la forza di proseguire, amarsi e amare la vita. La narrazione è sì lenta ma lo spettatore ha il tempo di metabolizzare i messaggi profondi che il regista e il protagonista vogliono trasmettere.

La visione è vivamente consigliata anche agli adolescenti che possono trovare un momento di riflessione nella condivisione di un dolore così grande e profondo, e che possono comprendere quanto sia difficile essere se stessi in un mondo che, invece, ci vorrebbe tutti uguali. La forza di Tiziano Ferro irrompe nella nostra giornata e ci mostra l'altro lato della medaglia del mondo patinato delle star, ci mostra la vita vera e difficile di un uomo.

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