Fragments of the Past, recensione: un evocativo GDR mitologico

Fragments of the Past è un gioco di ruolo fantasy mitologico in un immaginario mondo che ricorda le civiltà mediterranee nell'Età del Bronzo.

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a cura di Stefano Panza

Pensate a un mondo completamente immaginario, che al tempo stesso richiama alla mente un Meditarraneo arcaico. Ora riempitelo con popolazioni antiche, caratterizzate da storie e miti differenti e immaginate come possono interagire, scontrarsi e mescolarsi tra di loro. Aggiungete uomini e donne mossi da ambizioni, desideri, tragedie e forti passioni che scuotono i destini di singole vite o di interi popoli. Infine, tra le trame di questo colorato arazzo, inserite l’influsso di imperscrutabili divinità e avrete un’idea di ciò che vi attende nel mondo fantasy mitologico di Fragments of the Past.

Fragments of the Past è un nuovo gioco di ruolo da tavolo scritto e illustrato da Massimiliano Haematinon Nigro ed edito da DEV9k, disponibile sia in edizione Standard che Collector’s Edition, entrambi in formato cartaceo o digitale. La struttura di gioco è piuttosto tradizionale e prevede la presenza di un Master e almeno un giocatore, ma presenta un focus verso la narrazione (per gli amanti delle etichette potrebbe essere definito come neo-tradizionale).

Il gioco nasce a partire dalle storie e dalle immagini evocative dell’omonimo Artbook Narrativo, sempre ad opera del talentuoso autore Massimiliano Haematinon Nigro, di cui vi abbiamo già parlato in un precedente articolo (Fragments of the Past: l’artbook narrativo si veste di mitologia). Ci troviamo in un mondo dalla potente caratterizzazione mitologica i cui eventi si svolgono in un periodo storico con un livello di civilizzazione simile all’Età del Bronzo. Ad accompagnare e sostenere l’ambientazione troviamo un regolamento facile e veloce basato sul tiro di un dato a cento facce (1D100) o a dieci facce (1D10).

Prima di affrontare gli aspetti del manuale del gioco di ruolo di Fragments of the Past, è bene sottolineare che la sua uscita è accompagnata anche da altri due prodotti editoriali che vanno ad arricchire l’esperienza e l’immersione nel suo mondo fantasy mitologico:

  • Narrative Artbook: è la nuova edizione ampliata e rivista della precedente pubblicazione da noi recensita. Si tratta di una raccolta di frammenti, pregevolmente illustrata, di storie e miti del mondo di Fragments of the Past. Il libro comprende 42 frammenti (Collezione I – XLII) e sebbene di stampo puramente narrativo sono una ricca fonte di spunti per giocatori e narratori.
  • Design Works: si tratta di una collezione di bozze e illustrazioni preparative alla realizzazione delle opere artistiche che sono poi confluite nel manuale di gioco. Molto interessante per scoprire il processo creativo alla base del mondo di Fragments of the Past e anche in questo caso per nuovi spunti.

Benvenuti ad Askedoria

Fragments of the Past è ambientato in Askedoria un continente selvaggio e forte come le popolazioni che ne calcano il terreno. Il territorio interno è un mix di civiltà e di natura selvaggia in cui regnano incontrastati animali selvatici e i misteriosi Spiriti-che-Sciamano-nei-Boschi. I confini sono invece per lo più limitati dal mare, il grande Oceano Ophiotauro, dal nome dell’omonima sacra belva da cui ebbe origine l’Universo.

Diverse tra loro sono le popolazioni che abitano Askedoria: Iskuzai, Etoi, Agrauran, Hattusas, Molubdenoi e Kokhlidoi. Sebbene tutte descritte all’interno del manuale sono i primi due popoli, gli Iskuzai e gli Etoi, a trovare maggior spazio all’interno di Fragments of the Past, in proporzione alla loro importanza predominante in questo mondo fantasy mitologico. Nel manuale troviamo la descrizione delle strutture sociali, le usanza, il ruolo degli schiavi nelle differenti culture di cui qui potremo farne solamente una sintesi, ma affermiamo subito che il manuale è ricco di dettagli.

Etoi

Gli Etoi sono il primo grande popolo non nativo di Askedoria che, spinto da un ordine divino, raggiunge il continente attraversando il vasto oceano che ne lambisce le coste selvagge. Naviganti, cartografi, apicoltori, musicisti e costruttori di navi gli Etoi si stabiliscono nella loro nuova terra scacciando le popolazioni che incontrano, e portando con sé le loro conoscenze e tradizioni.Due sono gli elementi che contraddistinguono la società Etoi, le Tiasi, struttura comunitaria di stampo matriarcale e la Dodekathia, ossia il culto dei Dodici Dèi.

Iskuzai

Conquistatori, guerrieri e poeti venuti dal nord sotto la guida del grande Re Auleo si insediano in Askedoria successivamente all’arrivo degli Etoi e con questi avviano una lunga e sanguinosa guerra.Lo scontro tra queste due civiltà trasformò profondamente gli Iskuzai, che da nomadi fondarono dodici città-stato e assorbirono parte della cultura Etoi.Sebbene si possa dire che abbia vinto la guerra, il popolo degli Iskuzai ne è uscito profondamente cambiato e il contatto con il suo principale avversario, il popolo degli Etoi, ne ha modificato radicalmente gli usi e i costumi.

Dodekathia - il culto dei Dodici Dèi

Il mondo fantasy mitologico di Fragments of the Past è fortemente permeato dalla presenza divina. Tutte le popolazioni di Askedoria hanno, con le loro differenti divinità, un forte legame con il mondo divino a cui attribuiscono la creazione del mondo, l’origine della vita e risposte ad altre domande fondamentali. Ogni divinità ha le sue festività e specifici rituali, tradizioni ancestrali che attraversano il tempo e che vanno rispettate se non si vuole perdere il favore degli Dèi.

L’approccio scelto da Fragments of the Past nel rappresentare il potere divino è lontano dagli spettacoli pirotecnici a cui ci ha abituati un certo tipo di narrazione fantasy (specie nel sottogenere del high fantasy), bensì gli Dèi manifestano la loro presenza in modo piuttosto naturale, anche se dirompente. Se ad esempio otteniamo il favore degli Dèi durante la navigazione in mare non comparirà alcuna massa d’acqua a forma di mano a sorreggere e spingere la nostra imbarcazione, ma piuttosto si leverà un forte e continuo vento a gonfiare le vele proprio verso la nostra destinazione, sebbene fino a pochi minuti prima il mare fosse una lastra piatta e immota. La volontà degli Dèi non è però sempre chiara e riuscire a entrare nelle loro grazie è un compito arduo destinato ai valorosi.

Lasciatevi ispirare dai miti

L’ambientazione di Fragments of the Past, le sue illustrazioni, il testo e il linguaggio usato sono un mix di elementi che genera un effetto evocativo davvero significativo. Tutto il manuale è costellato da accenni e riferimenti a miti, usanze ed eventi che invogliano il Narratore a incorporarli ed espanderli all’interno delle storie che verranno create insieme agli altri giocatori.Fragments of the Past contiene molti dettagli del mondo di gioco, ma al tempo stesso lascia intuire che ci sono aspetti del continente di Askedoria e delle sue popolazioni che sono ancora tutte da costruire, ne lascia degli indizi proprio per solleticare la fantasia dei giocatori e sollecitarli a creare nuovi dettagli.

Crea il tuo alter ego fantasy mitologico

L’altro aspetto che abbiamo apprezzato sin da subito del sistema alla base di Fragments of the Past è il processo di creazione del personaggio che, in pochi passaggi, ci permette di avere una scheda pronta non solo da un punto di vista numerico, ma che fornisce subito delle informazioni e degli spunti su chi è il personaggio e qual è il suo passato, che possiamo successivamente sviluppare e approfondire durante le sessioni di gioco.

Alla base della creazione c’è un sistema di punti da distribuire nei vari aspetti della scheda che vanno a definire il personaggio.Abbiamo gli Attributi che assumono valori da 1 a 100, composti da Soma (tutto ciò che riguarda il corpo, dalla forza all’agilità), Sarx (carisma, bellezza, empatia e arti sociali in generale), Psike (capacità razionale, analitica e cognitiva) e Pneuma (istinto, percezione e forza spirituale).

A seguire abbiamo delle caratteristiche con valori da 0 a 10 che a differenza degli Attributi possono essere spesi durante le sessioni di gioco: Voluntas, Fortuna, Hybris.Voluntas rappresenta la forza di volontà, e possiamo utilizzarla, quindi spenderla, per avere dei bonus alle nostre azioni. Il valore di Fortuna indica il favore degli Dèi e il suo utilizzo ci permette di evitare situazioni estremamente gravi come la morte del personaggio, ovviamente narrando l’evento. Infine abbiamo Hybris che è il contraltare di Fortuna in quanto rappresenta quanto il personaggio ha interferito con il destino (e quindi la volontà divina) e quanto in generale abbia attirato il disprezzo degli Dèi.

Epiteti, Dono e Passione rappresentano l’ultima parte della creazione che permette di ottenere una serie di descrittori o etichette che ci aiutano da un lato a puntare le luci su cosa sa fare il personaggio e sul suo passato e dall’altro lato avere dei bonus che possono essere applicati nel giusto contesto. Ciascuna di esse riporta infatti un breve paragrafo descrittivo e i relativi effetti in termini di meccaniche. Tutti e tre questi elementi (ve ne sono circa 120 in totale) sono piuttosto vari e permettono la creazione di personaggi peculiari e ben caratterizzati.

In particolare gli Epiteti definiscono le competenze del personaggio come Arciere Etoi o Adepto della Lira Eptacordia. Il Dono rappresenta un ’elemento di interferenza degli Dèi nella vita del personaggio. Può essere definito da una particolare caratteristica non comune, da un oggetto tramandato dalla propria famiglia o legata al proprio destino. Offerto a Cirta Megaketes e Reincarnato sono solo due esempi. La Passione è il tormento del personaggio, è la parte dolorosa che percuote il suo animo, come Crudele o Oracolo Infausto.

Il Regolamento

La semplicità e l’immediatezza del sistema su cui si regge Fragments of the Past possono essere identificate come le sue caratteristiche migliori, ma non solo. Tutto si basa su un tiro di 1d100 il cui risultato, modificato da bonus/malus derivanti da circostanze esterne o da Epiteti, Dono e Passioni, deve essere pari o inferiore all’Attributo coinvolto.Qualora il tiro sia basato sul punteggio di Voluntas, Hybris e Fortuna il tiro si tramuta in un lancio di 1d10 seguendo comunque la medesima logica.

Il combattimento è pensato per essere “feroce” come definito dal manuale stesso. Abbiamo infatti a che fare con un sistema veloce e letale che mira a dare al combattimento un ruolo importante all’interno della narrazione. Questo non significa che il combattimento è il cardine della storia, tutt’altro, ma che deve essere affrontato con cognizione di causa per via della sua letalità e che deve spostare in qualche modo gli eventi della storia. I personaggi si muovono all'interno di un mondo fantasy mitologico, ma l'elemento selvaggio e brutale è reso adeguatamente dal sistema di combattimento cruento.

Non c’è un ordine di iniziativa, tutto avviene in contemporanea con le parti coinvolte che effettuano un tiro di attacco (solitamente basato su Soma) e un tiro di parata (sempre basato su Soma, ma è possibile parare un solo attacco). Senza uno scudo si subisce un malus alla parata negli scontri in corpo a corpo, mentre è impossibile riuscire a parare dardi o frecce. Ovviamente anche in questo caso vanno applicati i vari bonus/malus derivanti da condizioni esterne, da Epiteti, Dono e Passioni.

L’elemento di attenzione è che i danni vanno a ridurre il punteggio di Soma, pertanto i successivi tiri di attacco e parata dovranno tenere conto del nuovo punteggio. Risulta evidente che in breve tempo si arriverà a un punto in cui uno dei combattenti soccomberà o deciderà di arrendersi essendo ormai spossato o troppo ferito per riuscire a proseguire nello scontro. La prospettiva di una resa ci è apparsa molto interessante soprattutto per i risvolti che questa può avere nello sviluppo della storia e nel creare antagonisti che i personaggi potranno nuovamente incontrare per rifarsi della disfatta.

Gioco adatto a...

Fragments of the Past è sicuramente un prodotto da avere se amate le atmosfere mitologiche, con un mondo sì dettagliato, ma che al tempo stesso vi spinge ad arricchirlo di nuovi dettagli, tradizioni e riti. Askedoria è un mondo mosso da passioni estreme che convivono tra di loro, c’è la raffinatezza del poema affiancata alla brutalità e alle bassezze raggiungibili dall’essere umano, c’è la tragedia, c’è la poesia, tutti gli elementi che caratterizzano la mitologia classica e che richiedono un approccio maturo al gioco (l’autore stesso lo consiglia a giocatori di età dai 16 anni in su).

Conclusione

Fragments of the Past è un mondo fantasy mitologico ci ha piacevolmente colpito, la cura delle illustrazioni e il linguaggio utilizzato ci invoglia sin da subito a calarci nel suo mondo. L’uomo è il protagonista della storia, è l’artefice dei suoi successi, così come il colpevole delle sue nefandezze. La sua lotta quotidiana va ad alimentare la storia mitologica che si creerà al tavolo e che sarà ulteriormente arricchita dal volere bizzoso delle divinità e dalla natura selvaggia.

Fragments of the Past è un gioco che incarna a pieno la mitologia classica in un mondo di finzione, fornisce molti dettagli, ma al tempo stesso non imbriglia i giocatori in un mondo granitico e preconfezionato, al contrario li invoglia e li accompagna nel creare e ampliare nuovi aspetti e nuove storie.

In tutto questo abbiamo però trovato un sistema che, sebbene sia perfettamente funzionante e in grado di reggere le storie che si prefigge di supportare, in alcuni punti potrebbe mettere in difficoltà i neofiti. Non abbiamo trovato ad esempio una tabella di riferimento per i bonus/malus da applicare, che per un Narratore con poca esperienza potrebbe creare un iniziale spaesamento nel riuscire a trovare la giusta misura senza risultare troppo punitivo o benevolo. Un altro esempio è che nel combattimento è possibile avere dei bonus al danno colpendo testa o torso, ma non è riportata alcuna meccanica che descriva come poter mirare in un punto particolare del corpo.

Attenzione, si tratta solo di dettagli e di elementi marginali che non inficiano sulla buona riuscita della sessione di gioco, soprattutto se non siete alle prime armi. Nel complesso il gioco scorre facilmente e la prova sul campo è risultata molto piacevole. Abbiamo inoltre trovato utile la presenza di un capitolo dedicato al Narratore nel quale vengono forniti suggerimenti su come utilizzare tutti gli elementi di gioco e gli aspetti che caratterizzano la narrazione di una storia di stampo mitologico. Altra presenza molto ben accetta è una breve avventura introduttiva che permette di assaporare immediatamente lo stile e i temi di Fragments of the Past.