Fiamme e arti marziali: perché leggere Fire Power di Robert Kirkman e Chris Samnee
Proseguono le avventure a base di kung fu realizzate da Robert Kirkman e Chris Samnee con Fire Power che vedono protagonista Owen Johnson, ex monaco shaolin e detentore della Fiamma, un potere bramato e ricercato per secoli. Con l’arrivo di Fire Power Vol. 4 – Terra Bruciata facciamo il punto della situazione su una serie a fumetti esplosiva e frenetica, degno omaggio al cinema d’arti marziali che saldaPress porta in Italia dall’etichetta Skybound e che aggiunge quel tocco di sano intrattenimento, leggero e senza fronzoli, al panorama fumettistico attuale. Perché leggere Fire Power? Scopriamolo insieme.

Fiamme e arti marziali: perché leggere Fire Power di Robert Kirkman e Chris Samnee
Di cosa parla Fire Power
Owen Johnson è stato adottato e dei suoi genitori naturali possiede solo un’immagine sbiadita su una vecchia fotografia, così all’età di 18 anni si reca in Cina per scoprire le sue origini. La strada che gli viene indicata lo conduce al Tempio del Pugno di Fuoco, dove fa la conoscenza del maestro Wei Lun, monaco shaolin esperto di kung fu e attempato giocatore di basket. Dietro la sua guida, Owen si stabilisce al Tempio e impara le tecniche di combattimento e la disciplina che qui vengono insegnate, mentre instaura a poco a poco un legame d’amore con un’altra allieva, Ling Zan. Con il tempo e il rapporto di fiducia creatosi con Wei Lun, però, Owen scopre attraverso il suo maestro una verità difficile da accettare: i suoi genitori erano guerrieri come lui lo è adesso, ma facevano parte di un clan rivale, malvagio e dedito alla conquista di un potere in grado di soverchiare il mondo, il Clan della Terra Bruciata.

Owen è sconvolto dalla rivelazione, ma un altro evento cambia totalmente la sua vita: mesi di addestramento lo conducono infine a possedere il potere della Fiamma, per la prima volta dopo secoli. Dopo un assalto nemico al tempio in cui perdono la vita sia Ling Zan che Wei Lun, Owen decide tuttavia di abbandonare questa esistenza tanto pericolosa e fa ritorno negli Stati Uniti, dove quindici anni dopo è un padre e un marito modello, e il passato è solo un ricordo da tenere segreto. La sua vecchia, spericolata vita ha però altri piani per lui e, quando qualcuno che Owen credeva morto si ripresenta nella sua esistenza per chiedere il suo aiuto, comprende di non poter ignorare il proprio potere. Una guerra infatti è in corso e sarà necessario combattere al fianco dei vecchi compagni e stringere alleanze inaspettate, per proteggere la sua famiglia e sventare i piani malvagi di chi intende liberare l’enorme potere nascosto nelle viscere del Tempio del Pugno di Fuoco: quello del leggendario drago che vi dimora, dormiente.
Punti di forza e debolezze
Se c’è qualcosa in cui Robert Kirkman è dannatamente bravo, è la capacità di raccontare l’eroismo e gli eventi straordinari dal punto di vista di individui comuni, esseri umani che si ritrovano d’un tratto a dover padroneggiare poteri sovrumani o destreggiarsi in situazioni fuori dall’ordinario, talvolta senza avere le idee chiare su cosa fare esattamente. Si potrebbe dire che Owen Johnson sia la perfetta creatura “kirkmaniana”, un giovane che da un giorno all’altro si ritrova gettato nel bel mezzo di pericoli mortali, avventure e scelte difficili che coinvolgono i suoi cari (e il mondo intero), in un’incalzante percorso che fa di lui un vero eroe. Questa è una delle ragioni per cui Fire Power è una serie a fumetti genuina, freneticamente avventurosa, il cui protagonista è molto vicino alla definizione di “ordinary joe” in grado di lavorare tanto duramente su sé stesso da riuscire a trovare la forza di combattere e proteggere chi ama.

Vi sembra di percepire qualcosa delle trame tipiche della cinematografia sulle arti marziali? Fire Power non sembra voler nascondere le proprie simpatie per i linguaggi tipici del genere e, anzi, il suo omaggiare il “cinema da combattimento” la rende una serie accattivante, esaltante, dall’azione nuda e pura che riunisce in sé kung fu, disciplina shaolin e atmosfere pregne di misteriosa magia. Tuttavia, sul senso di familiarità che trasmette Fire Power, si rende d’obbligo una piccola avvertenza: soprattutto nel primo volume, non sembra esserci in Kirkman una reale volontà di narrare qualcosa di nuovo, quanto piuttosto di ripercorrere strade già battute attraverso indicazioni note. Così ad esempio il percorso di Owen lo vedrà cimentarsi in uno strenuo allenamento “nientemeno” che in un tempio situato sulla cima di un monte; apprenderà segreti sulla sua famiglia difficili da digerire; guarda caso, sarà il primo e unico combattente del tempio a padroneggiare il Potere della Fiamma. Tutto ciò risulta estremamente familiare e a tratti anche prevedibile, ma con l’avanzare della narrazione, Fire Power Vol. 3 – Fiamme di Guerra e Fire Power Vol. 4 – Terra Bruciata, risultano meno scontati, dimostrano una maggiore originalità e danno seguito a colpi di scena più sbalorditivi.

D’altra parte Fire Power, nella sua interezza, non pretende di farsi carico di sottotrame particolarmente intricate che si colleghino alla narrazione principale attraverso meccanismi complessi, o di mettere in scena complotti e macchinazioni tanto radicati da risultare sorprendenti: l’opera di Robert Kirkman e Chris Samnee è azione, adrenalina ed emozione, e in larga parte il merito è proprio di Samnee. Lavorando con il suo tratto geometrico non solo sui movimenti dei personaggi e sulla loro fisicità, ma anche su una particolare segmentazione delle tavole che sfrutta tutto lo spazio possibile per seguire il dinamismo delle mosse di kung fu, Chris Samnee crea immagini cinetiche e incalzanti che non ammettono pause e non consentono distrazioni. Frenetico e al contempo agile e scorrevole, Fire Power è dunque un’eccellente prova d’autore a livello di immagini, che giocando con luci e ombre, colori caldi e chiaroscuri notturni, restituisce il grado di calore emotivo o di freddezza combattiva all’interno di ogni pagina (un applauso anche al colorista Matt Wilson), dove lo spazio bianco delle sequenze “felici” nella vita di Owen Johnson, fa largo a uno “spazio nero” in quelle che invece prevedono pericolo, morte e… fiamme.
In sintesi: perché leggere Fire Power
Attualmente la serie a fumetti action di Robert Kirkman e Chris Samnee conta nell’edizione saldaPress quattro volumi cartonati di eccellente fattura ma, pur essendo ancora una pubblicazione “in corso”, il suggerimento è di recuperarla il prima possibile e mettersi in pari in vista dei volumi a venire. Fire Power si è infatti dimostrato fino a ora un ottimo prodotto d’azione, che ai combattimenti spettacolari, preponderanti, senza quartiere, affianca il misticismo e la magia trasmessi dalle ambientazioni, le leggende, la stessa disciplina shaolin. Una lettura incalzante ed esaltante, adatta a tutti ma soprattutto a chi è alla ricerca di azione e intrattenimento o a chi ha un particolare legame con il cinema d’arti marziali, omaggiato tra le sue pagine: i riferimenti sembrano essere rivoli a la 36a Camera dello Shaolin, Grosso Guaio a Chinatown, Kill Bill, Iron Fist, e più in generale a quei topoi del percorso di un combattente che si fa carico di un lungo addestramento per trovare la forza necessaria a sconfiggere il male.

È qui che entra in gioco il protagonista, Owen Johnson, giovane (apparentemente) comune il cui spirito guerriero e la cui forza di volontà tesa sempre verso la giustizia e il bene comune, ne fanno un eroe e un abile combattente dalla forza inesauribile. Il personaggio più carismatico e ricco di divertenti sfumature è probabilmente l’anziano e audace maestro Wei Lun, che attrae di certo parecchie simpatie come un magnete, ma non si può mettere in dubbio l’empatia umana e l’ammirazione che suscita Owen nel suo percorso evolutivo attraverso le frenetiche vicende che lo coinvolgono.

Vicende che trovano nell’arte di Chris Samnee il segno perfetto per essere illustrate al ritmo rapido e scorrevole che necessitano. Con il tratto geometrico e denso di dinamici chiaroscuri di Samnee, Fire Power viene costruito sulla cinetica ricca e senza compromessi, votata all’inseguimento del movimento, della mossa di kung fu, della corsa frenetica, alla conquista di tutto lo spazio possibile sulle tavole, la cui struttura è al servizio del dinamismo e non fungono da meri “contenitori”. L’azione pura di questa serie a fumetti, senza dubbio, deve molto alle illustrazioni di Chris Samnee ed è inequivocabilmente spettacolare, a condizione che la si apprezzi senza aspettarsi grossi colpi di scena (almeno per ciò che riguarda il primo volume) e slanci narrativi originali.
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Da avere sicuramente nella propria libreria i volumi editi da saldaPress, curati in maniera eccellente. Le copertine cartonate con elementi lucidi leggermente in rilievo al tatto, si accompagnano a pagine dalla carta opaca e lievemente ruvida che rendono la lettura più agevole e non rischiano di rimanere “segnate” al minimo tocco. Al termine di ogni volume di Fire Power, inoltre, è possibile trovare di volta in volta elementi aggiuntivi diversi che completano l’esperienza e approfondiscono il lavoro dei due autori: sketch, disegni preparatori con i commenti sia di Robert Kirkman che di Chris Samnee, cover variant o tavole dedicate a ciascun protagonista.