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Il Libro delle Meraviglie e altre fantasmagorie, recensione: alla scoperta del fantastico mondo di Lord Dunsany

Mondadori pubblica nella sua collana dei Draghi il Libro delle Meraviglie e altre fantasmagorie, raccolta imperdibile per conoscere i mondi di Lord Dunsany

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Mondadori pubblica nella sua collana dei Draghi il Libro delle Meraviglie e altre fantasmagorie, raccolta imperdibile per conoscere i mondi di Lord Dunsany

Capita di chiedersi dove grandi maestri della letteratura abbiano trovato ispirazione per dare vita alla propria dialettica, o domandarsi quali precedenti autori abbiano concorso a plasmare la loro fantasia. Anche nomi altisonanti come Clark o Lovecraft, considerati pietre miliari di fantascienze e horrror, sono stati lettori e hanno iniziato il loro viaggio di narratori come semplici lettori. E anche loro, ovviamente, avevano un autore di riferimento: Edward John Moreton Drax Plunkett, diciottesimo Lord Dunsany. Nome altisonante che campeggia sulla copertina de Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie, uno degli ultimi volumi editi da Mondadori a fregiarsi dell’altisonante titolo di Drago.

Non poteva esserci, in effetti, altra collana edita da Mondadori più adatta dei Draghi per riproporre ai lettori una narrativa onirica come quella di Lord Dunsany. Leggere un Drago Mondadori, infatti, non è una semplice lettura, ma un’esperienza viva e palpabile che ci porta a conoscere al meglio opera ed autore. I contenuti redazionali di questa tipologia di pubblicazione sono dei saggi in miniatura che non solo esaltano e chiariscono i punti essenziali di ciò che andremo a leggere, ma hanno il merito di dare un inquadramento storico e culturale che consenta al lettore di comprendere al meglio l’ambiente in cui nascono certe opere.

Il Libro delle Meraviglie e altre fantasmagorie, viaggio alle radici del fantasy

Una caratteristica di queste edizioni apprezzata ad esempio ne I Racconti di Arthur C. Clarke, ma che in Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie diventa ancora più centrale. Raccontare la narrativa di Lord Dunsany, visto l’influenza avuta sugli autori successivi, è un’esperienza complessa ma necessaria per definire uno stile caratteristico che sembra non aver risentito del passare del tempo.

Forse, perché Lord Dunsany può essere visto come un prosecutore della narrativa fantastica che, proseguendo dalle suggestioni oniriche di Coleridge e contemporanei, giunge alla definizione di quelli che sarebbero divenuti i punti saldi della letteratura fantastica che avrebbe condotto alla definizione del fantasy. Ben prima di Tolkien e della cosmogonia della sua Terra di Mezzo, Lord Dunsany aveva concepito l’importanza di dare vita a mondi che non fossero semplici contorni delle storie, ma ne fossero attivamente protagonisti.

I suoi personaggi sono sempre consapevoli del mondo che li circonda, ne sono fortemente influenzati. Lord Dunsany non ha bisogno di perdersi in descrizioni per darci il senso del mondo in cui ci muoviamo, la sua dialettica rende queste ambientazioni visibili ai nostri occhi facendocele assaporare tramite i personaggi che in esse di muovono. Oggi, abituati ad una produzione fantasy letteraria e cinematografica immensa, siamo avvezzi a questa tipologia di narrazione, ma autori come Ursula Le Guin o lo stesso Tolkien hanno un debito di riconoscenza verso Lord Dunsany, che ha mostrato loro un modo nuovo e più completo di dare vita a nuovi, incredibili mondi.

Per Lord Dunsany sarebbe stato sin troppo facile limitarsi al folklore irlandese, suo retaggio culturale, ma ha preferito andare oltre questi limiti. La sua inventiva lo ha portato a creare mondi incredibili, mosso da una sana curiosità di esplorare nuovi mondi, che nella sua narrativa sono spesso esotici, popolati da creature incredibili. In questa sua innovazione, Lord Dunsanny arriva alla creazione di un univero letterario coeso e ricco di anime, in cui ambienta le sue storie, che siano racconti o romanzi. I personaggi possono esser differenti, non incontrarsi ma il lettore sarà sempre riportato in un universo narrativo noto, che ad ogni lettura si amplia e consolida.

Che si tratti de La maledizione della Veggente, fortemente legata alla tradizione folkloristica irlandese, o Storia inquietante di Thangobrind il gioielliere e del funesto destino che si abbatté su di lui, racconto dall’atmosfera esotica, il mondo immaginato da Lord Dunsany è sempre vivo e credibile, capace di affascinare e avvolgere il lettore nei suoi misteriosi segreti.

Contrariamente a come potremmo pensare, nel leggere Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie non ci troviamo ad un linguaggio datato e pesante, ma anzi è incredibilmente attuale e avvincente. Alcuni autori fantasy recenti tendono a cercare un tono aulico, risultando a volte artificiosi. Leggendo la prosa di Lord Dunsany, invece, ci troviamo di fronte ad un linguaggio ricco ma non pesante, suggestivo e perfetto per ritrarre la sua incredibile creatività. Basta prendere ad esempio

Una lettura imperdibile per gli appassionati di fantasy

Il volume di Mondadori consente di apprezzare al meglio questa sua incredibile intuizione pubblicando all’interno de Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie due raccolte di racconti brevi (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi) e due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La Maledizione del Veggente).

Come da tradizioni dei Draghi Mondadori, a essere centrale è l’incredibile cura editoriale, che non solo contempla una ricca introduzione scritta da grandi firme della tradizione letteraria, ma viene ulteriormente arricchita dalla presenza delle stupende illustrazioni di Sidney H. Sime, perfette per dare visione alla spettacolare verve narrativa di Lord Dunsany.

Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie, oltre a godere dei pregi dei Draghi, è però colpito dallo stesso difetto di queste pubblicazioni: le dimensioni. Trattandosi di edizioni omnibus, è una pecca inevitabile che i lettori appassionati di questa collana sopportano volentieri, vedendolo come un pegno da pagare per potersi gustare edizioni di alto pregio. E Lord Dunsany merita a pieno titolo di figurare nei Draghi.

Voto Recensione di Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un volume imperdibile per gli appassioanti di fantasy

  • - Lord Dunsany ha uno stile ancora oggi impeccabile

  • - Volume di alto pregio

Contro

  • - Dimensione sin troppo generose

Commento

Il Libro delle Meraviglie e altre fantasmagorie è un volume perfetto per scoprire le origini della letteratura fantsy. Lord Dunsany ha saputo crearo un universo narrativo mai visto prima, alimentato da un linguaggio poetico e attuale

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