Four Against The Great Old Ones, la recensione

Four Against The Great Old Ones, di MS Edizioni è un gioco horror procedurale, basato sul lancio di dadi a sei facce e alla consultazione di tabelle.

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a cura di Davide Vincenzi

Four Against The Great Old Ones, pubblicato da MS Edizioni, è un gioco roll & write procedurale per uno o più giocatori difficilmente inquadrabile in una tipologia specifica di gioco, essendo una sorta di ibrido tra librogame, gioco da tavolo e gioco di ruolo.

Ambientato negli anni Trenta del Novecento, Four Against The Great Old Ones è un gioco horror ispirato ai Miti di Cthulhu di Howard Phillips Lovecraft contenuto in un libretto facilmente consultabile. In Four Against The Great Old Ones i giocatori impersoneranno quattro intrepidi investigatori e si lanceranno in una lotta contro il tempo per fermare un blasfemo rituale che porterebbe nella nostra realtà uno dei terribili Grandi Antichi.

Four Against The Great Old Ones, l’ambientazione

Four Against The Great Old Ones si basa sulla più che classica e ormai rodata ambientazione lovecraftiana per eccellenza: gli anni Trenta statunitensi, in pieno proibizonismo, tra gangster e folli culti innominabili. E proprio uno di questi folli culti sarà il motore che darà vita al gioco. I quattro investigatori protagonisti, controllati dai giocatori, sono infatti venuti a conoscenza che un gruppo di cultisti del tutto privi di senno sta cercando di realizzare un rituale che consentirà a un Grande Antico, una tra le più temibili e folli entità provenienti da aldilà dello spazio e del tempo, di fare breccia nella nostra realtà e annichilire l’umanità e il mondo intero.

I nostri intrepidi eroi avranno dunque solo quaranta giorni di tempo per investigare in varie località, raccogliere indizi, scoprire in quale luogo avverrà il rituale e quale Grande Antico sarà evocato. Ovviamente a quel punto dovranno fare di tutto per impedire che il rituale abbia successo. Il tutto sopravvivendo e mantenendo salda la propria sanità mentale.

Four Against The Great Old Ones, il sistema di gioco

Basato sul sistema di gioco di Four Against Darkness, Four Against The Great Old Ones è un prodotto dal regolamento estremamente semplice e di facile assimilazione, tutto incentrato sul lancio di uno, massimo due dadi a sei facce.

Ogni volta che il testo del libro indicherà di effettuare un test a una certa difficoltà, i giocatori dovranno tirare un dado a sei facce, applicare tutti i modificatori positivi e negativi che dovessero entrare in gioco e ottenere un risultato pari o superiore alla difficoltà del test, per poterlo superare. Qualora dovessero ottenere un risultato di 6, potranno tirare nuovamente il dado e sommare al totale il nuovo risultato ottenuto. In caso uscisse nuovamente un 6, potranno tirare ancora e sommare, e così via.

I test saranno sempre effettuati dai giocatori, anche in fase di combattimento. Il gioco, infatti, prevede che i colpi dei nemici vadano sempre a segno, sarà cura dei giocatori riuscire nei test di Difesa per evitare di subire danni.

Four Against The Great Old Ones, i personaggi

In Four Against The Great Old Ones, per prima cosa i giocatori dovranno scegliere quattro personaggi tra gli otto disponibili. Nel gruppo i personaggi dovranno essere tutti diversi tra loro e non potranno essere dunque presenti due o più personaggi dello stesso tipo. I personaggi tra cui è possibile scegliere sono: il Gangster, l’Infermiera, l’Investigatore privato, la Medium, l’Occultista, il Professore, la Spia e il Veterano.

Ognuno di questi personaggi sarà caratterizzato da un diverso punteggio iniziale di punti Vita e punti Sanità mentale e da una serie di abilità speciali, come ad esempio l’aggiungere il proprio livello al risultato del tiro di dado per un certo tipo di test, il poter curare le ferite fisiche e mentali dei compagni d’avventura o la conoscenza di uno o più incantesimi e la capacità di lanciarli. Inoltre, ogni personaggio inizierà il gioco con un equipaggiamento di base, che comprenderà armi diverse a seconda del tipo di personaggio.

In caso di partita in solitario, sarà il singolo giocatore a gestire tutti e quattro i personaggi, cosa estremamente semplice, poiché le statistiche di cui sono forniti sono estremamente basiche e semplici da controllare. In caso di partita cooperativa, sarà l’intero gruppo di giocatori a decidere la sorte dei personaggi nella loro totalità. Infine, in caso di utilizzo di Four Against The Great Old Ones come gioco di ruolo estremamente basico e ultra-leggero, ogni giocatore impersonerà un personaggio e un quinto giocatore dovrà fare da Master.

Salire di livello

Tutti i personaggi iniziano l’avventura al livello 1, ma potranno crescere durante il corso della partita. Lo sconfiggere i nemici in combattimento, infatti, donerà dei punti Esperienza che potranno essere immediatamente spesi per aumentare di livello un personaggio a scelta dei giocatori. Se i punti Esperienza non saranno spesi immediatamente, andranno perduti. Salire di livello comporterà un aumento dei punti Vita e Sanità mentale, oltre a migliorare o aumentare le abilità speciali che caratterizzano il personaggio in questione.

Morte e pazzia

Se malauguratamente durante una partita un investigatore dovesse vedere i propri punti Vita o Sanità mentale scendere fino a zero o meno, a causa di ferite riportate in combattimento o durante le investigazioni o per aver assistito a eventi e situazioni così terribili da minarne la salute mentale, questi morirà o impazzirà a seconda del caso e sarà considerato fuori dal gioco e i sopravvissuti potranno spartirsi l’equipaggiamento del povero malcapitato. Sarà possibile, comunque, arruolare un nuovo personaggio (che non dovrà essere di un tipo già presente nel gruppo) che partirà a livello 1 e con il suo equipaggiamento di base.

Gli Aiutanti

Infine, durante la partita i personaggi avranno la possibilità di reclutare fino a quattro Aiutanti che li seguiranno e aiuteranno durante le loro investigazioni e gli scontri con i nemici. Questi potranno essere tra i più disparati, come marinai, piloti, cittadini preoccupati, assistenti universitari e così via. Ogni tipo di Aiutante sarà caratterizzato dal proprio ammontare di punti Vita e Sanità mentale, di solito molto basso, e da alcune abilità che andranno a fornire dei bonus ai lanci di dado per i test che dovranno svolgere i personaggi.

Gli Aiutanti potranno anche partecipare ai combattimenti, facendo da bersagli e attaccando i nemici, a eccezione di quelli di tipologia “Boss”. Gli Aiutanti, inoltre, non possono salire di livello e portare altro equipaggiamento oltre a quello eventualmente assegnato loro di base. Una volta morti o impazziti, potranno essere sostituiti da altri Aiutanti reclutabili durante la partita.

Four Against The Great Old Ones, il flusso di gioco

Una partita a Four Against The Great Old Ones si svolge in modo procedurale, con continui tiri di dado su tutta una serie di tabelle il cui risultato andrà a modificare lo svolgersi della partita, rendendo ogni sessione “unica”. La prima partita potrebbe durare da un’ora a un’ora e mezza, mentre le successive, una volta che si è fatto proprio il regolamento, avranno una durata inferiore all’ora.

Dopo aver scelto casualmente la città di partenza, i giocatori potranno decidere di far svolgere al proprio gruppo di personaggi tutta una serie di attività che richiederanno una o più giornate per essere svolte. L’attività scelta sarà intrapresa dall’intero gruppo di personaggi. Le attività possibili, che riassumiamo di seguito, non saranno sempre eseguibili in ogni locazione; la sezione del libro corrispondente a una data località indicherà quali attività sono praticabili e la durata in giorni che sarà richiesta per portarle a termine. 

  • Investigare: consente di tirare sulla tabella incontri della località per vedere cosa accade ai personaggi durante l’investigazione. Può comportare incontri favorevoli o sfavorevoli ai giocatori, come attacchi da parte dei nemici, eventi che fanno perdere la Sanità mentale o venire in possesso di indizi od oggetti Arcani. Questi ultimi saranno artefatti dotati di interessanti poteri utilizzabili dai personaggi, ma saranno utili anche alla risoluzione dell’avventura; basterà infatti scartare un certo numero di artefatti (due o tre) per ottenere un indizio.La maggior parte degli incontri sulla tabella potrà essere risolto solo una volta per partita.
  • Riposo: consente ai personaggi di recuperare una certa quantità di punti Vita e/o Sanità mentale.
  • Equipaggiarsi: consente di guadagnare uno o più oggetti disponibili nella località, tra quelli indicati.
  • Reclutare: consente di reclutare nuovi personaggi o nuovi Aiutanti, per sostituire quelli morti o impazziti, secondo quando indicato sulla pagina del luogo in cui ci si trova.

I giocatori possono anche decidere di viaggiare da un luogo a un altro, tutte località iconiche legate ai Miti di Cthulhu o all’immaginario horror statunitense, seguendo i tracciati riportati sulla mappa dei luoghi e impiegando i tempi in giorni come indicato sulla suddetta mappa.

Una volta ottenuti i tre indizi necessari a portare a termine l’indagine, i giocatori dovranno tirare su un’apposita tabella che indicherà quale sia il Grande Antico coinvolto nel rituale dei cultisti. La sezione del libro dedicata a quel Grande Antico indicherà in quale luogo si terrà il rito. Luogo presso cui i personaggi dovranno recarsi. Se i quaranta giorno non sono trascorsi, il solo fatto di aver raggiunto tale luogo non darà il via all’incontro finale, cosa che permetterà ai personaggi di riposare e prepararsi a tale confronto finale.

L’incontro finale, poi, si svolgerà come una sorta di minigioco, con tanto di relativa tabella su cui tirare per riuscire a impedire che il rituale abbia successo. La partita, quindi, potrà terminare nei seguenti modi:

  • Sono trascorsi quaranta giorni e i personaggi non sono riusciti a recuperare abbastanza indizi o non sono riusciti a raggiungere il luogo del rituale in tempo: la partita è persa.
  • I giocatori non sono riusciti a terminare in modo positivo l’incontro finale: la partita è persa.
  • I giocatori riescono a terminare in modo positivo l’incontro finale: la partita è vinta.

Dal punto di vista editoriale

Editorialmente parlando, Four Against The Great Old Ones è un prodotto di buon livello, con le sue ottantotto pagine di carta patinata di buona grammatura rilegate in brossura e con copertina flessibile. Se dal punto di vista estetico tale carta patinata è un ottimo materiale, da quello della fruibilità del prodotto è però di fatto controproducente. Il gioco, infatti, prevede che si debba scrivere a matita su alcune pagine, per poi cancellare il tutto prima della partita successiva, rovinando inevitabilmente la carta del libro. A questo problema si può comunque ovviare scaricando e stampando dei file creati appositamente per ovviare a questo problema, messi a disposizione gratuitamente sulla pagina Facebook di Four Against Darkness.

Dal punto di vista artistico, le immagini di copertina e a corredo del volumetto, in bianco e nero, sono di buon livello, sebbene non sempre ispiratissime, ma sicuramente avremmo apprezzato qualche illustrazione in più, soprattutto relativa ai luoghi esplorabili.

Considerazioni

Four Against The Great Old Ones, alla luce delle nostre prove sul campo, si è dimostrato essere un prodotto convincente, ma al contempo abbiamo ravvisato anche alcuni aspetti che dal nostro punto di vista rappresentano delle criticità. Andiamo dunque a fare alcune considerazioni su questo prodotto.

Per prima cosa, dobbiamo complimentarci per l’aderenza, seppure mediata dal mezzo ludico, di Four Against The Great Old Ones a quanto scritto da H.P. Lovecraft, gli appassionati del Solitario di Providence non faticheranno a riconoscere alcuni personaggi in cui i giocatori potranno imbattersi, recuperati direttamente dai racconti di HPL. Degna di nota la possibilità di imbattersi in portali e di poter finire nelle Terre del Sogno. Alcune situazioni, poi, sono delle vere e proprie chicche. In una partita, ci è capitato di portare in giro un personaggio ridotto a essere ormai solo un cervello in un contenitore, in seguito a un patto stipulato con i Mi-Go.

Tuttavia, la componente narrativa, che è una parte piuttosto importante in un gioco horror, risulta estremamente debole. I brevi testi presenti nelle varie voci delle tabelle degli incontri, infatti, sono per forza di cosa “calati dall’alto” e poco contestualizzati tra loro, facendo sì che alla fine di una partita non si abbia la sensazione di aver vissuto una storia, quanto di aver saltato tra un evento e l’altro senza troppa cognizione di causa.

Anche dal punto di vista dell’investigazione, Four Against The Great Old Ones lascia un po’ a desiderare. Tranne che nei momenti in cui un incontro dice espressamente che si è rinvenuto un indizio, l’unico modo per ottenerne è quello di scambiare un tot di artefatti (tre diversi o due uguali) per un indizio, una cosa che, a nostro avviso, va a minare il coinvolgimento del giocatore. Non vi è quindi nel gioco alcuna componente deduttiva, se non quella di cercare di intuire quale sarà il Grande Antico che verrà evocato, cosa quest’ultima che abbiamo molto apprezzato.

Questi punti deboli, tuttavia, sono una diretta conseguenza del sistema di gioco. L’essere un procedurale con tutta la sua serie di tabelle fa sì, infatti, che se da un lato viene abbondantemente incrementata la longevità del titolo, dall’altro, come abbiamo detto, si perde in immersività e narrazione. In più di un’occasione ci è sembrato quasi di giocare una versione lite, più immediata e meno profonda del gioco da tavolo Eldritch Horror di Fantasy Flight Games.

Rispetto a quest’ultimo, però, che è dotato di corposi mazzi di carte per portare avanti una pseudo narrazione e per assicurare una rigiocabilità pressoché infinita, le tabelle di Four Against The Great Old Ones non sono così ampie da assicurare che determinati incontri non possano essere ripetuti nella partita successiva, soprattutto se si cerca di completare un luogo prima di passare al successivo. Ciò alla lunga ne mina un po’ la longevità. Inoltre, alcuni incontri che la prima volta stupiscono e fanno divertire, la seconda non hanno più questo grande appeal e dalla terza in poi risultano un po’ frustranti.

Questa ripetitività, però, consente ai giocatori di scoprire a ogni nuova partita qualche segreto in più del gioco e quindi di prepararsi meglio all’incontro finale nella partita successiva. Ciò alla lunga ne abbassa quindi il livello di sfida (di per sé non altissimo, sebbene la massiccia componente aleatoria data dai continui lanci di dado possa essere determinante), che può essere però ribilanciato, seguendo quanto suggerito nel libro.

Conclusioni

Tirando le somme di quanto esposto finora, possiamo affermare che Four Against The Great Old Ones sia un prodotto che, per quanto riguarda il gioco in solitario, è partito con il colpirci positivamente e facendoci divertire durante le prime cinque o sei partite, ma che sulla lunga distanza ha mostrato i suoi limiti. Rimane invece estremamente divertente da giocare in cooperativo con gli amici, poiché le situazioni che si presenteranno e i lanci di dado sfortunati daranno il via a battute, commenti e momenti ilari, a discapito, però dell’atmosfera horror. Molto poco pervenuta, invece, la natura di gioco di ruolo. Four Against The Great Old Ones è così semplice e basico che diventa davvero difficile anche solo provare a “ruolare” i personaggi. La figura del Master, infine, viene relegata a poco più che narratore di quanto emerge dalle tabelle, che può arricchire con qualche descrizione personale in più e poco altro.

L’aspetto procedurale è al contempo sia il suo punto di forza sia quello di debolezza, a seconda dei gusti personali dei giocatori. Se vi piace tirare in continuazione dadi su dadi per vedere cosa succede, allora Four Against The Great Old Ones è il prodotto che fa per voi e ve lo consigliamo caldamente. Se invece non sopportate l’alta aleatorietà che ciò comporta, statene alla larga, non fa per voi.

Un prodotto rivolto a…

Four Against The Great Old Ones è un prodotto che al primo impatto non potrà che piacere agli appassionati di Lovecraft, grazie a un’ambientazione ben resa e a delle trovate davvero molto azzeccate. Sicuramente non potrà che piacere a chi sia appassionato del gioco da cui nasce, Four Against Darkness, in cui ritroverà meccaniche già conosciute e arricchite da gradite e ben realizzate novità. Indicatissimo, inoltre, a chi è appassionato di prodotti legati al continuo lancio di dadi.