Giornata Mondiale del Gatto: i gatti più celebri dei fumetti

Nella Giornata Mondiale del Gatto, scopriamo insieme alcuni dei gatti più celebri dei fumetti per celebrare il felino più amato al mondo.

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a cura di Rossana Barbagallo

Oggi 17 febbraio si celebra la Festa del Gatto ecco quali sono i gatti più celebri dei fumetti. Il felino più amato di sempre non è solo una figura ricorrente in video e meme in giro per il web, ma è diventato talvolta anche un personaggio su carta dalle diverse forme e personalità: dal gatto detective al micio grassoccio e pigrone, dal gatto robot alla tenera randagina che scopre cosa vuol dire vivere in una casa.

Ecco alcuni dei gatti più celebri dei fumetti; e per una ventata di novità, alcuni titoli tra le recenti pubblicazioni che vantano al loro interno la presenza di protagonisti felini.

Blacksad

Un gatto nero con il fisico da giocare di football, un trench da detective e lo sguardo quasi sempre malinconico. E non a torto. Blacksad è infatti l'investigatore privato protagonista delle omonime graphic novel intento a risolvere i casi che gli vengono affidati mentre è costretto a fare i conti con la spietata società che lo circonda. Juan Diaz Canales e Juanjo Guarnido sono i due autori che hanno creato Blacksad ed il suo universo, fatto di contraddizioni, violenza, crimini... insomma, un mondo simile in tutto e per tutto al nostro, se non fosse interamente popolato da animali antropomorfi.

Blacksad nasce come serie a fumetti nel 2000 e, da allora, ha ricevuto diverse ristampe ed edizioni comprensive di tutti i fumetti realizzati, oltre che una trasposizione in videogioco (Blacksad: Under the Skin) ed una in gioco di ruolo. Tra le sue pagine si raccontano le vicende di John Blacksad, un gatto detective dall'inconfondibile chiazza bianca sul muso, declinate negli Stati Uniti degli anni '50 con il tipico stile narrativo di film e racconti hardboiled e noir.

Noir, come la pelliccia di John Blacksad e come l'anima della metropoli in cui si muove: l'ambientazione, le tematiche, i protagonisti creati da Canales e Guarnido sono tutto fuorché che "carini e coccolosi", come ci si aspetterebbe probabilmente da un fumetto i cui personaggi sono antropomorfi. Questi sono invece lo specchio non solo delle proprie caratteristiche intrinseche (la rabbia, la sensualità, l'ambiguità...), ma anche della stessa società: una società dove il sogno americano si infrange e si scontra con un sottobosco di mali neanche troppo latenti quali prostituzione, razzismo, criminalità organizzata.

Blacksad si è guadagnato il favore del pubblico e della critica per il suo essere l'occhio attraverso cui guardare la cinica e spietata realtà – sebbene la sua sia popolata da creature antropomorfe – concedendoci al contempo di essere coinvolti nelle sue avventure investigative alla ricerca del colpevole di turno, spesso in compagnia della donnola reporter Weekly o di Smirnov, il pastore tedesco che fa da commissario di polizia. Non mancano poi le relazioni amorose, per il buon vecchio John, tuttavia esse finiscono puntualmente in malora, come nelle migliori storie noir in cui il protagonista è destinato ad essere l'investigatore solitario per il quale una storia d'amore sarebbe più un pericolo che altro. Tuttavia, questo felino nero che indossa il trench e fuma di continuo, si è guadagnato anche a buon diritto il suo posticino tra i gatti più celebri dei fumetti.

L'edizione integrale di Blacksad, in versione cartonata: non perdete questa graphic novel e cliccate qui per farla vostra.

Garfield

Rosso tigrato, panciuto, dallo sguardo languido che è una promessa di battute sagaci e pose stravaccate in poltrona: tra i gatti più celebri dei fumetti, Garfield è senza dubbio una presenza storica. Le strisce che raffigurano questo micio un po' grassoccio risalgono infatti al 1978, ad opera di Jim Davis, e ancora oggi la sua creatura è conosciuta a livello mondiale grazie anche alla produzione di media correlati, come videogiochi e film (come l'omonima pellicola del 2004 ed il suo sequel del 2006).

Garfield è noto soprattutto per il suo sarcasmo, che applica nei dialoghi con il suo umano, Jon Arbuckle, ed il beagle tutto giallo Odie, "bersaglio" prediletto del gatto arancione. Il suo nome ed il suo carattere un po' burbero sembra siano un omaggio di Jim Davis al nonno, James A. Davis Garfield; tuttavia, il micione panciuto condivide diverse caratteristiche con un altro gatto noto dei fumetti, ideato addirittura nel 1973: Isidoro (Heatcliff nella versione originale), disegnato da George Gateley, sebbene oggi i fumetti a lui dedicati siano realizzati da Peter Gallagher, il quale porta avanti la tradizione disegnando il gatto arancione astuto e combinaguai.

Di Garfield conosciamo soprattutto le strisce che lo ritraggono sulla sua amata poltrona – con tanto di pancia in vista – e quelle in cui condivide i propri pensieri con Arbuckle, tuttavia Garfield nel tempo è stato rappresentato nelle vesti più svariate. Non c'è da stupirsene: le strisce a fumetti di Davis detengono il record di quelle più pubblicate al mondo, rendendo di fatto Garfield uno dei gatti più celebri dei fumetti.

Il Funko Pop! di Garfield, da collezionare cliccando a questo link

Doraemon

Per quanto talvolta possa sembrare strano, anche Doraemon è un gatto, e per la precisione un gatto robot! Doraemon è di certo uno dei gatti più celebri dei fumetti, anche solo considerando la risonanza del manga a lui dedicato: Fujiko F. Fujio, autore dell'opera, ha iniziato a realizzarla nel 1969 per concludere con l'ultimo numero del 1996, portando avanti così il manga per ben ventisette anni. Da questo, poi, sono state tratte diverse serie televisive (probabilmente, quelle che hanno reso celebre Doraemon soprattutto in Italia), lungometraggi e videogiochi.

Il manga racconta le vicende di Nobita Nobi, un ragazzino di dieci anni parecchio pigrone e sfortunato, destinato a compiere sempre le scelte sbagliate, scrivendosi così un futuro segnato dai fallimenti e dall'insuccesso. Un suo discendente giunto dal futuro, Sewashi Nobi, decide di aiutarlo per far sì che il futuro del bambino sia più roseo e lascia quindi al suo fianco Doraemon, un gatto robot che possa supportarlo nelle sue scelte e nelle sue responsabilità.

Doraemon diviene così il "guardiano" di Nobita, aiutandolo grazie ai gadget futuristici – i chiusky - che tira fuori dalla tasca del suo pancione e grazie ai suoi preziosi consigli (sebbene Nobita spesso si rifiuti di seguirli). Il gatto blu dal testone rotondo si è guadagnato così uno dei posti privilegiati tra i gatti più celebri dei fumetti, se non altro per il suo animo gentile (Doraemon è infatti in grado di provare sentimenti come gli umani) e per i suoi innumerevoli chiusky: chi non ha mai desiderato di possederne uno per avere una marcia in più nella vita di tutti i giorni? Tra essi ricordiamo soprattutto il copter, il capellino dotato di elica che permette a chi lo indossa di volare, e la porta dokodemo, che consente l'accesso a qualunque luogo del mondo una volta attraversata.

Come non citare, poi, una delle più grandi passioni di Doraemon: i dolci dorayaki, il cui nome condivide delle assonanze con quello del gattone blu, e rappresentano la sua prelibatezza preferita, tanto che oggi la loro ricetta viene associata spesso e volentieri alla figura di Doraemon.

Il peluche di Doraemon, completo di dolcetto dorayaki: morbido e tenero, lo trovate a questo link.

Chi

Protagonista del manga dal titolo Chi – Casa Dolce Casa, la gattina Chi è forse la più tenera tra i gatti più celebri dei fumetti. Con i suoi occhioni grandi, ha conquistato il pubblico sin dal 2004, anno della prima pubblicazione del manga a lei dedicato scritto da Kanata Konami e conclusosi nel 2015.

Sulla piccola randagina sono state realizzate anche delle serie TV, andate in onda anche in Italia, che raccontano la sua storia e le sue avventure: Chi è infatti una cucciola che si è smarrita e non riesce più a trovare la propria famiglia. Viene tuttavia trovata da un bambino, Yohei, e da sua madre, che la conducono a casa e la accudiscono, nonostante non sia possibile tenere animali all'interno dell'abitazione (da qui nasceranno tutta una serie di situazioni particolari per tenere nascosta la gattina il più possibile). Di Chi apprendiamo i pensieri e le sue considerazioni sul mondo che la circonda, di cui va in esplorazione e su cui cerca di imparare qualcosa in più di volta in volta attraverso l'amicizia con altri animali.

Il manga di Konami è caratterizzato per i suoi episodi brevi ed essenziali, pregni tuttavia di sensibilità e comicità soprattutto per le espressioni buffe che Chi assume di volta in volta; la semplicità delle avventure di Chi e la tenerezza trasmessa dalla gattina ne hanno fatto un successo mondiale, tanto che le serie TV ed i manga a lei dedicati sono oggi tra i più seguiti, dagli appassionati di gatti e non.

Il primo numero di Chi - Casa Dolce Casa, da aggiungere alla vostra libreria cliccando qui.

Felix the Cat

Come non parlare, poi, del gatto dei fumetti e dei cartoon per eccellenza. Felix può essere considerato il primo tra i gatti celebri dei fumetti, detenendo a tutt'oggi una posizione di privilegio. Il personaggio del gatto nero ideato da Otto Mesmer nel 1917 è stato per molti anni il protagonista di strisce a fumetti, cortometraggi animati del cinema muto e lungometraggi, diventando un vero e proprio divo del suo tempo.

Felix è un gatto nero dal muso bianco, che si ritrova in situazioni di ordinaria quotidianità trasformate in vicende comiche e divertenti; le sue peculiarità sono le pose antropomorfe e il testone dagli occhi grandi, caratteristiche che ritroviamo in uno dei gadget probabilmente più noti al mondo: l'orologio a pendolo che raffigura Felix, con gli occhi e la coda in movimento.

Personaggio storico dei fumetti e del cinema, Felix è oggi anche una vera e propria icona pop: la sua immagine è fortemente riconoscibile, presente in diverse altre opere filmiche (Batman o Ritorno al Futuro, ad esempio) e talvolta utilizzata come mascotte da squadre sportive e band musicali.

Il Funko Pop! di uno tra i gatti più celebri dei fumetti, Felix the Cat, che potrete trovare cliccando qui.

E gli altri gatti più celebri dei fumetti

Tra le recenti pubblicazioni a fumetti, è doveroso citare Haru, la protagonista del manga My Roommate is a Cat e dell'omonimo anime, disegnati da Minatsuki e Futatsuya As: una piccola micia randagia che viene adottata dallo scrittore di gialli Subaru Mikazuki e impara, a poco a poco, a fidarsi degli umani e a prendersi cura di loro; Fiocco di Neve, un tenero e piccolo micino bianco che vive, insieme ai suoi compagni felini, nella soffita del Museo del Louvre, nel manga I Gatti del Louvre. Disegnato da Taiyo Matsumoto, il magico e suggestivo fumetto segue le vicende di Fiocco di Neve, un gattino che non riesce a sentirsi parte di questo mondo e si rifugia all'interno dei quadri esposti al Louvre, veri e propri mondi indipendenti in cui il micio trova talvolta pace e serenità. Infine, Calzamaglia, un gatto adottato da una casalinga nel manga Nekomichi di Hisae Iwaoka: una figura piccola e semplice in grado tuttavia di stravolgere la quotidianità di una madre e della sua famiglia, che acquisiscono a poco a poco la consapevolezza dell'importanza delle piccole cose e dell'affetto che anche un piccolo micio può donare.

Il primo volume de I Gatti del Louvre, un'opera emozionante e dal tratto unico, che potrete trovare a questo link.