Fuoco e Sangue ed. illustrata, recensione: Martin racconta la storia di Casa Targaryen

Fuoco e Sangue di George R. R. Martin, illustrato da Doug Wheatley ed edito da Mondadori, racconta i primi centocinquant’anni di storia della Casa Targaryen

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a cura di Davide Vincenzi

Fuoco e Sangue, pubblicato in Italia da Mondadori, è un romanzo di George R. R. Martin illustrato da Doug Wheatley e ambientato in Westeros, il Continente Occidentale in cui si svolgono le vicende de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, note ai più come Il Trono di Spade, in virtù del titolo italiano della serie TV di successo targata HBO tratta da questi romanzi.

Fuoco e Sangue getta luce sui primi centocinquant’anni di storia di Casa Targaryen nel continente di Westeros, dalla fuga da Valyria fino al regno di Aegon III, andando ad approfondire tutta una serie di episodi storici prima d’ora solo accennati nei romanzi della saga principale o trattati sommariamente in altre opere.

Fuoco e Sangue, genesi dell’opera e storia editoriale

Fuoco e Sangue nasce da una costola del romanzo/saggio Il mondo del Ghiaccio e del Fuoco. La storia ufficiale di Westeros e del trono di spade (disponibile su Amazon), scritto da Martin in collaborazione con Elio Garcia e Linda Antonsson, fondatori del fansite westeros.org.

Quelli che divennero i due coautori, da tempo in contatto con Martin, avevano espresso allo scrittore il desiderio di riunire in un unico volume tutte le informazioni relative al Continente Occidentale che l’autore aveva sparso per i vari romanzi della saga, così da poterne comporre la storiografia. Martin ne fu entusiasta e iniziarono dunque i lavori per la stesura de Il mondo del ghiaccio e del fuoco, che venne infine pubblicato parecchi anni dopo la sua ideazione.

Martin, infatti, invece di dedicarsi a terminare The Winds of Winter (il tanto atteso nuovo capitolo della saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco), come tutti i fan gli chiedono a gran voce di fare da anni, si è gettato cuore e anima nel progetto (e su mille altri, trascurando la saga principale) ed è finito con lo scrivere troppo, soprattutto per quanto riguardava la storia dei primi Targaryen, a tal punto che l’opera risultava sbilanciata.

La soluzione fu di tagliare e riassumere tutta la storia della casata dei signori dei draghi e riutilizzare quel materiale per comporre tre racconti che furono pubblicati in altrettante antologie: La Principessa e la Regina, pubblicato in La principessa e la regina e altre storie di donne pericolose (disponibile su Amazon), The Rogue Prince, pubblicato in Rogues (mai pubblicato in Italia ma disponibile su Amazon in lingua inglese) e I figli del drago (Sons of the Dragon) pubblicato in Il libro delle spade (disponibile su Amazon).

Visto il successo ottenuto da questi racconti presso i fan, Martin decise di utilizzare tutto il materiale tagliato per comporre il primo libro di un’opera in due volumi, che narrasse approfonditamente tutti i trecento anni di governo dei Targaryen sui Sette Regni. Fuoco e Sangue è dunque il primo di questi due volumi e comprende anche i racconti succitati, in versione, potremmo dire extended, per utilizzare un linguaggio cinematografico.

Nel novembre 2018, dunque, uscì Fuoco e Sangue in contemporanea mondiale, in Italia a opera di Mondadori. L’edizione originale comprendeva anche ben settantacinque immagini, illustrate da Doug Wheatley, che però erano totalmente assenti in quella italiana, cosa che fece non poco storcere il naso agli appassionati, visto che la cosa non era stata affatto annunciata né tantomeno spiegata. Ecco quindi che a ottobre 2019, a poco meno di un anno di distanza, Mondadori propone una nuova edizione italiana del libro, per la collana Oscar Draghi, questa volta corredata di tutte le bellissime illustrazioni.

Ovviamente, conoscendo le abitudini dell’autore, per il secondo volume si dovrà attendere qualche anno, visto che, si spera, in cantiere c’è l’ultimazione di The Winds of Winter, anche se il fatto che HBO abbia annunciato la produzione di una serie TV intitolata House of the Dragons, tratta proprio da Fuoco e Sangue, faccia temere che Martin possa prediligere la stesura del secondo tomo, per fornire ulteriore materiale agli sceneggiatori.

Fuoco e Sangue, il romanzo

Per raccontare la storia dei re Targaryen, Martin utilizza il classico artificio narrativo del manoscritto ritrovato, espediente usato nei secoli da una moltitudine di autori, da Manzoni con I Promessi Sposi a Cervantes nel Don Chisciotte, passando per Walter Scott e il suo Ivanhoe, giusto per citare alcuni celebri esempi.

In Fuoco e Sangue, però, l’autore non si lancia in una introduzione su come abbia ritrovato un manoscritto e si sia dato la pena di trascriverlo (cosa che sarebbe probabilmente risultata un po’ ridicola e avrebbe rotto la magia della sospensione dell’incredulità), ma si limita a rendere nota la cosa al lettore semplicemente con un frontespizio graficamente indovinato in cui si potrà apprendere che il “vero” autore dell’opera è niente meno che arcimaestro Gyldayn della Cittadella di Vecchia Città, il quale a sua volta utilizza come fonti i resoconti degli eruditi coevi dei fatti narrati.

Con Fuoco e Sangue, quindi, ci troviamo di fronte a un romanzo che è scritto in forma di saggio storico, incentrato sulle vicende della casata dei Targaryen, dalla loro fuga da Valyria per insediarsi alla Roccia del Drago fino alla reggenza di Aegon III. Le vicende sono dunque narrate come in un trattato storico e sono molto pochi i dialoghi tra i personaggi, che per forza di cose non saranno approfonditi e sfaccettati come ne Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e risulteranno un po’ piatti.

In questo volume sono molte le informazioni che il lettore potrà apprendere sui primi centocinquant’anni di regno Targaryen, come ad esempio, per citarne qualcuna, l’invasione e la conquista di Westeros a opera di Aegon il Conquistatore, creatore del Trono di Spade, la guerra civile passata alla storia come la Danza dei Draghi e che quasi annientò per sempre Casa Targaryen, i motivi per cui era pericolosissimo visitare Valyria dopo il Disastro che la annientò, quali furono i crimini di Maegor il Crudele, fino a conoscere cosa scoprì Alysanne la Buona quando si recò alla Barriera.

Fuoco e Sangue, le illustrazioni

Doug Wheatley è un disegnatore di fumetti, concept designer e illustratore canadese. Ha lavorato su serie e personaggi come Star Wars, Aliens, Superman, L’Incredibile Hulk e Conan il Barbaro, per citarne alcuni. Wheatley ha disegnato l'adattamento a fumetti del film Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith e ha collaborato all’illustrazione de Il mondo del Ghiaccio e del Fuoco.

Le sue opere d’arte in bianco e nero per Fuoco e Sangue sono indubbiamente di altissimo pregio e mostrano un tratto pulito ed estremamente realistico. Sono il contrappunto perfetto alla narrazione di Martin e riescono a far immergere maggiormente il lettore, che potrebbe essere altrimenti meno coinvolto, a causa dell’impianto saggistico dato all’opera.

Dal punto di vista editoriale

Con questa edizione di Fuoco e Sangue, finalmente impreziosita come l’opera originale delle settantacinque bellissime illustrazioni di Doug Wheatley, Mondadori confeziona un ottimo prodotto editoriale, che farà la gioia degli appassionati.

Il volume, rilegato e con una bella copertina rigida leggermente in rilievo su cui è possibile toccare le scaglie di drago, si presenta piuttosto corposo, forte di seicentosettantacinque pagine in carta dalla sufficiente grammatura e colorata sulla costa per un’ulteriore, pregevole effetto scenico.

Conclusioni

Con Fuoco e Sangue, George R. R. Martin si conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, come un ottimo narratore e creatore di mondi, in grado di padroneggiare anche generi letterari non vicini al suo abituale modo di raccontare storie.

In questo libro, infatti, Martin riesce comunque a coinvolgere il lettore, sebbene in alcune parti possa risultare leggermente tedioso, e a tenerlo attaccato al testo, desideroso di scoprire di più sui complotti, i tradimenti, le ribellioni e le battaglie che hanno condotto Westeros a quella che sarà ne Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Con Fuoco e Sangue, Martin dona al mondo da lui creato un solido passato, confezionando un’opera di assoluto valore per gli appassionati della saga. Utilizzando una proporzione matematica un po’ azzardata, potremmo quasi dire che: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco stanno a Il Signore degli Anelli come Fuoco e Sangue sta a Il Silmarillion.

Un libro rivolto a…

Fuoco e Sangue, con i suoi continui riferimenti a luoghi ed eventi già noti a chi si è già approcciato a Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, è ovviamente rivolto quasi esclusivamente agli appassionati della saga, risultando poco leggibile e probabilmente molto noioso per un lettore casuale. Non rappresenta di certo il volume migliore per avvicinarsi la prima volta al mondo creato da Martin, ma costituisce una lettura fondamentale ed essenziale per ogni appassionato che voglia saperne di più sulla dinastia che ha governato i Sette Regni per trecento anni e su alcuni eventi storici, trattati superficialmente in opere precedenti.